Critica Sociale - anno XLII - n. 18 - 16 settembre 1950

Critica Social~ RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO . ~\it'0,: Anno XLII • N. 18 SOMMARIO Politica e attualità Oo,ntrollo sugli ·iJmpianti e co,n. g,egno staitale (ROBERTO TuE- . MELLONI). RoHbica es,te,ra (TURAT1-Kuu– sc10PP) .• N<Nt ba..ta soffrire (ANTONIO GREPPI). Gua:rdan.do in faccia la realtà (•U. G. M.). Il riiaJrmo d>e1UaGe,,mQlllia (tPrn– RO · GALLARDO). La fiducin (ARRIGO CAJUM\). U laburis 1 mo e la nuov·a socie– tà (c=ttlnua,). Problemi economici e ,sociali La r~fo-rma fon.diaria e la d 1 iisoiceupaz·ione bracciantile (co.nti-nua) (CAMILLO GARAVI· NI). Storia, filosofia, varietà /lfusso/lin·i: il mi-lo e la J\ea,ltà s&>r.fca (ANGELO TASCA). - Come aiutare la Spagna (Vtc- TOR ALBA) •. Rassegne Là quindkina ,pol.Uica (a,nt. v.). RasS'egna econo-m{ca (d. c.). Vi,ta ~1nternCUJi,onale (,p. ga.). Ciò che s-i stampa •. 111111111111111111111111111111111111111111111111111111 Comitato d I Redazione Antonio Greppi -.Roberto Tamelloni condir.ettori Ugo Guido Mondolfo -fausto Pagliari Andrea T cchinardi - Antonio Yaleri Respons. Antonio Greppi C•po Redattore Piero Gallardo Direzione e Amministrazione MIL·AMO Via Dell'Orso, 13 -Telefono 16.319 In Italia: Anno L. 1500 Sostenitore L. 3000 Semestre • > 800 Trimestre • > 425 Estero: Anno L. 2500 Sostenitore, L. 4000 Semestre . , 1 3 00 Un fascicolo separato' Lire 70 Fondata da' FILIPPO TURATI -~ Milano, 16 Settembre 1950 \ Controllo , sugli inipianti e c,ongegno statale I l rafforzamento militare, l'esigenza di nuove ingenti spese determi– nate dalla politica del Patto Atlantico, una indubbia lie,vitazione di alcuni prezzi di materie prime essenziali sul mercato internazi0nale, e, la tensione poHtica di: questi ultimi tre mesi, hanno determinato in tutti i paesi deH'Occidente un ritorno ·a ' maggiori interventi statali. Anche !ra noi vi sono sintomi della situazione economica i quali ammo– niscono i nostri dirigenti della politica economica che un certo numero di controlli non può non accompagnarsi alla realtà di un 'intervento statale in atto negli altri paesi: le stesse raccomandazioni fatte alla re– cente riunione parigina tra i dirigenti del Fondo Monetario Interna– zionale e della Banca mondiale, in ordine all'esigenza di evitare sban• damenti infla~ionistiçi, impegnano a quei c9ntrolli che, ·da noi chiesti precedentemente, apparivano ~llora scandalosamente pianificatori. Ci si consenta di notare tra parentesi che, quando lo scopo di questi interventi è la wreparazione militare, o la guerra, pochi osano disconoscerne la necessità; ma, Dio ne guardi a chiederli, ad esempio, per la lotta contro la disoccupazione: diventano àllora condannevoli e densi di rischi im– pensabili. Comunque è certo che tutti i paesi europei - anche a tacere df'll'esempio riofferto tempestivamente da Truman - mettono in opera, e li -misero, o si accingono a farlo - un certo numero di congegni per controllare la destinazione delle loro risorse, quando si accorgono che esse sono eccezionalmente limitate e sono di fronte ad esigenze ·molte– plici ed inderogabili. Una nuova proposta· di legge del Ministero per l'industria (e ricor• diamo per inciso che quella cui ci riferivamo nel precedente fascicolo di « Critica Sociale» rifletteva 4 la. disciplina consortile, ciò che non im– pedì a qualche giornale di accòppiare quel nostro commento alla nuova proposta) suscita in questi giorni un'a~pia e vivace discussione. Si tratta ora di un previsto ripristino dei controlli ministeriali sugli im– pianti produttivi. L'esperienza, è noto, fu già tentata nel ·ventennio fa– scista, e quindi la si associa nel giudizio a tutti gli esperimenti corpo– rativi: ma è in atto in vari altri paesi. La legge, che fu apl')licata dal 1934, venne abolita or sono tre anni. Chi scrive, anzi, fu tra quelli che, nel 1946, quando si trattava di decidere se mantenere o no la preesistente disposizione, optarono deci~amente per il no, sebbene convinti .della necessità di un'attenta rilevazione e di una discriminazione qualitativa, e della esigenza di stabilire un grado di priorità per _inuovi investimenti. Optarono per la negativa,, giacchè ritennero preferibile lasciar libertà completa in materia, piuttòsto che porre dei finti argini, delle maglie così larghe e così sem!nate di buchi, da far sl che il costo sociale fosse assai superiore ai vantaggi sperati. La percentuale degli impianti au– torizz.,iti era tale che poteva dirsi la quasi totalità di quelli richiesti; ' e d'altronde, prima o poi, per intercessione dei sindacati o per pressioni politiche, tutti gli impianti finivano per passare attraverso le deboli maglie della rete. Gli esami tecnici erano interminabili, compiuti spesso da bravi funzionar/, ma più cogniti nel diritto romano che nell'industria; e l'esame panoramico delle condizioni generali era difficilmente com– pleto, più spesso fondato senza controlli ulteriori sugli stessi elementi di osservazione forniti dalla categoria interessata. Rimanevano in fondo Biblioteca Gino Bianco

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