Cultura e realtà - anno I - n. 2 - luglio-agosto 1950

DISCUSSIONI DUE POETICHE* Che ogni poesia nasca su un mito - su un estatico tormentoso entu– siasmo contemplativo (l'ispirazione) che si celebra in un'atmosfera rarefatta sovrumana - non comporta di necessità che l'opera di poesia presenti linea– menti rarefatti, demonici o angelici, appunto mitici. Il momento mitico è per definizione pre-storico, liminare: non appena lo s'intravede o lo si sfiora, quel tanto di esso che è scorto o toccato è già calato nella storia, nella vita umana, e qui vive non più miticamente, bensì come volizione, come fantasia poetica, come pensiero, secondo le leggi della realtà. Così è sempre stato, nella vita dello spirito. Ma da quando la specu– lazione si è impadronita, in modi vari (« universale fantastico», « intuizio– ne»,. « momento aurorale», «mito)), ecc.), cli questo concetto e l'ha teo– rizzato, elaborato, le varie poetiche dei creatori hanno avuto tendenza a proporsi l'« effetto mitico» come fine supremo della loro operazione tutta umana, hanno perseguitato la rarefazione, demonica o angelica, come il loro più appropriato tema, come l'unico tema ancor degno di sforzi. Le pagine e le tele si sono riempite di « pure intuizioni », di <( momenti auro– rali », d'« ineffabili rapimenti»; allo stesso modo che, siccome è ormai evi– dente che la poesia come tutta la cultura è geneticamente determinata dall;i situazione economica su cui nasce, altri creatori si sono dati a farne consi– stere il tema unicamente in constatazioni di questa causalità economica e politica. Scelta, nei due casi, difficilmente evitabile, giacché è chiaro che, se in un certo momento della storia la speculazione scopre e isola un dato concetto nella realtà, ciò avviene non per caso ma appunto perché gli spiriti sono particolarmente suscettibili alla realtà interiore compresa in quel con- • In risposta a un intelligente lettore che, visto Il Mito, mi ha scritto: « Di poesia ineffabile, angelica, mitica non ne abbiamo vista anche troppa nel ventennio? ». .C. P. BibliotecaGino Bianco

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