un continuo venire dal niente e ritornare nel niente. Si può voler dominare il mondo, controllando le forze che lo producono e lo distruggono, solo se innanzitutto si vuole, cioè si ha fede che il dominabile esista. Si può volere la trasformazione del mondo solo se, innanzitutto, si crede, cioè si vuole che lo stato in cui il mondo si trova sia flessibile, dissolubile, trasformabile. Solo sul fondamento di questa fede son potuti sorgere tutti i progetti di dominio che costituiscono la storia europea. È la fede dominante della coscienza e della prassi europee - e ormai di tutto H pianeta. La fede nell'esistenza del divenire e del dominabile è la forma originaria della volontà di potenza. Ed è sul fondamento di questa fede greca che per la prima volta viene alla luce l'« uomo», cosf come esso è inteso dalla cultura occidentale, ossia come il principio per eccellenza dell'azione, cioè del produrre e del distruggere. (op. cit., pp. 13-16) Intanto, si può osservare con quanta straordinaria velocità la mente filosofica qui in azione corra dal cosiddetto Duumv-irato USAURSS alla fede greca nel divenire. Che per rovesciare o moderare il dominio mondiale di quel Duumvirato non ci sia altra strada che abolire la fede nel divenire, la superstizione inveterata secondo cui le cose cambiano e possono forse essere cambiate? La cosa, se da un lato sembra più agevole (una fede, una superstizione si può abolire dentro la propria testa), dall'altro è disperatamente più difficile {cambiare la testa del genere umano è più arduo che cambiare un rapporto di potere internazionale). È come se dicessi: la motorizzazione è la rovina delle città moderne e dei centri storici. Il traffico asfissiante di Roma e di Napoli è certamente impensabile senza l'invenzione della ruota. Solo smettendo di credere che la ruota gira potremo liberarci dal flagello automobilistico. Ma 11filosofo non si ferma. Allaccia, annoda, intreccia tutto con tutto, costruisce un vertiginoso castello di carte e lo abbatte poi con un soffio. Ecco: la logica della scienza è la logica della separazione, che è anche la logica dell'agire, che è la logica di chi sopra ogni altro agisce, cioè il Duumv-irato USA-URSS, che è anche la logica del pensiero greco, metafisico e tecnico, perché la metafisica è una fisica sublimata, e poi una tecnologia, cioè, ancora, un agire che isola, il che domina oggi l'Europa e l'intero pianeta: ma tutto questo è do65 Biblioteca Gino Bianco
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