Critica Sociale - anno XLI - n. 21 - 1 novembre 1949

CRITICA SOCIALE 441 eia imp~riaHsta per la Cina: ma essa non è ameri– cana, bensì sovietica. In virtù del trattato pattuito con Ciang Kai S;-:ek l'Unione Sovietica ha ripreso i· privilegi imperial,i-stici di controllo della ferrovia ma,nciuriana e delle basi navali di Port Arthur e di Dairen che lo zarismo aveva conseguito prima del 1904. Nel Sin Kiang, provinoia di confine e di po– polazione turcomana-mussulmana, i :russi da molto tempo si sono assicurati lo sfruttamento delle ric– chezze del sottosuolo di tale vasta regione. E ac– cenni.amo appena alle manovre sovietiche •nel Tibet. Attorno alla Cina la zona di espansione sovii-etica si sta sviluppando, mentre i-n Ma,nciuria appadono i primi sintomi di infiltrazione dell'apparato comi,n– formista. Vorranno e potranno i comunii·sti cinesi res-'stere e.Ila sinc:ronizzazione sovietica? Nessuno per il mo– mento lo può dire. Ce·rto si è che il Kung-Ciang– Tang (Partito Co~un.ista Cinese) quale si è svilup– pato nell'epoca della « nuova democrazia» vi si pre– sterà facii-Imente. Anzi, alcuni giornalisti americani che bene conoscono il paese ass,eriscono che vi sa– rebbero g:à due· correnti opposte nel suo seno: una sovietofila senza riserve e l'altra, capeggfata dal ge– nerale Ciu-Bn-Lai, di tendenze piuttosto autonomi– ste. Si pretende che Mao cerche:rebbe di co-nciliare queste correnti e che egli sarebbe piiuttosto dispo– sto a mantenere strette relazioni coi russi, pur senza permettere loro una diretta in.gerenza negli affari cinesi. Si comprende facilmente che, se questa a•nalisi corrisponde alla •realtà. un conflitto P,e·chino-Mosca sarebbe 1inevitabile a più o meno breve scadenza. I totaHtari non ammettono compromessi. E non sotto– mettersi -al Cominform equivale in ultima analisi ad una ribellione, come si è visto nel caso di Tito (5). RODOLFO REVENTLOW (5) Il confronto co.J titoismo è ,problema che si pone plù foe:quentemen<tenei ri-guardi della Ci,na di Mao. In genere .si' può tuttavia -notare ché Mosca difficHmente ricorre due volte a,lla stessa tatti-ca. L'esperie_nza d,i Tito è troppo recente e la Cina è trop,po impo.rta.nte pe·rchè Stali111 pos,sa concedersi una rottura col P.C.C. Potrebbe anche darsi che le buone dispo– sizi·oni di Mao a tratta,re con gli inglesi, se non an,che con gl.i amer'cani, si-a cosa conce1iata con 1-a Russia stessa, che difficilrn.enbe da sola potrebbe provvedere alle necessità della Cina. Bisog,r.a a.nche tener co.nto &e l'Asia sud-o-ricnta:le (In– docina, Indonesia) è in profondo fermento e potrebbe com.pro– mettere, nellleventua.J.ità di un conflitto, lo schi•eramento nn– glo-amer,'.cano: la v:ttori-a eomunista in Ci,na aiuterà le forze ,:a2iona-liste-comunistP i:n agitazione in questi paesi. E Mosca intenide che, in caso di n,eo~ssità, non l'o,rdi-ne del burocrate russo, bensl .Ja parola d,i Mao potrebbe scatenare la guerr,:glia aHe :S,paJ.J'edegli a-nglo-amer:cani. Non -riteniamo p.-obabile una ,prossima rottura tra Mosca e la Cina comunista. Piut– tosto a.Itri a,s-p,etti po-trebbero rendere problematico li suc– cesso del-Ìa trasformazione a lunga po.rtala d,eHa Cina comu– n'sta. Sapi,anno J comunisti cines,i i111trodurrcla loro rifor– ma agraria e •le riforme progressiste anehe -nella Cina Meri– dionale con gli stess.i risultati ottenuti n~He terre deso.late e poco popo.Jate deJ.lo Shens-i? E sapranno peTsuadere I cine– si delle au,t:che cap:tali che -il dena,ro pubbHco deve avere altra destinazione che il -peculato dei funziona,ri, e che l'u– tile della ,collettività va pr.eposto ,a qu,eHo personale o della famiglia? Oppure l'eterna Cina, con la sua resistenza passiva, che ha tra·sfo•rmato -in corfgi-an.i e buroc,,ati persino I guer– rieri di, Gengis K-an, finirà con -l'anu_.ullarelo sfoa·zo di tra– sformazione diei comuqi6ti? (N. d. R.). LA RICOS'"fRUZIONE 'SANITARIA (primum vivere ... ) Referendum del gruppo medico parlamentar,e. All'indorrani