Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951

CONSIDERAZIONI SULLA NATURA DELLA TEORIA DELLE AREE DEPRESSE 93 3. Importa qui fissare criticamente quali siano il valore e i limiti .della teoria economica dell'area depressa ora esposta nei su01 tratti essenziali. Il valore consiste sostanzialmente in ciò che si è già detto; ossia nel fatto che in essa si può ravvisare il più compiuto e valido discorso .di scienza economica sulle aree depresse che fin qui si conosca. Si po– trebbe dire che il pregio della teoria è di essere realmente tale e di svolgersi coerentemente e senza contaminazioni - tali almeno da com– promettere la validità del discorso - nell'ambito di un determinato .campo scientifico prescelto: in questo caso la scienza economica. E, come si è visto, una chiarificazione teorica dal punto di vista economico -costituisce un elemento essenziale per l'acquisizione di una teoria esau– riente sul problema delle aree depresse. La proposizione poi che, nella teoria economica predetta, mi sem– bra di preminente importanza - non tanto per novità di concetto quan– to per il contesto chiarificatore e probante in cui il concetto già da altri in varie forme acquisito, viene collocato - è quella riguardante i « quan– ti » economici e in particolare la loro importanza per garantire l'auto– nomo funzionamento del sistema economico: ossia l'autopropulsività .del sistema stesso. Si può dire forse meglio che l'importanza del concetto di quantum .economico risiede proprio nella chiarificazione che esso comporta del fatto che l'autonomo svilupparsi dell'attività economica (autopropulsi– vità del sistema) non si verifica se non sono rispettate determinate con– dizioni. Proprio in questo punto, tuttavia, mi sembra si possa individuare il limite - non errore - della teoria esposta. Infatti per quanto ampio ·possa essere il contenuto da attribuirsi al concetto di economie esterne -- sul quale il concetto di quantum economico sostanzialmente si fonda - detto concetto di economie esterne non risulta sufficiente, o almeno sufficientemente esplicito, nel chiarire quali siano tutte le reali condi– zioni che devono essere rispettate perché il sistema economico possa automaticamente funzionare. Basti pensare per esempio che difficilmente si potrebbero far rientra- re nel concetto di economie esterne gli interventi dell'autorità pubblica - essenziali per il funzionamento del sistema economico - atti ad -eliminare le strozzature causate da esistenti posizioni monopolistiche ,o da altre posizioni di rendita e di sfruttamento. Così pure, difficilmente, Biblioteca Gino Bianco

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