Diario - anno VIII - n. 10 - giugno 1993

le cose: ti viene dato per sovrappiù. L'oltre è un prodotto della volontà: bisogna meritarselo per averlo. (p. 39) Ed ecco che l'impensahllità della società (che Tronti peraltro non ha saputo mai guardare), l'impensabilità dell'azione politica, sembra generare nell'immaginario del teorico mostruose e grottesche fantasie di potenza. Tutto si svolge in grande e Jn costume da eroi dello spirito, come a diciott'anni, quando s,i aspetta di vivere: L'attività pratica scompare come luogo teorico. La pensabilità dell'azione politica si dilegua. E tuttavia. « Come tutte le grandi immagini - dice Jiinger - il nodo di Gordio è sempre presente e attuale». Si ripresenta ogni volta e ogni volta deve essere nuovamente tagliato. « E ciò significa un incontro carico di antiche fatalità». Si tratta dunque di « un problema posto dal destino». Il nodo racchiude questa co:otrfaione, indica un oscuro intreccio e dunque accenna all'impotenza deH.'uomo. Sue figure sono il serpente, simbolo del potere ctonio, la testa di Medusa, il segreto del labirinto. La spada di Alessandro è invece il balenlo di una luce nuova, può essere infatti anche l'arco di Ercole, lo scudo di Perseo, la spada di Sigurt: dovunque appare cioè un principio spirituale, ainziun potere spirituale, « in grado di disporre in modo nuovo e più conciso del tempo e dehlo spazio». Mentre negli intrecci, nei labirinti, nei serpenti si riflette « la simmetria del sistema vegetativo», nel mito della spada che taglia si rispecchia « la simmetria bilaterale dello spkito ~- Qui si esprime sempre una polarità:. fra otiente e occidente, per Jiinger, fra terra e mare, per Schmitt. (p. 41) Le posizioni di Mario Tronti, inventore dell'operaismo ,italiano, e quelle di Franco Fortini sembrano ora più vicine d'un tempo. Il comunismo è diventato per entrambi esplicitamente una fede, la rivoluzione un mito, il marxismo una dottrina teologica tanto inesauribile quanto inafferrabile è 1'ogget,to del suo discorso. H riferimento al marxismo e all',idea di rivoluzione, l'eredità del comunismo e del •leninismo, la fusione ormai neppure discussa fra marxismo-leninismo di partito e marxismo critico, utopistico, revisionista ed eretico: questo t,i,po di « pensiero epocale » diventa in Fortini e Tronti una forma di retorica estremi~tica, apocalittica e messianica che non accetta di descrivere la situazione sociale attuale (Tronti non ha mai sentito ,il bisogno di descrivere davvero una situa- )6 Biblioteca Gino Bianco

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