Cultura e realtà - anno I - n. 1 - maggio-giugno 1950

28 MARIO MOTTA V. Rimane ora da chiedersi, per concludere, in quale rapporto si trovi esattamente questa tesi col pensiero marxista classico. Per saperlo non c'è che un mezzo: riprendere il problema critico– interpretativo già discusso nelle sue linee generali al principio e cercare di dargli una soluzione definitiva. Converrà allora porsi come centrale questa domanda: se il marxismo intenda scientificamente il concetto di ideologia oppure se lo intenda filosoficamente. Vale a dire se la cul– tura, che attraverso questo concetto il marxismo riduce a realtà pratico– politica, sia la cultura in quanto materialmente determinata o non piut– tosto la cultura in quanto tale, nella sua essenziale identità. Una frase di Marx varrà a chiarire con immediata evidenza la questione. Parlando di Feuerbach, nell'« Ideologia tedesca», Marx de– nuncia a un certo punto come una « pura trovata» quella « di porre l'Uomo al posto dell'uomo reale, storico». E nella stessa riga, per sot– tolineare l'astrattezza di una simile trovata, afferma: « l'Uomo non è in realtà che il tedesco» (Marx, Ideologia tedesca, I. E. I., 1947, p. 50). Già prima avevo citata questa espressione, come si ricorderà, per spiegare che senso potesse avere la ricerca in un qualsiasi fatto culturale di un contenuto politico. Dato il diverso proposito però l'ave– vo citata monca. Citandola adesso integralmente e mettendone in rilie– vo quei tratti che prima avevo sottaciuti intendo mostrare l'innegabile, e l'innegabile è che, per Marx, «l'Uomo» e « il tedesco» sono essen– zialmente identici. Ovverossia, che l'uomo riducibile a realtà pratico– politica non è per Marx l'uomo in quanto materialmente determinato ma l'uomo in quanto tale; l'uomo, appunto, nella sua essenziale iden– tità. Basta quindi pensare che la cultura non è altro se non un «pro– dotto dell'uomo » per capire come si debba rispondere alla domanda che ci siamo posti. Ma non vorrei che il mio discorso sembrasse fondato unicamente su una frase. Per risolvere- questo dubbio non c'è che da tornare sul nucleo originario del pensiero marxiano, esaminandolo come prima bre– vemente ma questa volta in tutta la sua integrità. Marx parte, come si è detto, da una critica radicale di Hegel, rav- BibliotecaGino Bianco

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