Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951

RITRATTO DI MACHIAVELLI Con il cortese consenso dell'autore ripresentiamo questo saggio sul Ma– .ehiavelli, edito recentemente nei Quaderni dall'Associazione Culturale Ita– liana di Torino. La diffusione troppo limitata avuta dal saggio aggiunge il motivo dell'opportunità alle ragioni ben più essenziali di questa nuova pubblicazione. Alberto Moravia analizza qui la radice etica e psicologica di quel feno– meno del totalitarismo, che appare ed è essenzialmente l'identificazione pura ,e semplice di ogni valore con quello politico, la sua riduzione ad esso, la sua vanificazione specifica integrale e senza residui. Ma l'analisi rivela che un simile processo è consentito e condizionato dalla liquidazione precedente delle ragioni interne di quei valori, dal fatto che se ne è arrestato lo svi– luppo e la vita; per cui il cristallizzarsi della loro formulazione li rende insipidi, non più afferrabili dall'uomo e per l'uomo inutili. La ragione storica del totalitarismo non starebbe dunque nel sovrapporsi brutale e vio– lento dello Stato alla società civile, nel 'attiva volontà del politico di ridurre .tutto alla sua dimensione esclusivizzata. Lo schema consueto sul totalita– rismo di qualsivoglia posizione di « terza forza», che non sa mai uscire dalla nostalgia delle tematiche antisacristiche, esce spezzato dall'analisi del Moravia. E il totalitarismo si rivela come il tentativo estremo e obbligato dell'uomo di uscire da una crisi della società civile, che non sa affrontare con la necessaria pienezza teorica e pratica: fenomeno di passività e di im– potenza sotto la maschera dell'attivismo politico; passività e impotem:a di una cultura che non sa autocriticare se stessa, e che tenta quindi di evadere fuori di sé. V'è pertanto una positività anche nel' totalitarismo, che nessuna posizione di « terza ·forza» potrà mai arrivare a scoprire: esso conserva ancora materialmente la vita dopo che da tempo sul piano formale si è àichiarata la bancarotta. Non è un caso allora che questo « Ritratto .di Machiavelli» chiami a rimeditare il De Sanctis. Né è semplicemente perché l'analisi anche qui etica e psicologica, viene condotta sul terreno della critica letteraria. La realtà è che il De Sanctis è all'origine di troppi giudizi che oggi pesano come pregiudizi e che sono al fondo del 'attuale impotenza e passività della cul– tura italiana. Del resto il saggio del Moravia è un invito a rimeditarlo non per giungere a condanne e confutazioni o per iniziare polemiche - cose tutte inutili quando non siano di danno - ma per delimitarlo meglio, uscir dai suoi miti, e qui'ndi meglio fruirne. BibliotecaGino Bianco I

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