Critica Sociale - anno XLII - n. 23-24 - 1-16 dicembre 1950

340 CRITICA SOCIALE capitata a Robert Schuman prima del suo discorso ali' Assemblea Consultiva. I. ·- La seconda sessione dell' Ass'emblea Consultiva. Di quest'ultima e dei suoi lavori è d'uopo fare cenno per concludere questa rassegna dell'attività strasburghese. Pur nelle limitazioni imposte dal suo ~ssurdo statuto si' può affetrmare che la tornata dii·no– vembre sia stata. meno disastrosa di quella di ago– sto, e a dimostrzaione del nostro asserto vogliamo in– dicare due fatti: a) la mozione di un gruppo di delegati italiani e francesi per la ·creazione immediata degli Stati Uniti d'Europa è stata respinta con 57 voti contrari, 39 favorevoli e 12 astensioni. La mozione chi'edeva che venisse istituita « tra gli Stati membri o alcuni di essi » un'autorità politica che avesse la compe– tenza di occuparsi dei problemi della sicurezza e della politica estera. Essa non è passata e la respon– sabilità di ciò ricade sui socialisti, ad esclusione di André Philip che l'ha votata, ma questo risultato è molto migliore dei dodici voti totalizzati in Assem– blea ,Consùltiva dal federalismo in agosto ed è chia– rificatore per potere stabilire le responsabilità poli– tiche che si assumono coloro, compresi alcuni nostri compagni parlamentari di Strasburgo, i quali nel momento attuale os~eggiano la fusione dell'Europa. b) la mozione in favore di un esercito perma– nente europeo, respinta in agosto, è stata approvata con 83 voti favorevoli, 7 contrari (i socialdemocra– tici germanocci<;l.entali) e 19 astensioni: questo è l'atto più importante che ha chiuso non indegna– mente i lavori dell'Assemblea Consultiva e val la pena di citare testualmente una parte della formu- . )azione definitiva della mozione stessa anche per metterla in relazione col documento in favore del Piano Pleven votato dal Consiglio dei Popoli. Dopo aver ricordato la mozione di Winston Churchill del, ,mese di agosto, il testp approvato continua: « Aven– do preso nota delle dichiarazioni fatte dal Ministro degli Esteri francese in merito alla, creazione di un esercito europeo, l'Assemblea: , 1) Nota con soddisfazione la decisione tJ_ellepo– tenzè atlantiche di formare una forza atlantica co– mune per la difesa dell'Europa Occidentale ,con la piena partecipazione degli Sta.ti lJniti e del Canadà; 2) considera che' la difesa di un territorio com– prendente la Germania Occidentale richiede natu~ ralmente la partecipazione tedesca, ma che questa puo essere con'cepita soltanto nel qÙadro di una or– ganizzazione difensiva permanente europea; 3) sottolinea l'importanza del principio enuncia– to nella di.chiarazione del Ministro degli esteri fran– èese secondo cu{ nessuna discriminazione deve es– sere fatta tra le potenze partecipanti; ' I 4) riafferma la necessità di creare un esercito europeo conf ormemenle alla raccomandazione del– l'Assemblea i.n data 11 agosto; , , 5) sollecita infine i Governi interessati a sormon- tare le divergenze tra, di essi esistenti sui problemi relativi alla struttura militare e politica, in .modo che senza rita,rdo l'esercito europeo possa fornire il suo contributo alla forza atlantica». Il problema che si pone ora ai Parlamenti ed ai ,Governi nazionali è di trasformare in realtà con– creta questa decisione di Strasburgo senza· avere gli ·strumenti per farlo. Esercito europeo s_ignifica scom– p~rsa dei delegati militari nazionali nelle .conferenze militari del Patto Atlantico, significa Comando uni– co, intendenza unica, standardizzazione degli. arma– menti, organismo unico per la distril,mzione del!e commesse. Significa che i generali delle forze ar– mate del Commonwealth britannico e degli Stati BibliotecaGino Bianco Uniti d' Americl\ devono