Cultura e realtà - anno I - n. 3-4 - marzo 1951

LETTURE DA VIDE HUME Sez. XII della Ricerca sull'intelletto umano. Si constata, in uno degli articoli che pubblichiamo in questo numero, che l'empirismo intride ogni aspetto della vita contemporanea non tanto come una esplicita e cosciente filosofia quanto piuttosto come un atteggia– mento irrifiesso. Appunto per ciò, pensiamo, una lettura di Hume può es– sere oggi molto utile, come può esserlo il sentire dalla viva voce di chi l'ha iniziata il senso e il proposito genuini di una vicenda che altri subisce, dopo di lui, senza averne ben conto. Non è infatti la coscienza della propria po– sizione quella che manca a Hume, né la capacità di esplicitarla. E si può dire anzi che è impossibile trovare in altri questa coscienza e questa capa– cità, lungo tutta la storia del pensiero, in una misura così piena e così armo– nica, così sottile e, al tempo stesso, così fama. La sezione conclusiva della « Ricerca sull'intelletto umano » ( Garzanti, 1943) rappresenta, sotto questo rispetto, un capolavoro. Si considerino la stringata pertinenza delle argomentazioni, la calco– lata prudenza metodologica, il raffinato distacco intellettuale dalla materia medesima del discorso; e poi la pacatezza dello stile, quel suo taglio di con– versazione familiare, la stessa frequenza di espressioni moderat1·ici come «piuttosto», « un po'», « sembrerebbe che», ecc.: si vedrà facilmente come nulla in queste pagine sia estrinseco o accidentale, come tutto concorra con profonda necessità non soltanto a definire i termini teoretici dell'atteggia– mento empiristico - che sarebbe ancor poco - ma a definirli offrendo un saggio perfetto, cioè una prova vivente, della sua realizzazione. E si presti anche un'attenzione particolare allo scetticismo che qui ri– sulta così strettamente saldato - quasi immedesimato - con l'atteggia– mento empiristico: è lo scetticismo più denso ed opaco, il più assolutamente coerente, che sia mai apparso nella storia. Né.inducano a pensare il contrario le continue riserve che Hume avanw vetso gli «eccessi» pirroniani, il suo benevolo ma insistente consiglio di temperare i dubbi troppo «aggrovigliati» col « buon senso e la rifiessione )). Questo consiglio, queste riserve, non sono che il colmo del rigore. Infatti, come poter essere fino in fondo scettici se non rinunciando a porre come BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy