donne chiesa mondo - n. 56 - aprile 2017

DONNE CHIESA MONDO 16 DONNE CHIESA MONDO 17 P apa Francesco esorta a mettere in pratica la legge dell’integrazione e la misericordia verso le donne che sono ricorse all’aborto. Farsi carico del peccato e accogliere il dolore. Questo ha fatto il Signore quando è venuto nel nostro mondo. Un vero tratto distintivo della sua vita, nella quale ha manifestato in modo chiaro le sue opzioni: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati» ( Luca 5, 31). La Chiesa, chiamata a prolungare la sua missione, non può lasciare in secondo piano, in mezzo a un’infinità di compiti importanti, quello che per il Signore è una priorità. È necessario discernere la carità, motore del cristiano, per ricono- scere in che misura va incoraggiata dal “principio misericordia”, che è quello che opera nel cuore di Dio e il responsabile ultimo delle sue inclinazioni. Per questo i racconti evangelici riportano molti incontri di Gesù con persone in situazione di disgrazia o che hanno commes- so un peccato di cui sono chiaramente responsabili e per il quale vengono disprezzate e condannate. Papa Francesco ha indetto l’anno giubilare per ricordarci che il Vangelo è buona novella proprio perché rivela fino a dove il Signore è stato capace di arrivare pur di riscattare, curare e stare vicino alle ferite dell’umanità. Questo amore materno di Dio mostra che la mi- sericordia non è una sfumatura in più nell’enorme ricchezza del Van- gelo, ma deve essere quel moto che ci spinge verso gli altri. Di fronte alla miseria e alla fragilità, la prima cosa da fare è mettere in pratica la misericordia. Di fatto non dobbiamo dimenticare che nella storia della salvezza Dio è un «recidivo», perché ama in primo luogo. Se vogliamo essere a sua immagine, facciamo quindi lo stesso: amiamo Accompagnare con il perdono I N NOVEMILA CARATTERI di M ARÍA D OLORES L ÓPEZ G USMÁN

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