Cultura e realtà - anno I - n. 1 - maggio-giugno 1950

34 MARIO MOTTA altri marx1st1 sia mai riuscito a rendere una tale coscienza limpida e non contraddittoria, è inutile soffermarsi, giacché si trovano tutti impli– citi nelle pagine che precedono. È interessante comunque notare que– sto: essi sono essenzialmente analoghi ai motivi per cui in Arcetri si continuava a chiamare « filosofia naturale» quella che in realtà era semplicemente la nuova scienza. Toccò agli uomini che vennero dopo scoprire l'errore, e oggi sappiamo che solo dopo averlo scoperto si poté riconoscere in tutta la sua integrità la vera grandezza di Galileo. MARIO MoTTA BibliotecaGino Bianco

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