trovarsi di fronte i generali dello Stato maggiore dell'Esercito Europeo e no11 dei reticenti generali di microscopici eserci,i nazio– nali. Sapranno ora i Parlamenti ed i Governi nazio– nali capire che ciò esige la comun·e salvezza? Se si, non sarà stata vana la riunione del Consiglio dei Po,po<li, e neppm:e la fraccolata di quattromila giovani europei che sotto la Casa d'Europa hanno ricordato a Spaak le parole di Einaudi: « Chi vuole la pace vuole la trasmissione di una parte della sovranitìi nazionale agli Stati Uniti d'Europa. Il resto è men– zogna ». La coraggiosa ,violenza che Carlo Sforza uomo ha fatto a Carlo Sforza presidente del Comi– tato dei Ministri del Consiglio d'.Europa affermando dal podio dell'Assemblea, Consultiva, il 18 novembre, quale· meravigliosa avventura, ma necessal'ia se vo– gliamo rimanere degli uomini liberi, sarà per il mondo intero il giorno in cui si proclamerà a Stra– sburgo: « Noi, il po,pofo europeo », deve diventare la violenza che ogni uomo politico, qu::\li che siano le sue responsabilità, grandi o piccine, deve fare· a se stesso se, desidera che i suoi figli non gli im– putino a colpa un ritardo che può essere fatale. MARIO ALBERTO ROLLIER Le principali mozioni votate al Congresso M. S. S. U. E. Mozione sulla creazione di autorità specializzate eu– ropee (approvata all'unanimità). Il Congresso: constatando che nel momento presente uno dei mezzi più efficaci della costruzione dell'Europa c0nsiste nella crea– zione rapida, nei settori essenziali della vita economica, di autorità sopranazionali spedalizzate responsabili di fronte ed una Assemblea europea, pensa che queste, istituzioni debbano essere costituite nel quadro seguente: · autorità debbono essere create in settori importanti della vita economica, quali l'acciaio e il carbone e le altre fonti di energia, nel!'agricoltura, nei trasporti. Il compit~ di queste autorità sarà: di ~oncepire e di pro– porre una politica 'europea nel settore considerato; _: di st,u– diare, di ,elaborare e, in up.ione con un Istituto europeo- ,-di statistica e di congiuntura, di creare le condizioni necessape ali'applicazione di tale politica; - di rappresentare l'insieme dei yaesi membri nei confronti dì .terzi paesi. Per perseguire questi fini, i governi disposti ad una azione comune nei. campi in questione conferÌÌ!anno alle autorità specializzate, con' un trattato iniziale, poteri generali di ne– go,.:iazione,d'informazione, di controllo ed, eventualmente. di sanzione, così come certi poteri corrispondenti i!l campo pro,– prio di ciascuna delle autorità in questione. La determinazione dei compiti e dei po~eri generali sa– ranno iscritti nel .trattato iniziale e basteranno a costituire l'autorità e a permetterle di funzionare. Tutte le autorità saranno responsabili davanti ad una As– .semblea parlamentare europea. Uno o più comitati consultivi, rappresentanti tutti gli interessati ·e specialmente la classe ope– raia attraverso le sue organizzazioni sindacali, assisteranno le autorità nel!'elaborazione della loro politica e delle mi$u:re tecniche ·che esse saranno condotte a prendere o a ·precol}iz– zare. Ogni autorità presenterà all'Assemblea un rapporto annuale– La discussione ,ne sarà aperta a tutti, il diritto di votQ.es– sendo riservato ai soli paesi membri dell'autorità. Il rigetto del rapporto provocherà il ritiro del o dei dirigenti dell'Au– torità. Le misure -preconizzate dalle autorità o i poteri supple– mentari reclamati da esse potranno essere oggetto. di un'.~g– giunta .al trattato iniziale. Il trattato e lo statuto delle auto– rità prenderà così la forma di una .creazione .continua. pie concreterà progressivamente le lezioni natte dall'esperienza

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