Cultura e realtà - anno I - n. 1 - maggio-giugno 1950
L'AMMALATO PER CONTRATTO DI LAVORO 81 zione, sia pure di dubbia efficacia, ed elevando i salari del mm1mo sufficiente per tacitare le lagnanze e risolvere le esitazioni. Dai Mini– steri intanto ci giungevano paterni ammonimenti a non fidarci delle nostre ancora· scarse osservazioni e tanto meno di quelle pur numerose che apprendevamo dall'estero, le quali, ci si diceva, non si potevano estendere senz'altro alla nostra razza ariana o mediterranea o come altrimenti si dovesse chiamare. In un secondo tempo in alcuni centri industriali gli operai amma– lati incominciarono a intentare causa per responsabilità civile ai datori di lavoro, sulla base del Regolamento generale di Igiene, denunciando l'insufficienza delle generiche provvidenze preventive. Fu_ un dilagare di procedimenti legali, a cui pose mano in verità anche lo spirito di speculazione di qualche avvocato e di qualche medico poco scrupoloso e di cui approfittarono certamente anche falsi ammalati, giacché a un dato momento il timore del peggio indusse gli industriali a tacitare con somme notevoli chiunque presentasse una radiografia corredata di un certificato di danni da polvere. Comunque la campagna aveva troppe buone giustificazioni per essere condannabile e in sostanza ebbe buo– nissimo effetto: infatti, quegli stessi che prima negavano l'esistenza della silicosi, non solo si convinsero che essa esisteva, ma passarono in prima linea per chiedere a gran voce la legge per l'assicurazione obbli– gatoria contro la silicosi. E allora la legge, anche per l'Italia, venne subito (1943). Quale sia il significato della legge dell'assicurazione obbligatoria contro la silicosi, l'asbestosi e la silico-tubercolosi dal punto di vista generale della medicina sociale, cercheremo di vedere più avanti; giunti alla tappa odierna di questa lunga storia, dobbiamo prendere atto che con essa si è avuto il riconoscimento giuridico dell'esistenza, della gravità attuale di queste malattie, e della loro dipendenza da cause di lavoro. (Con minore ritardo, nel 1935, un riconoscimento analogo ave– vano conseguito le altre malattie della lista, cioè le intossicazioni pro– fessionali da piombo, da mercurio, da fosforo, da solfuro di carbonio, da benzolo e l'infestazione professionale da anchilostoma duodenale; malattie numericamente e socialmente assai meno importanti). Le resistenze capitalistiche si notano ora nella riluttanza ad appli– care la legge oppure nello scaricare con l'espediente dell'indennizzo ogni responsabilità, nel senso che il «liquidare» l'ammalato (e tanto meglio se più presto possibile, in ragione di una invalidità parziale) tende a sostituire ogni preoccupazione (e spesa) di prevenzione. BibliotecaGino Bianco
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