soldati. I soldati nemici hanno su di loro, dal punto di vista puramente militare, la superiorità di essere stati strappati alle loro famigile e addestrati alla guerra da dieci anni. Essi non sono disorientati dal mutamento di atmosfera. Per così dire, non hanno mai conosciuto un'altra atmosfera. Il valore di un focolare è loro sconosciuto. Non hanno respirato mai altro che la violenza, la distruzione e la conquista. Questa guerra, per quanto dura, non è .per loro uno strappo ma una continuazione e un compimento. Essa è stata ed è uno strappo per i ragazzi francesi, inglesi, americani, che hanno sempre V'issutoin un ambiente pacifico e desiderano semplicemente ritrovarlo dopo averne garantito la sicurezza con la vittoria. Il paese aggressore parte sempre con un vantaggio psicologico considerevole, per poco che l'aggressione sia stata preparata e premeditata. I ragazzi dei nostri paesi sono stati strappati alla loro vita vera dall'aggressione tedesca e trasportati brutalmente in un'atmosfera che non è la loro, che è quella dei loro nemici. Per difendere le loro case, devono cominciare con il lasciarle e quasi dimenticarle, a forza di vivere in luoghi in cui non c'è nulla che le ricordi. L'atmosfera del combattimento impedisce loro di tenere presente il movente del combattimento. Per l'aggressore accade esattamente l'inverso. Non c'è dunque da stupirsi che da parte dell'aggressore ci sia più slancio. Per questo lo slancio dell'aggressione non s,i scontra in generale con uno slancio di uguale intensità, a meno che quelli che si difendono si trovino in patria, presso le loro case, e quasi ridotti alla disperazione per il timore di perderle. Non è né possibile né desiderabile trasformare i nostri soldati in giovani bruti fanatici simili ai giovani hitleriani. Ma si può portare al massimo il loro slancio rendendo le case che essi difendono il più intensamente possibile presenti al loro pensiero. Cosa c'è di meglio a tal fine che farli accompagnare fin sotto il fuoco, fin nelle scene della più grande brutalità, da qualcosa che costituisce un'evocazione vivente delle case che hanno dovuto abbandonare, un'evocazione non commovente ma al contrario esaltante? Non ci sarebbero allora momenti in cui essi avrebbero l'impressione 28 Biblioteca Gino Bianco
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