Critica Sociale - anno XLI - n. 21 - 1 novembre 1949

CRITICA,SOCIALE 430 "Dittatura democratica'' in Cina ì( :°all'epoca in cui voleva « sovietizzare > il paese m~d1~nte U_?a semp~ice imitazione dei sov.iety dei pr1m1 tempi della Rivoluzione bolscevica in Russia il comunismo cinese è gradualmente passato ali; e Nuova Democrazia> durante la guerra contro il Giappone e poi alla « Dittatura democratica > recen– temente proclamata da Mao Tse Tung, leader incon– trastato del Kung-Ciang-Tang (Partito Comunista Cinese). Questo mutamento non è soltanto di parole o di insegne, come siamo abituati a vedere 'Ilell'orbita cominformista, ma corrisponde alle diversità di epo– ca, di esi-genze storiche e a un diverso orientamento del Comunismo cinese, Nell'epoca sovietizzante pre– valse in seno al movimento comunista cinese la con~ cezione, di origi•ne russo-bolscevica, ·secondo la qua– le si sarebbe dovuta effettuare la rivoluzione sociale in questo paese agr.icolo basandosi sul ristrettissimo ceto degli operai dei pochi centri periferici in cui si era affermata l'industria capitalistica. Questo pe– riodo finì con .un'atroce J.otta armata di Oiang-Kai– Soek contro i comunisti e con il sopravvento, all'in– terno del Partito Comunista Cinese, delle idee e del– la direzion!:l di Mao-Tse-Tun.g, le cui concezioni de– rivano da un'autonoma analisi- della struttura socia– le della Cina. Esse si distinguono da quelle della classica scuola bolscevica in quanto pongono mag– giormente l'acce•nto sul ceto rurale, dei contadini, affittuari e lavoratori della terra. Li-Li-San., disce- . polo delle accademie rivoluzionari~ di Leningrado, fu sconfitto in seno al Partito e si ritirò a Mosca, dove rimase ·fino a due anni fa. In altri termini, il comunismo cinese da molti anni in qua ha 'avuto una sua evoluzione propria, che glii valse e gli vale an– cora oggi, negli ambienti esteri, specialmente in In– ghilterra e negli Stati Uniti, un apprezzamento di– verso da quello del cominformismo co,rrente (1). (1) Il Kung-Clang-Tang (P.C.C.) ebbe nel pr.im! anni deHa sua vita una so-rbe alquanto divers·a da que'lla dei partiti co– munisti deH'Occldente. Nato dopo la rlvoluz.ione TUS'1a, si era prcs,to fuso col Kuomintang, raggruppamer.to ci,nese di uni.tà nazionale e di riforma sociale, dominato a.JJora dalla 0gura di, Sun-Yat-Sen, suo fondatore e uomo aperto aHe più audaci lnmovazionl non,chè capo della lotta contro I signori f,eud,all e mllitarJ retrogradi della Ci,n,a del Nord. Dopo la morte di Sun (1925) H movimer.to rivoluzionarlo del l{uo– mJ.ntang raggiunse, a,nche con l'aiuto tecnico e militare del Komlntem (Borodln), la v.ittorìa. !Ifa nel frattempo rivelò nel suo Interno la lnevltab:le frattura tra ,la borghesia huro– craHca ed ,i signori feudaU da un lato ed ,i contad1"1i ed operai comunisti dall'altro. Solo il prcstigl,o personale di Sun ave-va precedentemente potuto tenere uniti tali elementi etiero– genei. Si venne cosi ad una rottura defii.itiva e sangu'nosa al– l 'ilf.te ,rno del movimento e del paese. I comunisti allora dir.1- Jentl furono quasi tutti massacrati a Canton (1927), Shanghai, Hankau, ad opera del-la poliz'.a di Clang-l{ai-Shek, che e– merse allora come unico padrone del Ruomintang, trasforma– tosi in partito totalmente reazionario. Stroncato come orga– nizzazione palese n~lle città, H P.C.C. si ridurre alla p.ropa– gM.da clandestln,a tra gli operai e ded'cò ·la sua opera mag– giore specie ,neHe prov-lncie meridionali del Hunan e del Kiang– sl, sino a costHuine una vera e propria repubblica rossa, con rLnnoval1lle'Il,to conseguentt> dei quadru politici. I vecchi dirigenti bianchi od occidentalizzati furono sostituiti da •[lta– drl locali, proveni,e-nH ,per lo più dalla classe contadina e con– sapevoli della differenza fra I~ vedute politiche dell'operaio occidentale e quelle del contadino cinese. Fu in questo perio– do che emersoe, nel P.C.C., Mao-Tse-Tung. La repubblica co-– mun-lsta resistette per sette anni all'as,salto deH'esercito di Clang, ma sul finire del 193-1 i dlrlgent:, I quadri e le truppe comuniste si t~fertrono verso Il Nord e dopo un a :r.no (fu questa la famosa e lunga ma.rcla > che costò al P.C.C. gran parte delle sue migliori forze, ma che gli va.Jse la fama ibliotecaGino Bianco L'epoca della « N11JOva DemocrU2ia ». Or~?nizzando ù contadini, Mao Tse Tung non ri– nunc10 mai ai suoi fini rivoluzionari, che consistono essenzialmente nel far sparire i ceti sociali sfrutta– tori, che con il loro eterno parassitismo hanno la– sciato la Cina a un grado di evoluzione e di ordine sociale ben inferiore a quello del vicino Gia,ppon.e. I primi obbiettivd di Mao sono, quindi, l' elimi nazio– ne dei proprietari terrieri assenteisU e d.el mille– nario sfruttamento dei contadini, come pure l'an- . nientamento dei capi mi1itari e politici alla cui te_– sta .si è posto l'abile Ciang-Kai-Scek. Solo al secondo posto viene il capitalis~o: il capitalismo mercanti– le vecchio stile, i cliii esponenti si chiamano in Cina col nome spagnolo di e compradores >, e il capita– lismo moderno importato e rimasto periferico. Que– st'ultimo, benchè assai ridotto, ha sovvertito il vec– chio ordine sociale e ha creato una nistrettissima, ma poten te classe di banchi,eri e industriali che ne– gli an.ni passati furono rappresentati politÌcamente dal l'ala d estra del Kuomintang e che per la loro bie• ca mentalità reazionania e la loro inaudita corru– zione riuscirono a procurarsi persino l'ostilità dei circoli ufficiali americani. Quando il comunismo cinese si· Tiorganizzò, dopo la famosa « marcia verso il nord >, nelle provincie attorno a Yenan, il realismo di Mao ebbe la sua so– lenne riconferma. Guadagnandosi l'appoggio dei con– t~dini e poi .perfino dei ceti medJ rurali, il e Kung– Ciang Tang » r,ealizzò quella « Democrazia nuova > che fu il segreto del suo successo anche nella lott~ contro l'invasione giapponese. La sua politica era allora prettamente -«riformista », nel senso che non _si procedette più all'espropriaz;i-one delle terre, ma si pose in- atto una specie di· pianificazione economi– ca, adattata ai momenti e alle condizioni speciali dei terni-tori controllati. Si abbassò il canone degli affitti agrari e si obbligarono i proprietari ad im.pie – gare i lO'ro introiti p,er costituire piccole industr.ie di tipo artigiano, limitate alla vecc'hia te cnica ci– nese, mentre si organizzava una fitta rete dii imprese a carattere cooperativistico. In quest'epoca la struttura politica della Cina co– munista era dominata dal fatto che il Kung Ciang Tang aveva introdotto per la prima volta nella mil– lenaria storia della Cina il pnincipio elettivo nei con– sigli provin-ciaH degli Hsien (grandi provincie), li– mitando la propria rappresentanza a un terzo dei seggi. Questa pohitica dell'autolimitazione della .propria rappresentanza corrisponde a idee, che risalgon.o a Sun Yat Sen, il e padre> della rivoluzione antidina– stica. Sun vedeva bene che la Cina non era abbastan– za evoluta perchè, sparita la dinastia Manciù, vi si potesse introdU'rre sempl:cemènte qualche legge elet– torale di bi:po occideri.tale, e proclamò quindi la ne– cessità di un'epoca transitoria detta di « tutela > po– litica. Questa « tutela» doveva applicarsi attraverso· il Kuo Min Ta,ng, che, come il Congresso indiano, fu dapprima un'associazione di organ:izzazio·ni poli– tiche e del quale il Partito comunista fece parte. Se a prima vista l'idea della tutela può parere assai si'-. mile a quella della dittatura bolscevica,· basta leg- • gere qualche articolo di Mao pe·r convincersi che le concezioni cinesi non. sono una semplice traduzione del bolscevismo russo, ma un abiliss:mo adattamen– to di pri·ncipii rivoluz.ionari alle condizioni parti- - colari della Cina. di eroiS1mo e tenao:a eccezionali per i 10.00-0 km. percorsi) raggiunsero le provincie del Kan Su e dello She, si dove si dedlcaron-0 ad una politica di profonde riforme e più tardi a.J.Ja lotta ,partigiana contro gli lonvasorl giapp01:esl. Questo periodo fu chia.mato della e nuova democrazia > e fruttò ai comunisti cinesi grandi successi, come tiestlmoniarono tutti gll inviati amerlcall'i a Yenan, !llarshall compreso. (N. d. R.).

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