donne chiesa mondo - n. 46 - maggio 2016
DONNE CHIESA MONDO 28 DONNE CHIESA MONDO 29 ti raggiunge, sconvolto dalla rabbia, e inqua- driamo la sua spada levata in alto mentre pro- nuncia la frase “se non sarai mia, allora di nes- suno”. Quindi il tuo corpo cade di lato, e fare- mo in modo che si intraveda la testa che rotola. Quando ti rialzi, rimetti la testa sul collo e ripe- ti per tre volte “Gesù”: la parola si deve sentire appena. Meraviglia nell’orrore... è l’effetto che cerchiamo. Infine ti volti, devi sembrare una specie di fantasma, e cammini fino alla cappella, poi entri e scompari. In primo piano, di spalle, resta solo Rainulfo che cade in ginocchio». Il regista qui fece un cenno interrogativo a Denise, poi sorrise. «Lo so», ammise, «deve sembrarti tutta una assurdità. Alla tua età...». «No», scosse la testa Denise, seria e intenta come era dall’inizio, «è una storia vera». «Già», riprese il regista nel tono di prima, «alla fine allentiamo la tensione inserendo le scene che abbiamo girato il 10 maggio, il giorno dedicato alla santa con i pellegrini che vanno alla tomba... Ma prima, capisci, occorre sospen- dere l’incredulità degli spettatori. Le scene della violenza nel bosco, e poi la decapitazione e il miracolo di Solange che si rimette la testa sul collo, devono avere il timbro horror... perché la gente è preparata a immedesimarsi in quel gene- re di film, capisci, altrimenti potrebbe chieder- si... A proposito, perché prima hai detto “una storia vera?”». «Quella donna che abbiamo intervistato du- rante le riprese del pellegrinaggio... forse la sce- na è stata tagliata... comunque lei ha detto che la storia di Solange era vera. Perché soltanto una donna può capire che cosa significa la vio- lenza e l’amore per qualcosa... non so, di più grande». «Cioè...», schiarì la voce il regista, interdetto, ma subito sorrise: «per caso mi stai facendo un discorso femminista? Lo stupro, eccetera, la vio- lenza sulle donne? Perché devo dirti, allora...» «Non so», interruppe Denise. «Quella donna diceva che è una storia vera. A me invece la pa- rola Sol-ange fa venire in mente sole e angelo». «Senti, Solange», sfuggì di bocca al regista e si corresse subito, «... cioè, Denise...». Ma qui ebbe la sgradevole sensazione che tutto il senso del film di colpo fosse cambiato. E comprese che il miracolo di Solange non gli apparteneva più. Dario Fertilio Giornalista e scrittore di origini dalmate, Dario Fertilio è nato a Modena, il 9 ottobre 1949. A ventun anni inizia la sua carriera giornalistica come cronista al «Corriere d’Informazione» diretto da Giovanni Spadolini, giungendo poi alla redazione culturale del «Corriere della sera». Autore di saggi e monografie, nel 1998 fonda con lo scrittore e attivista russo Vladimir Bukovskij i comitati per le libertà (Libertates), un movimento liberale per la difesa della democrazia e l’affermazione del libero mercato, del federalismo e della sussidiarietà. Fertilio è stato anche il promotore della “giornata in memoria delle vittime del comunismo” che si celebra il 7 novembre di ogni anno. Nell’ottobre 2014 ha assunto la direzione della rivista trimestrale «Il Dalmata». Tra le sue opere L’ultima notte dei fratelli Cervi (Marsilio, 2012) che nel 2013 gli è valso il premio Aqui Storia per il romanzo storico. NELL ’ ANTICO TESTAMENTO Era giudice di Israele una donna di D EBORA T ONELLI
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