Cultura e realtà - anno I - n. 1 - maggio-giugno 1950

• 44 CLAUDIO NAPOLEONI perciò con perdita del prezzo naturale. Il passaggio al funzionamento monopolistico è quindi lo sbocco necessario cui conduce quell'incentivo a produrre, che il diritto borghese non può non riconoscere come unico incentivo, per il fatto stesso che garantisce l'assoluta intangibilità del– l'appropriazione privata del capitale. Ma. la rottura del regime concorrenziale in parti sempre più larghe del sistema, non può non avere oggettivamente i suoi effetti sulla stessa accumulazione, per le ragioni che abbiamo viste: la liquidazione della concorrenza liquida anche la realizzazione della possibilità stessa all'ac– cumulazione. Al meccanismo che assicurava l'autoespansione della pro– duzione e quindi la costante e universale tendenza dei prezzi ai costi, succede la regolamentazione del volume della produzione, l'innalza– mento dei prez,zi al di sopra dei costi nei settori in cui tale regolamen– tazione avviene, con conseguente spostamento di reddito dal settore anco– ra concorrenziale al settore monopolistico. Si sviluppa allora quella che possiamo chiamare la contraddizione della produzione monopolistica, cioè la compresenza di una forte possibilità di accumulazione e della mancanza della realizzazione della accumulazione stessa 5 • Quando ciò si sia verificato diremo che dei due elementi del mercato naturale resta solo uno, cioè la possibilità di accumulazione, mentre viene meno l'altro cioè la realizzazione di tale possibilità. Ed è evidente come questo venir meno del secondo elemento a lungo andare costitui– sca un freno al formarsi anche del primo elemento. Ora, ai nostri fini, il punto che importa soprattutto tener presente è il fatto che lo svolgimento in tal senso del sistema di produzione dipende da un ben determinato tipo di intervento nell'economia, cioè dall'intervento borghese. Quest'ultimo consiste precisamente nell'intan– gibilità dell'appropriazione privata della accumulazione, sancita dal diritto borghese, e, in quanto l'ideologia borghese non può riconoscere come intervento tale suo intervento nell'economia, non riconosce nean– che le conseguenze economiche che esso determina (funzionamento mo– nopolistico e quindi contraddittorio del sistema); dal che deriva il com– portamento tipico della borghesia verso la produzione, cioè il liberismo, il laissez-f aire, laissez-passer nella fiducia che il sistema si autoregoli verso la continua espansione. Se il liberismo si presenta come contrario, per principio, a ogni intervento, la ragione di ciò va ricercata nel fatto che 5 Qui non possiamo addentrarci, pena l'uscita dal nostro tema, nell'esame di come tale contraddizione sia stata fino ad ora praticamente evitata e del risultato finale cui essa deve condurre il sistema. BibtiotecaGino Bianco

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