Cultura e realtà - anno I - n. 2 - luglio-agosto 1950
• LAICISMO E AZIONE CATTOLICA IN ITALIA 35 troversie e dalle lotte intorno aila relazione fra natura e grazia, la cui compresenza per il verificarsi del rapporto religioso è stata costante– mente difesa come necessaria dall'ortodossia. Pertanto questa Chiesa, se sempre rivendica la sua libertà, la potrebbe poi accettare senza far– sene strumento contro Cesare - ci sembra - solo da quello Stato che garantisse e sanzionasse un assetto sociale e dei rapporti storici e uma– ni - ossia, in ultima analisi, una informazione dell'uomo - che con– sentissero e sollecitassero una natura umana idonea al rapporto della vita di grazia: in altri tempi, che garantissero effettivamente, per quan– to sta alla natura, la libera esistenza ed il reale esplicarsi della religione. Verso un simile Stato la Chiesa si sentirebbe distinta senza essere sepa- 1·ata, ed un simile Stato potrebbe effettivamente avere la possibilità e la forza di garantire la propria autonomia e al tempo stesso quella della Chiesa cattolica, risolvendo con essa quel problema dei rapporti che il laicismo ha risolto unicamente con le altre Chiese. Resterebbe, naturalmente, una questione capitale: cioè resterebbe da domandarsi se l'assetto sociale e i rapporti storici e umani garan– titi da un tale Stato sarebbero poi quelli più adeguati alle necessità dell'effettivo progresso storico e del migliore sviluppo dell'uomo e della sua attività. Se, in altri termini, la garanzia della libera esistenza e del reale esplicarsi della religione sarebbe la conseguenza del dispiegarsi di una più alta civiltà e di una più giusta e più propria attività dello Stato, oppure il contrario. Domanda questa - ripetiamo - di capitale importanza. Spingersi infatti in questa ricerca significherebbe sforzar– si di chiarire i rapporti fra Chiesa cattolica e storia, fra Chiesa catto– ,lica e lavoro umano. E significherebbe anche precisare se nella indub– bia resistenza costantemente sviluppata dalla Chiesa cattolica verso lo Stato c'è anche una difesa, in qualche modo, della civiltà e della stessa attività politica, o semplicemente una pertinace volontà di esiziale so– praffazione teocratica. Rispondere a questa domanda, sviluppare questa ricerca è certo fuori del tema di questo articolo. Qui si può solo affermare che una simile ricerca si impone come uno dei temi più vitali e complessi del rinnova– mento e sviluppo della cultura, poiché quella corrente di pensiero - il laicismo - che ha sostanzialmente considerato come solo reazionaria la protesta cattolica, in quanto riteneva di avere interttmente risolto !a questione della società e dello Sato, ha dimostrato, con la conferma della verifica della prassi, di avere identificato solo alcuni dei termini di tale questione. BibliotecaGino Bianco
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