della licerazione si presentò subito fra i p!U urgenti problemi quel-lo del,la « ricostruzione sanitaria». Il Gruppo medico parlarrentire (G.M.P.), per iniziati-va e tenace volontà del suo, Segretario, che era anche Alto Commissario agg~unto all'Igiene e Sanità, il valoroso e compianto prof. D:ego D' Arrico, preparò e, attraverso agli Ordini dei Medici, indisse nell'ottobre del 1946 un « refe– rendum» fra tutti i rredici d'Italia, ccl qu:de si era prefisso di -racccgliere, mediante un c;uestic-nar:o di I4 quesiti, il massimo nurrie-ro di notizie utili per la non fadle ma ne– cessaria in'presa. Il questionario prendeva in considerazione: 1°) l'organiz- - zaz'one sanitaria dello Stato; 2') la riforma degli studi medici in rappc·rto al pregresso medico ed ai biscgn,i S{l– nitari del Paese; 3•) i rappc,rti fra Ordini e Sindacati me– dici; 4') i prcblerr·i dei'le Opere 'Pie; 5°) i rapporti fra cli– niche ed ospeda,l,i; 6") le Casse Mutue; 7) la Condctta rre– dioa; 8') le pensioni dei sanitari; 9•) i proclerri delle rra– -Iattie del lavoro; ro•) i problemi delle malattie sociali; II') i prc-1,lemi della Maternità e dell'Infanzia; 12°) i pro– blemi delle specialità rredicina.Ji; 13°) i problemi delle arti ausil,iarie·; 14'•) p-roblemi vari. · Il successo del referendum fu superiore ad ogni previ– sione, dirrostrando che la riforma si irnpcneva, ma dall'in– gente rrateriale raccolto, e presentato da-Jla relazione D'Am:– co al Congresso di Bari (20 aprile 1947), apparve assai più la necessità che la faoiEtà dcl compito assunto. Ad ognuno dei quesiti furono date varie ri.sposte, non sempre concordanti, a motivo dei aiversi punti di vista nel– l'esame, dei problema, rra sempre :nteressanti. Per la di– scussione delle risposte e relativa conclusione fu nominata per ciascun quesito, una specia-Ie Commissione: i 14 que– siti furono infatti, per cpportunità di studio, distinti;· tr'a, ~ssendo collegata la materia, anche i singoli risultati do- B1b11oteca Gino Bianco vevano esser f.ra loro discussi e coordinati agli effetti di un tutto crganico e prcdutt'vo. Purtroppo, ccn J.a irreparabile perdita del suo promotore, il referendum ncn ,el::1::e ,eguito. Ad cgni rrcdo il materiale· offerto dai veri ccrrpetenti, i rredici pratici, e ,raccolto con serena visicne e ccn finalità cnesta ci sembra la base più sicura per quakhe ccm;ideraz:c,ne che possa atti.rare su,! gra– ve pro:ilema quella attenzione e quell'interessamento del pu!J– blico che seno il presupposto dell'indispemabile sua com– prensione e coJ.laborazione in questa materia. S1tlla riorganizzaz:one scmitaria de.'/o Stato. A questo propos:to fu data dal referendum una risposta quasi plebiscitari;;t, ccn la invocazione del Ministero della Sanit~. Non si dovrebbe g'à creare una nuova ingorrbrante· struttura burocratica, ma bemì assicurare anzitutto la in~ dipendenza della Autorità sanit:ar;a dalla scggezione alla mutevole politica, e poi di organizzare·, ccordi~are, sempii– ficare. sveltire e rendere serrpre più arrrcniche e produttive tutte le svaria te e, spesrn, discrdinate (con de;,J1orevoli ccn– seguenze di lacune e di dopp:cni) provvidenze rivolte alla difesa della sanità. Le -risposte di alcuni Ordini si riferi~ scono anche alla assistenza sanitaria, che si vorrebce gra– tu,ita per tutti i cittad:ni medimte J.a istituzione dì una tassa sanitaria, eppure gratuita solo per i non abbienti, a ba<e rrutualistica od assicurativa per i lavoratcri manuali o in– tellettudi. Altre rìsposte si riieriscono all'o-rdinamento pe– riferico dei servizi sanitari, ccn l'istituzicne di organi re– gicnali o provinciali. Ccrrunque, queste risposte o scendono a dettagli. che qui sarebèe fucr di luogo discutere, oppure presuppongono la istituzione del Ministero della Sanità. Ministero della Semi.là. La creazione di tale Ministero è concordell'ente auspi– cata come base del nuovo ordinamento sanitario non sol-

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