donne chiesa mondo - n. 47 - giugno 2016
DONNE CHIESA MONDO 18 DONNE CHIESA MONDO 19 — Ha preso un grosso bastone biforcuto e lo ha agganciato al bor- do della cesta. Gershon è impaziente di parlare: — Io lo so, bisogna tirare molto delicatamente, altrimenti, patatrac, il bambino cade in acqua e muore. — Ah, figlio mio, finirò col credere che eri lì anche tu quel giorno! In effetti, la serva è stata abile; ha portato il cesto alla sua padrona. — Allora chiudo un altro dito? — Sì, chiudi l’indice, è il dito che mostra che cosa bisogna fare. La serva è stata efficiente. — Quante dita ti restano? — Tre, padre. — Poi la figlia del Faraone ha sollevato la copertura e ha trovato me dentro. — Dovevi aver fame! — Certo, e non ero più con la mia mamma. Ero diventato un pic- colo bambino errante, senza genitori, senza casa, sballottato dalla corrente del fiume... un senza terra, un emigrato... — Ma è il mio nome! Gershon vuol dire “Sono un immigrato in terra straniera”. — Gershon, mio caro, tu hai questo nome perché la tua storia vie- ne dalla mia. Fiero e confuso, Gershon scende dalle ginocchia di suo padre e se- dutosi sulla stuoia, ascolta avidamente le sue parole. — Ma la figlia del Faraone aveva il cuore tenero. Ha detto a se stessa che un neonato vivo era più importante di un ordine, anche se questo veniva da suo padre. — Allora ha disobbedito? — Chiaro! — Ha disobbedito al Faraone? Allora è grave! — Certo. Capisci fino a che punto quella donna voleva che la vita trionfasse sulla morte. Lei mi ha salvato. — E sono due disobbedienti. — Disobbedienti agli uomini, ma obbedienti a Dio che vuole la vi- ta del suo popolo. — Tre, perché le levatrici sono già due. — Allora la figlia del Faraone ha capito che io ero un piccolo degli ebrei, mi ha consolato. — Devi aver smesso di piangere allora. Ma dovevi anche mangiare. — C’erano sicuramente del pane e dei datteri. — Ma Eliezer, i neonati non hanno i denti, bevono solo il latte della loro mamma, o quello di un’altra donna che ha già un neonato e può dare il latte a tutti e due. — Una balia, Eliezer, lo sai bene, come Ayala nella nostra fami- glia. — Di ogni bambino si è occupata una sola, quindi valgono per una. Quante dita sono restate aperte? — Quattro, padre. — Lascia la mano ben aperta. Parliamo delle altre tre donne. Quando sono nato, mia madre mi ha trovato bello, perciò all’inizio mi ha nascosto, non riuscendo a decidersi a gettarmi nel fiume. — Chiudo un altro dito? — Pazienza... Mia madre ha preparato per me una piccola cesta di giunchi rivestita con una colla che le permetteva di galleggiare, con una copertura per proteggere la mia pelle e i miei occhi. Poi si è de- cisa a depormi sul grande fiume d’Egitto, quello che dona la vita agli egiziani. — Ma tu potevi morire! — Forse. — La tua mamma doveva essere triste! — Certo, la vita a volte è crudele; ma dimentichi che mia madre era molto astuta, come le due levatrici. Aveva chiesto a mia sorella di appostarsi sulla riva del fiume per vedere. — Anche io sarei andato a vedere che cosa succedeva, dice Gershon. — Chiudo un altro dito? — Ascolta piuttosto. La figlia del Faraone passeggia e vede uno strano fagotto che va alla deriva sul Fiume. Che cos’è? Manda la sua serva a prenderlo. — Ah, ma forse l’ha fatto per ucciderti? — Eliezer, sei sciocco: come puoi ben vedere, papà è qua. — Ma papà, come ha fatto tua sorella a recuperare la cesta? Lawrence Alma-Tadema «Il ritrovamento di Mosè» (1904) >> 21 entrate nel mercato 35 mila nuove aziende femminili, il 65 per cento dell’incremento totale (53 mila). Una dinamicità che triplica quella maschile (3,1 per cento di tasso di crescita contro lo 0,5 degli imprenditori uomini), che ha portato a quota 1 milione e 312 mila le imprese guidate da donne e che dà lavoro a quasi tre milioni di persone. I dati del rapporto «Imprese InGenere», realizzato da Unioncamere fotografa un mondo in trasformazione che però non riesce a liberarsi dai retaggi di un sistema che penalizza le madri e che relega il Belpaese agli ultimi posti della classifica Ue per occupazione femminile. Dorothy Day verso gli altari L’arcidiocesi di New York ha annunciato l’apertura dell’inchiesta canonica — raccolta di testimonianze intorno alla vita e alle opere da presentare alla Congregazione per le cause dei santi in Vaticano — relativa alla «serva di Dio, << 15
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