donne chiesa mondo - n. 74 - dicembre 2018

DONNE CHIESA MONDO 2 DONNE CHIESA MONDO 3 L A CIVILTÀ DEL DONO Si cucina, si offre e si mangia per legarsi all’altro «Nonna Papera» ideata da Al Taliaferro per Walt Disney Abbiamo pensato alle feste di Natale nel dedicare questo secondo nu- mero della serie dei cinque sensi al gusto, e quindi alla cucina, al man- giare insieme, alla condivisione e all’armonia. Ed Enzo Bianchi, cuoco famoso oltre che fondatore di una nuova comunità monastica e grande intellettuale e studioso, ci ha regalato una preziosa ricetta natalizia. Fra i cinque sensi, a uno sguardo superficiale, il gusto può apparire il più semplice, il più materiale, in un certo senso quasi il più rozzo, ma la lettura dei testi che abbiamo scelto testimonia tutto il contrario. E non solo per la tradizione cristiana, ma anche per quella ebraica e quella islamica. La complessità e ricchezza del tema dei sensi viene in- fatti acutamente messa in luce da Bianchi: «Tutta la nostra conoscenza si sviluppa a partire dai sensi, quella più elementare come quella più raffinata. Noi “sentiamo” attraverso i sensi, ma un’enorme carica sim- bolica viene a innestarsi sull’esercizio dei sensi». La cucina significa entrare in un rapporto diretto con i prodotti del- la natura, richiede una conoscenza di colori, sapori, profumi che ven- gono poi lavorati e trasformati seguendo complessi e spesso antichi codici culturali. Tradizioni che riportano al passato di un popolo o di una terra, alle sue credenze religiose che trasformano gli alimenti in simboli di purezza e impurità, di festa e di penitenza, che scandiscono il tempo sacralizzando il passare delle stagioni. A questa ricchezza le- gata a codici culturali condivisi si aggiunge l’esperienza umana legata al cibo, al gustare insieme, all’offrire da mangiare, al donare cibo, se- gno di vita e di solidarietà, di momenti condivisi di festa, di pacifica- zione, di amore. Le esperienze umane raccontate da Stefania Giannotti o rintracciate nel cinema da Catherine Aubin si trasformano in com- plesse tradizioni culturali trasmesse, come segno di identità, da una generazione all’altra, come narrano Margherita Pelaja, Anna Foa e Arianna Tondi. Oggi il gusto viene anche ingannato da falsi miti, per esempio quello del “chilometro zero” spiegato da Carlo Triarico che individua nella eccessiva distanza fra agricoltore e consumatore uno dei mali del nostro tempo. Ogni volta che diciamo «gustare» vogliamo dire molto di più, per- ché gustare significa anche discernere attraverso l’esperienza, com- prendere con il coinvolgimento di tutti noi stessi, e la cucina quindi prepara la strada all’esperienza spirituale, al “gusto” di Dio. ( lucetta scaraffia ) L’ EDITORIALE DONNE CHIESA MONDO Mensiledell’OsservatoreRomano direttoda L UCETTA S CARAFFIA In redazione G IULIA G ALEOTTI S ILVINA P ÉREZ Comitatodi redazione C ATHERINE A UBIN M ARIELLA B ALDUZZI E LENA B UIA R UTT A NNA F OA M ARIE -L UCILE K UBACKI R ITA M BOSHU K ONGO S AMUELA P AGANI M ARGHERITA P ELAJA N ICLA S PEZZATI Progettografico P IERO D I D OMENICANTONIO www.osservatoreromano.va dcm@ossrom.va perabbonamenti: donnechiesamondo@ossrom.va di S TEFANIA G IANNOTTI U na cucina, abbastanza modesta, è il mio primo ricordo. C’è la solita credenza celeste di legno, un tavolo, quattro sedie, un lavello di pie- tra, i profumi della cucina di casa. Ai fornelli sta mia nonna, subito dietro mia madre, io nel seggiolone, poi sul tavolo con i quaderni. Più tardi nel tempo conquisterò il diritto a qualche mansione che non comporti l’uso di coltelli: impastare, sbattere, mescolare... È in quella cucina che il filo genealogico tra noi tre si tende e mi raggiun- ge. Il cibo sarà poi per sempre il momento più alto e felice del rap- porto con mia madre. Il cibo, per dire il nutrimento, da dove passa- va anche il piacere che lei sapeva dare. Sarà proprio la cucina il luo- go dell’autorità di mia madre, l’autorità che fui capace di riconoscer- le, la stessa che sua madre, la nonna, riceveva da lei. Quella cucina era il luogo di un sapere che circolava tra noi. Il nutrimento è un legame. Un legame tra corpi. Lo sperimenta la creatura appena nata nel prendere il latte e la madre nel darlo. Nutri-

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