Critica Sociale - anno XLII - n. 9 - 1 maggio 1950

120 CRITICA SOCIALE tirano espressamente favorevole e il suo 1uuntenimento signi– flcherehbc che il governo resterebbe Impegnato alla forma– zione del preti cattolici ed all'lnsegnamento rP.llgloso In tutte le scuole elementari e medie e soltanto •ulla Chiesa resterebbe riservato Il decidere in materia di conclusione e di sciogli– mento del matrimoni. La pubblicazione di questo articolo ha suscitato una tempesta di proteste da parte della Volkspartel ed ha condotto ad un passo privalo di protesta del Nunzio apostolico presso il ministro clegli esteri austriaco dottor Gruber. Il Nunzio npostolico pose nl governo austriaco la precisa domanda se al riguardo della validità del trattati con– clusi dali'Austria prima del 1938 esso avesse cambiato opi– nione. Anche nel Parlamento austriaco i deputati della Volk– spartei cercarono di sostenere la tesi conforiµe al puntò di vista di Roma. La Volkspartel sostiene pertanto che gli im– pegni assunti prima della guerra devono essere mantenuti an– che senza una particolare decisione del Parlamento, e che per il mantenimento del concordato conscguçntemente non era affatto necessaria una nuova decisione del Parlamento au– striaco. Riguardo alla eliminazione delle determinazioni del concordato sul matrimonio da parte dei nazionalsocialisti, I rrppresentauti della Volkspartei sostengono che ne è derivato un vero e proprio caos nella vita familiare austriaca. I so• clallstl appaiono fermamente decisi ad impedire una prepon– deranza della, Chiesa nella educazione, il controllo ecclesia– stico In materia di conclusione e di sciosllmento di matri– n;.onio ed li finanziamento dell'Istruzione del preti, polchè questo rappresenterebbe secondo loro un passo Indietro. La coalizione austriaca è perciò travagliata da un p·rofondo antago– nismo che presentemente appare Insuperabile. Gli Inglesie la federazioneuropea. Gli atteggiamenti che la stampa Inglese e specialmente la stampa conservatrice ha assunto dopo la riunione recente di Strasburgo, ripropone all'attenzione la esitazione o la av– versione dell'Inghilterra per una unione federativa con gli altri popoli dell'Europa. L'.trtlcolo di c.ul riproduciamo una parte, di Danlel Serruys, è apparso su Les documents euro– péens già nel gennaio scorso con Il titolo Hésltation anglais.e, ed è ora di grande attualità. e ... Per comprnnòere l'atteggiamento di aspettativa dcll'ln– ghllterra bisogna soprattutto riferirsi alla sua storia ed alla sua psleologla nazionale. Tocqueville, di cui. è nota l'ammi– revole opera sulla costituzione dell'America, dichiarava che aveva Invano cercato quella dell'Inghilterra. Perchè l'Inghil– terra, attraverso I secoli, ha sempre diffidato degli statuti e del contratti che, precedendo gli avvenimenti, pretendono di di dominarli. I testi che, In apparenza,. hanno det~rminato le sue istitu– zioni no;, han.no, nella loro maggioranza, nessunà destina– zione costituzionale. Come dice giustamente P.O. Laple, la Magna Charta che nel 1215 li re Giovanni concesse al suol baroni rivoltati, non registra, di fatto, delle libertà ma dei privilegi. Le « Provvigioni •:li Oxford»,' del 1258, non fanno ' che circondare Il governo di un collegio d.l alti funzionari, investiti della sua fiducia, e quando nel 1295 Edoardo I convocò Il « Parlamento modello », la composizione di questo Cra retta, non da uno statuto, ma da una semplice confor– mità di fatto con la struttura sociale del paese. La tendenza latina, al con1rario, tende a far precedere da una costituzione scritta ed a dirigere da testi precisi Il corso di avvenimenti che si ritiene debbano conformarvisi. Mai Il Commonwealth, che si stende· su cinque continenti, ha avuto una carta. Mentre nel 1947 la Francia dava all'Unione fran– cese uno statuto iscritto nella" sua nuova costituzione. I le– gami che e.ssicura•no la ·,.ua un!Jtà si sono, nel oorso degli av– venimenti, ristretti o allargati a seconda delle opportunità che lo spirito di compromesso, prerogativa dell'lnghllterna in cui esso trionfa dello spirito di logica, disc~rne con la piu Intelligente lntl.\izione. Occorre ricordare l'elogio che lor.i Morley ha consacrato allo spirito di compromesso e che, senza averne -la risonanza, fa un pendent magnifico con I,!' _saggio di Stuart Mili sullo « Spirito delle libertà ». Insieme all'orrore dei testi, l'Inghilterra ha Il culto della sua insularltà. Se essa esita ad integrarsi al continente, que– sta è semplicemente la prova della sopravvivenza di scelte spi– rituali e di tradizioni politiche che, da wlmeno seicento anni, hanno determinato la sua azione nei confronti dell'Europa. Quando non si rifugiava in uno « splendido isolamento ~ essa voleva presiedere - sentendosi esterna al continente - al– l'equilibrio europeo di cui sarebbe ad un tempo l'arbitra e la beneflc-lnria. Da questa concezione sono nate le. coalizioni che essa ha suscitato contro Luigi XIY e contro Napoleone e la neutralità da essa osaervata, dal 1815 al 1904, In con– fronto agli avvenimenti di }'rancia. BibltotecaGino Bianco Infine, bisogna rendersi conto che IÌ Regno Unito detiene, dall'Inizio del secolo XVII, l'Impero dei mari. DI questo Im– pero che Leibnilz aveva proposto a Luigi XIV e che Colbert non aveva cessato di raccomandare al suo sovrano piuttosto che le sue conquiste continentali l'Inghllte~ra si è servita, ad un tempo, per condurre verso Il suo popolo i beni ne– ces sarl alla sua alimentazione e alla sua a ttlvltà, e per eeten– dere sul pianeta una rete di relazioni e di Interessi di cui sarebbe Ingiusto dire che essa si sia riservata l'Intero be– neficio. Ma questa talassocrazia inglese, che è all'origine della crea– zione dell'estensione del Comm,mwealth, ha posto con questo legami che, variando il.i natnra, non restano meno determi– nati del divenire politico e della vita economica del llegnu l:nlto. Se l'Inghilterra prova qualche ripugnanza a sottoscri– vere uno statuto europeo ed a rompere, integrandosi all'Eu– ropa, con una politica che finora la differenziava e piu spesso la Isolava dal contln~ntc, essa non può, d'altra parte, pensare che la sua adesione ·ad uno Stato federale europeo o ad una Europa confed~rata possa,. o allentare i suoi le– gami con Il Commonwealth o estendere all'Enropa Intera U beneficio della costruzione ill14)Crla-le che tre secoli di sforzi ha,nno edificato a beneficio del Regno Unito. Infine la solidarietà .degli « English Spr.aking Peoples • è una realtà vivente, alla quale l'lnghlltcrra ha talvolta con– sentito generosi e dolorosi sacrifici. Quindici anni dopo la guerra di Indipendenza, essa la rassodava. Malgrado la di– chiarazione cli Monroe, nel 1823, essa la ristabiliva con Il centine.ate americano ricordandosi che questo era stato; alle sue origini, una colonia Inglese di popolamento In cui, ruu– l'fnlzio del secolo XVII, gli Inglesi emigra vano In t'olia ... Tali sono I fattori storici o psicologici che bastano a spie– gare l'esitazione Inglese davanti alla costruzione europea, mal– grado l'evidenza della minaccia sovietica. Essi non sono di– versi da quelli con cui· si erano urtati Delcassé e Pani cam– bon quando, davanti alla minaccia tedesca, avevano cercato di ottenere quel trattato di alleanza, in manr.nnza del quale l'Inghilterra potè, durante I primi giorni della guerra del 1914, adottare un atteggiamento di aspettativa, che pesò molto sulla prima fase delle operazioni. Ma, cosi rome es~a non potè allora disinteressarsi del destino dell'Europa e prese ben presto la sua nobile parte di eroismi e di sacrifici per la vittoria comune, come nel 1939 prese l'iniziativa di una di– chiarazione di guerra per impedire la servitù dell'Europa, e dopo qualche mese, tenne da sola testa a una forza per vin– cere la quale occorse in seguito la coalizione del mondo ln– t~ro, cosi, oggi, per quanto r,oncerne l'unione europea e mi– ster Britling comincia a veder chiaro ». E' questa la nostra sicurezza. Certo i tempi sono difficili a causa dell'indebi– tamento creato dalla guerra, da cni deriva un'era di preca– rietà monetaria, da· cui l'Inghilterra si ~ente umiliata, e d'altra parte, a .causa dell'affrontarsi delle politiche econo– miche e delle condizioni sochli, che _rimettono In questione I postulati fondamentali di un paese in cui, attraverso i secoli, si è lottato non soltanto per la libertà politica,' ma anche per l'economia liberale. Tuttavia è lnconcepiblle che l'Inghilterra ed il Common– wealth non pre!'dano nella costruzione politica dell'Europa unita la responsabilità che li Impegnò già per due volte, a venti anni di Intervallo, In una lotta titanica per Il diritto e la libertà umana e che, per un cedimento di cui la loro storia -non reca alcun esempio, dlsco.noscan.o gli J.nteressl co– muin.i ~ . .,, PANETTONE· PANFRUTTO - TORTA MIILESTELIE - CAKES - BISCOTTI– AMARETTI - TORRONE - CIOCCOLATO - CARAMELLE . FONDENTI _ PRALINE$ - CONFETTI - CONFETTURE - MARMELLATE. MOSTARDE _ MARRONI· CANDITI · FRUTTA CANDITA - GELATINE DI FRUTrA - GELAll - SPUMANTI E LIQUORI - SCIROPPI - SEMILAVORATI. Autorizzazione Tribunale Milano 8/10/1948 n. 646 del Registro Tipografia Pinell, - Mllano - Via Farneti, 8

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