La Difesa della Razza - anno I - n.1 - 5 agosto 1938

2 .. IL PARTITO E IL RAZZISMOITALIANO Il Ministro egretario del Partito ha ricevuto, il 26 luglio XVI, un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle Università italiane, che hanno, sotto l'egida del Ministero della Cultura Popolare, redatto o aderito, alle proposizioni che fissano le basi del razzismo fascista. Erario presenti i fascisti: Dott. Lino Businco, Assistente di Patologia generale nella R. Università di Roma; Prof. Dott. Lidio Cipriani, Incaricato di Antropologia nella R. Università cii Fire~e, Direttore del Museo Nazionale di Antropologia e di Etnologia di Firenze; Prof. Dott. Arturo Donaggio, Direttore della Clinica Neuro-Psichiatrica della R. Università di Bologna, Presidente della ocietà Italiana di Psichiatria; Dott. Leone F ranzì, Assistente· nella Clinica Pediatrica della R. Università di Milano; Prof. Dott. Guido Landra, Assistente di Antropologia nella R. Università di Roma; On. Sen. Prof. icola Pende, Direttore dell'Istituto di Patologia speciale medica della R. Uni: versità di Roma; Dott. Marcello Ricci, Assistente di Zoologia nella R. Università di Roma; Prof. Dott. Franco Savorgnan, Ordinario di Demografia nella R. Università di Roma, Presidente dell'Istituto Centrale di -lati~tica; On. Prof. Sabato Visco, Direttore dell'Istituto di Fisiologia generale della R. Lniversità di Roma e Direttore dell'Istituto 1 -azionale di Biologia presso il Consiglio .\azionale delle. Ricerchhe; Prof. ·Dott. Edoardo Zavattari, Direttore dell'Istituto di Zoologia della R. niversità di Roma. :\ lla riunione ha partecipato il Ministro della Cultura Popolare. Il Segretario del Partito, mentre ha elogiato la ·precisione e la concisione delle te~i, ha ricordato che il Fascismo fa da 16 anm praticamente una politica razzista che consiste - attraverso l'azione ~elle istituzioni del Regime - nel realizzare un continuo miglioramento quantitativo e qualitativo della razza. Il Segretario del Partito ha soggiunto che il Duce parecchie volte - nei suoi scritti e discorsi - ha accennato alla «razza» italiana qua· le appartenente al gruppo così detto degli indo-europei. Anche iri questo campo, il Regime ha seguìto un suo indirizzo fondamentale: prima l'azione, poi la formulazione dottrinaria, la quale non deve essere considerata accademica, cioè fine a se stessa ma come determi1ante una ulteriore precisa azione po- , . . litica. Con la creazione dell'Impero la razza italiana è venuta in contatto con altre razze; deve quindi guardarsi da ogni ibridismo e contaminazione. Leggi « razziste » in tal senso sono già state elaborate e applicate, con fascistica energia, nei territori dell'Impero. Quanto agli ebrei, essi si considerano da millenni dovunque e anche in Italia come una « razza » diversa e superiore alle altre ed è _notorioche malgrado la politica tollerante del Hegime, gli ebrei hanno in ogni nazione costituito - coi loro uomini e coi loro mezzi - lo tato maggiore dell'antif a- · sc1smo. 11Segretario del Partito ha infine annup· ciato che l'attività principale degli istituti di cultura fascista nel prossimo anno XVII sarà l'elaborazione e diffusione dei principii fascisti in tema di razza, principi i che hanno già sollevato tanto interesse in Italia e nel mondo. Biblioteca·GinoBianco

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