Cultura e realtà - anno I - n. 2 - luglio-agosto 1950

26 FELICE BALBO l'interno dello stonc1smo non si può far altro che sviluppare all'inde– finito l'analisi della proposizione che lo fonda arrivando alla vanifica– zione dell'oggetto (come si documenta e si verifica con la posizione di Gentile). Sintesi, ricerca, invenzione filosofica non possono non essere rigorosamente escluse in via di principio. Ciò significa che tutta la verità inclusa nei sistemi storicisti non può non essere inclusa in modo sofistico e deve perciò essere sempre parzializzata e quindi resa inca– pace di sviluppo omogeneo. La verifica filologica di ciò non sarebbe difficile ma comunque esigerebbe un lavoro a parte. Qui procederò nel chiarimento filosofico . .. IV Della realtà naturale e storica 5 , in qualsiasi filosofare coerente e conseguente ossia vero, non può essere ovviamente compresa e giudi– cata altra che quella riconosciuta (attualmente o virtualmente) entro la ragion formale del sistema così come si trova espre~so o formulato in base all'esperienza concreta di quella realtà. L'allargamento e l'ap– profondimento dell'esperienza della natura e della storia, quindi, deve necessariamente rimettere continuamente in questione la materialità, la formulazione della filosofia: per cui la sua stessa ragion formale non si conserva in atto capace di comprendere la nuova esperienza se non attualizzandosi mediante lo sviluppo del virtuale e quindi rinnovando e accrescendo la sua formulazione. E così l'errore ovunque si trovi nella precedente formulazione della verità filosofica può venire conti– nuamente dissolto. Ma quando l'allargamento e l'approfondimento del– l'esperienza concreta non può essere per principio compreso dalla n1gion formale di un dato sistema filosofico - in quanto tale ragione formale -sia parzialmente erronea e quindi il sistema sia e debba essere mate– rialmente vincolato alla precedente esperienza e isolato in essa - allora 5 Che è il solo soggetto proprio e diretto della conoscenza sintetica e quindi filosofica. Per lo sviluppo di questi concetti e per la comprensione rigorosa della terminologia usata in particolare in questo paragrafo, vedi il mio scritto La filosofia dopo Marx, II in « Ri~ vista di filosofia», 1949, 3, pp. 245-272. BibliotecaGino Bianco

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