Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951
DOCUMENTI 163 opera di disintegrazione era stata sostanzialmente completata, preparò la base per lo sviluppo del capitalismo 22 • La transizione dal feudalesimo al capitalismo così non è un processo singolo ininterrotto - simile aUa transizione dal capitalismo al socialismo - ma è realizzata in due distinte fasi, che presentano problemi radicalmente differenti e richiedono di essere analizzate separatamente. Si può pensare che questa definizione della transizione è in conflitto con le idee tradizionali del Marxismo. Ma credo che non sia così: l'im– portante è rendere espliciti alcuni punti che sono impliciti in queste idee. « Quantunque (scrive Marx) noi incontriamo gli inizi della produzio– ne capitalistica al più presto verso il quattordicesimo o quindicesimo secolo, sporadicamente in alcune città del Mediterraneo, l'era capitalistica data dal sedicesimo secolo. Dovunque appaia, l'abolizione della servitù da tempo si è effettuata, e il maggiore sviluppo del medioevo, l'esistenza delle città-stato, era -da tempo in decadenza ». E ancora: « La circolazione delle merci è il punto di partenza del capitale. La produzione di merci e la sviluppata circolazione di queste mer– ci, il commercio, formano le precondizioni storiche sotto le quali esso sorse. Il commercio mondiale e il mercato mondiale aprono nel sedicesimo secolo la moderna storia del capitale» 23 • Questi giudizi - penso - implicano incontrovertibilmente un'idea della transizione dal feudalesimo al capitalismo tale come l'ho prospettata più sopra 2 4. 22 Non è necessario specificare che il periodo è non feudale oppure post feudale, dal momento che produzione mercantile e feudalesimo sono due concetti mutualmente esclusivi. D'altra parte, capitalismo è esso stesso una forma di produzione mercantile e per questa ragione la qualifica « precapitalistica » deve essere aggiunta esplicitamente. Si potrebbe arguire che il miglior nome per il sistema sarebbe « produzione mer– cantile semplice » dato che questo è un concetto ben chiaro nella teoria marxiana. Mi sembra, comunque, che usare il termine in questa guisa potrebbe portare a una con– fusi .me. La produzione mercantile semplice è usualmente definita come un sistema di produttori indipendenti in possesso di mezzi personali di produzione e soddisfacenti i loro bisogni con il mezzo del mutuo scambio. Questa costruzione teorica è utile per v2rie ragioni: per es. ci rende possibile affrontare il problema del valore di scambio nella forma più semplice; ·ed aiuta nel chiarire la natura delle classi e dei loro rapporti con i mezzi di produzione. Nella produzione mercantile precapitalistica tuttavia, il più importante dei mezzi di produzione - la terra - era abbondantemente posseduta dalla classe dei non produttori, e questo' fatto è sufficiente a differenziare profondamente il sistema dal concetto usuale di produzione mercantile semplice. 23 Capitai, I, 787 e 163; la traduzione di questo passo è mia. La traduzione di Moore e Aveling è trascurnta e non sottolinea ciò che è volutamente messo in risalto nell'originale, 2 4 Naturalmente ho estratto da Marx queste citazioni particolari per la loro con– cisione e chiarezza. Ma è ovvio che delle citazioni isolate non appoggiano né contra– stano un dato punto di vista. Il lettore che desidera farsi una propria opinione intorno alle idee di Marx sul passaggio dal feudalesimo al capitalismo esaminerà attentamente BibliotecaGino Bianco
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