La Difesa della Razza - anno I - n.1 - 5 agosto 1938

E LE DIFFERENZE pre a uomini di altra razza, anche se per ragioni contingenti parlassero la stessa lingua, professassero la stessa religione e avessero la tes a nazionalità. Il colore della pelle, che potrebbe sembrare un carattere del tutto superficiale, è l'espressione di una intima differenza strutturale di alcuni strati della pelle stessa. L'osservazione banale che, andando al sole, si diventa bruni ha diffuso l'opinione che in relazione all'ambiente possa variare facilmente questo carattère esterno dell'uomo. Ora, bisogna far notare che nella pigmentazione della pelle una è la colorazione acquisita, che può variare nello stesso individuo stando in ambiente differente ed una è la colorazione ereditaria. Questa pigmentazione ereditaria costituisce un carattere razziale di grande importanza. I negri portati come schiavC in America vivono insieme alle popolazioni bianche da alcuni secoli, nelle stesse condizioni di vita, eppure sono rimasti sempre neri. Tutti sanno che gli Scandinavi sono tra le più chiare popolazioni del mondo e anche molto chiari sono i Finni, ma più a nord ancora degli Scandinavi e dei Finni vivono i Lapponi, popolo di origine asiatica, che continua a rimanere bruno perchè questo è il carattere del la sua razza. ALTRI CARATIERI ESTERNI Come il colore della pelle, così pure quello degli occhi e dei capelli costituiscono importanti criteri diagno tici per la discriminazione delle razze umane. Le varie tonalità di capello biondo e gli occhi ceruli si trovano generalmente soltanto tre. le popolazioni d Europa e si trasmettono di generazione in generazione in qualsiasi ambiente, come fanno fede i discendenti dei coloni europei che vivono anche nei paesi più torridi. I capelli presentano poi nelle razze umane delle notevoli differenze di forma, che vanno dai capelli cortissimi, avvolti a minute ·pirali, di alcune razze dell'Africa, ai capelli ondulati degli Europei, ai capelli lisci e rigidi degli Asiatici e degli indigeni dell'America. La forma del naso varia moltissim·o nelle razze umane: in genere il naso con aperture strette si accompagna alla pelle chiara e ai capelli ondulati degli Europei, il naso largo i trova assieme alla pelle scura e ~i capelli crespi o piraliformi dei Negri, e il na o medio insieme alla pelle giallastra e ai capelli lisci e rigidi dei Mongoli. Ma la forma del naso può servire a fare delle distinzioni molto più sottili, esso difatti è diritto nt!gli Euro!)ei di tipo nordico '-' ~editerraneo, è aquilino in quelli di tipo dinarico, è concavo in quelli di tipo baltico, e ·i pre eùta del tutto diver o negli Ebrei che vivono con gli Europei, co tituendo il nolo e caratteristico naso semita. Tra i caratteri e terni di grande importanza è la forma delI apertura palpebrale. Così è nota la cosiddetta piega mongolica della palpebra, ma la palpebra umana presenta moltis ime variazioni razziali. che vengono tutte ereditate. Pas ando all'e ame di altri caratteri, le razze umane cliffe. ri cono molto l'una dall'altra per la tatura, che può variare dalle tature ba i ime dei Pigmei a quelle alti sime di alcuni egri e di alcuni Europei, per non parlare degli indigeni di America, con la tatura variano moltissimo nelle razze umane i rapporti dei segmenti corporei. INTIME DIFFERENZE STRUTIURALI Quanto è stato detto, mostra chiaramente come una razza differisca dall'altra per intime differenze strutturali che abbracciano tutti gli organi e i temi. _ ote ono le differenze nelle BibliotecaGino Bianco RAZZIALI varie parti dello scheletro, soprattutto del cranio cerebrale e facciale, da cui dipendono le differenti forme della testa e della faccia, La testa dell'uomo può presentarsi nelle diverse razze allungata e stretta, o corta e larga, o intermedia, si ha così la dolicocefalia, la brachicefalia e la mesocefalia. La faccia può presentarsi nel profilo laterale proiettata innanzi o diritta, distinguendosi così facce prognate (Negri) o ortognate (Europei). Oltre lo scheletro, i muscoli, i visceri, le più importanti ghiandole, gli organi genitali esterni, presentano diverse variazioni razziali di forma e di dimensione. Di straordinaria importanza sono le vari:.tzioni dei solchi e dei giri del cervello umano, per cui nelle differenti razze e iste una diversa frequenza di una data varietà di giri e in un'altra razza un'altra varietà; questa differenza della· solcatura cerebrale è una differenza grossolana, ma anche l'intima struttura della corteocia cerebrale varia nelle razzè umane. Queste differenze strutturali nei diversi organi e istemi fanno sì che anche le differenti funzioni non si svolgano nelle diverse razze nello stesso modo, per cui oltre che differenti morfologicamente )e· diverse razze sono differenti fisiologicamente. IL SANGUE Il concetto che il sangue di una razza umana sia diverso da quello di un'altra è molto diffuso anche tra le persone poco colle: questa opinione è basata su dati di fatto strettamente scientifici, che furono intuiti dai popoli prim~ ancora di essere noti agli scienziati. Lo tudio dei gruppi sanguigni ha mostrato come le diverse razze siano differenti l'una dalle altre per una diversa percentuale di gruppi ·anguigni. La distribuzione geografica dei gruppi sanguigni in un'area determinata si accompagna ad una imile .-listribuzione degli altri caratteri razziali. I gruppi anguigni degli Italiani di alcune regioni è molto simile ai gruppi anguigni dei Tedeschi, degli Svede i e dei orvegesi, egno evidente del comune angue nordico. Viceversa i gruppi anguigni degli Ebrei in tutti i paesi d'Europa si staccano nettamente da quelli delle diver e popolazioni nazionali. Altre molto notevoli differenze fisiologiche si riferiscono alla diversa epoca di maturità sessuale delle diverse razze, alla differenti sima prolificità, al diverso ciclo vitale. Strettamente legate alle differenze fisiologiche ono quelle patologiche per cui gli indiYidui di razza differente reagiscono in modo molto di,·er-o al le tesse cau e pgtogenetiche. i comprende così come anche la p iche degli uomini di diversa razza · ia profondamente differente, dato che effettivamente gli uomini di. razza diver·a ono degli es eri diver i per intima truttura. formatasi per millenario prùce5so di differenziazione ed evoluzione, ma ormai ben fi·sa r! caratteri_tica per ogm razza. Appare quindi come sia poco esatta la comune opinione che gli uomini siano biologicamente tutti uguali fra loro. Prof. Dott. GUIDO LANDRA _.\ istente di Antropologia nella R. Università di Roma 15

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==