La Difesa della Razza - anno I - n.1 - 5 agosto 1938

1Rl1'ZZ1' ]E ]P•]E]RCl[]EN1r1Au.]L]E Gli ebrei italiani e non soltanto italiani stanno afferrandosi in questi giorni a una specie di tavola di alvezza: le dichiarazioni di Mussolini a Ludwig nei colloqui svoltisi nella primavera del 1932. Fermiamoci sulla data: 1932. Da allora molti avvenimenti sono accaduti nella storia dell'Italia e del mondo: è inutile enumerarli ma uno di e i li ovrasta tutti: il nuovo impero di Roma. E il econdo è che l' antifasci mo mondiale è di pura marca ebrea. Prendiamo ora il libro a pagina 73 ed e aminiamo attenta1nente quanto vi è detto ·enza dimenticar~ che il Ludwig è un ebreo. "Naturalmente. dice Mu olini, non e i te una razza pura,. nemmeno quella ebrea. Ma appunto da felici n1escolanze deriva spe so forza e bellezza a una nazione ". Come si vede Mussolini non porta con queste dichiarazioni, ne sun ecchio d'acqua al mulino giudaico. Razze pure nel enso letterale e arcaico della parola non esi tono più, è vero, ma esistono cjò non di meno delle razze nettamente individuate nei loro caratteri somatici e morali. Quanto agli incroci, Mus olini li ammette purchè iano "felici" e anche in questo ca o olo "~pe o" non " empre" i hanno liete con eguenze. • Mussolini continua: "Razza: questo è un sentimento, non una realtà; BibliotecaGino Bianco il 95 % è sentimento". Anche qm . 1 giudei non possono cantare vittoria. A parte le percentuali ·aggiunte dal giudeo Ludwig, rimane il fatto che la razza esiste sotto l'aspetto biologico e quello sentimentale, cioè spirituale: poichè anche il sentimento è una realtà. ella stessa pagina egue una nota polemica contro il razzi mo nordico e i comprende perchè e so partiva nei suoi luminari del ~ecolo corso da una svalutazione della razza italiana. "L'orgoglio nazionale non ha affatto bi ogno dei "deliri" di razza". Si può confermare. Deliri di razza, no (il delirio è manicon1iale), ma " coscienza " di razza, ì. I ei "Colloqui" era detto che l' anti emiti mo non e i te in Italia. Allora 1932. Ma da allora ad oggi è orto il " emiti mo" nel mondo e in It~lia. Che ci ~iano tati degli ebrei patriotti e fa ci ti, è veris imo, ma è altrettanto vero che ci ono stati ebrei antitaliani e antifa ci ti. Non fu pronunciata dall'ebreo Treves la fra e tremenda: "il pro imo inverno non più in trincea"? Anche in que ta que_stione delle razze, vi è nel pen iero di Mu olini, al di opra delle nece ità tattiche .di governo, una coerenza fondamentale ed è quindi perfettamente inutile che gli ebrei italiani mandino a memoria la pagina 7 3 del libro di Emilio Ludwig, che i chiama vicever a Coen. 5

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