Diario - anno VII - n. 9 - febbraio 1991

della vfotima).Ma con la derubricazione del reato da omicidio preterintenzionale a semplice omicidio colposo (l'equivalente di una morte accidentale per incidente automobilistico), applicazione di amnistia e altre trappole, la condanna già lievissima s'è ridotta praticamente a nulla. Perfino l'interdizione per due anni dai pubblici uffici è stat~ sospesa e infine è ,stata concessa la non menzione nel casellario giudiziario. Una « riabtlitazione » totale. Potranno continuare a condurre interrogatori di testimoni (che non hanno mai smesso di fare nei cinque anni intercorsi tra il delitto e fa sentenza). Potranno fare carriera. Nessun ostacolo. I giornali non dicevano se la vittima aveva lasciato moglie e figli, un dettaglio poco interessante quando si tratta di poveracci. Per chi fa la fine di Pinelli non ci sarà mai verità né giustizia: le prove a carico dei commissari e dei poliziotti non saranno mai sufficienti. Se però la vittima è un commissario, le prove diventano superflue. Il 15 o 16 maggio (la sentenza era stata emessa il 2) ho ricevuto un invito stampato in corsivo inglese su cartoncino giallo: Filippo e Raffaella Pepe Vegezzi sono lieti di invitarLa, domenica 27 maggio 1990, alle ore 16,30, alla presentazione del libro: Gemma Capra Calabresi Luigi Garibaldi « Luigi Calabresi, mio marito » Ed. Paoline Interverrà il Dott. Ferdinando E. Pomarici Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano, Pubblico Ministero al recente processo Calabresi. Podenzano (Pc) - via Bracchi, 21 "Il Torazzo" - Tel. (0523) 559222 R. S. V. P. Mi rincresce di non esserci andato, avrei certamente imparato qualcosa. Ma ho preferito evitare il rischio di una qualche reazione poco protocollare, come tailvolta mi càpita, se provocato, a dispetto 2, Biblioteca Gino Bianco

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