Cultura e realtà - anno I - n. 1 - maggio-giugno 1950

42 CLAUDIO NAPOLEONI paiono. Al di fuori di esse abbiamo però ora un'accumulazione attuata, la quale spezza qualsiasi limite allo sviluppo dello sfruttamento delle risorse produttive della natura e quindi qualsiasi limite al numero dei produttori: perciò dovunque si formi del reddito accumulabile esso tende a combinarsi immediatamente col capitale forza-lavoro e a dare inizio a processi produttivi indipendenti, il che obbliga ciascuno dei produttori, per il meccanismo della concorrenza, ad accumulare la massima parte possibile del reddito che si forma dal processo produttivo operato dal capitale di cui è possessore. In conclusione perciò una volta realizzate primitivamente le possi– bilità di accumulazione, nell'ambito del pxocesso di accumulazione si for– mano le condizioni per la nascita continua di produttori nuovi che, con la loro concorrenza, realizzano tutte le successive e continuamente rinascenti possibilità di accumulazione. Sono queste le condizioni che permettono di precisare, su un piano scientifico, l'idea vaga di « giusto prezzo » che abbiamo visto operare a proposito delle corporazioni medioevali. Attraverso il meccanismo con– correnziale che continuamente espande la produzione, realizzando l'ac– cumulazione, il prezzo tende a un limite preciso, cioè al costo di produ– zione. La giovane scienza economica chiama prezzo naturale il prezzo che coincide col costo. La scoperta del prezzo naturale è il grande appor– to scientifico della scuola classica. Quello che quest'ultima non vide fu il fatto che tale naturalità del prezzo non poteva essere garantita all'in– definito dal sistema economico che essa scienza cominciava a studiare, ed è questa la ragione per la quale essa considerò tale sistema come il sistema; dal che si può comprendere come i classici accettassero di fatto come naturale il sistema stesso e quindi come naturale il mercato effet– tivo di tale sistema. Chiamiamo invece naturale quel mercato caratterizzato dalla forma– zione, in modo continuo e sistematico, di possibilità di accumulazione, e dalla realizzazione, in modo continuo e sistematico, di tali possibilità. Ora al sorgere del sistema capitalistico, la concorrenza realizza le possi– bilità di accumulazione e quindi fa sviluppare in senso naturale il mer– cato effettivo. Tuttavia questo elemento di realizzazione dell'accumula– zione, a una certa fase di sviluppo del sistema capitalistico, viene meno. Prima di esaminare come ciò accada bisogna ancora considerare che, una volta messa in moto, l'accumulazione segue la sua propria legge di sviluppo: il capitale impiegato in ciascuna unità produttiva aumenta progressivamente. Se conveniamo di chiamare concentrazione il proces- BibliotecaGino Bianco

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