Critica Sociale - anno XLI - n. 21 - 1 novembre 1949

CRITICA SOCIALE 447 FATTI E COMMENTI della stampa italiana ed estera Unadisfatta europea. Diamo i•I r.lassunto di . un articolo di commento alle ele– alonl tedesche di Willi Eichler, pubblicalo nella rivista so– cialista tedesca Geist und Tal. Il risultato delle elu:oni tedesche è una disfatta per tutta l'Europa; responsabfo di tale disfatta sono gli elettori tede– schi, ma 11JJ che gli Alleati, i quali re-ggevano in modo deci– s:lvo le sorti della polifca estera tedesca ed ·in gran parte ·anche della politica interna. Per ciò che riguarda la politica degli Alleati, i qual! 11el caos del 1945 tennero nelle foro mani tutto il polene, l'impos– slbilità di giungere ad una linea poi:t:ca comu1.e feoe si che molti tedeschi si considerano solo come oggetto di discordia della politica alleata e sentono quell''avversior.e per la poli– tica di occu-pazione ehe oggi volentieri s-i chiama nazionalismo t~deoco. La Chiesa cattolica, la cui influenza nella Germania occi– dentale fu s-empre molto forte, ha potuto rafforzarsi grazie all'aiuto deg.JI Alleati, ti qua.Li sono tuttora convinti che tutta la lotta di resistenza contro i nazisti sia stata condotta dall!l Chiesa; malgrado i fatti evider.ti , come l'aiuto dato da 13rii– ning ai na:,,:sti, il patto con Hitler del 1933, e l'atteggiamento pro-nazista di mo-lii alti prelati. Nel campo soci-aie e politico gli Alleati son.o molto riser– vati e la libertà sindacale è ancora oggi ostacolata dagH oc– cupanti francesi. La legge sulla -riforma agraria e sulla so– cia-lizzazione nella Vl'estfalla, 'che è stwta già votata, venne re– spinta da.i gov,e,rni milita.-i, -a tutto vantaggio dei gra ,r.di -pro– prietari agra•ri e dell'industria pesante. La legg'e suHa pere– quazione· fiscale dorme nelle scr.ivan,'e dei governi militar.i fin dal dicembre scorso. Infine, la ,poJ.itica degli sma,r.telia– mentl venne condott'l con tale acc11JJ:-ime-nto,come se si vo– lesse col pi,re tutta la coscienza europea e la demoçrazia te– desca. E' comprensibile quindi la -reaz,'one d.i molti elettori te• d~chi, i qual! non hanno votato perchè considerano i partiti politici come i servi delle autorità di occupa:,,ione o hanno votato per coloro che dicono che gli Allieati sono venuti in Germania per volontà propria, e fingono di dimenticare che la catastrofe tedesca è dovuta a H:Uer e a.i suoi sostenitori, e oggi votano per i nuovi aspiranti-Hitler. Il numero degli elettori di queste due categorie è più alto di quelio che si crede e ammonta com.plessivamente a 10,7 ,milioni. Es!.I, benO:,nteso, av>rebbero dovuto rispondere in mo– do più interngei.-te a•lola falsa politica degli Alleati. L'im– portante è stabiolire la Tesponsabilltà dell'elettore tedesco. l\la g.Ji AIIeati, e ,il Labour Party in primo luogo, avrebbero do– vuto prevedere le cons,eguenze della Joro politica in questa Germania. Essi .sono dunque corresponsabili dei risultati dei 14 agosto. La sconfitta dei comunisti fu prevista e ben meritata. Qua– si o~1 f.rase ·deJ:la Jo,o propaganda elettorale fu una menzo– gna. E se ogni tanto è uscila qualche verità dalla loro bocca, questa fu priva cLi efficacia, -perchè rimproverava agli Alleati cos,e che accadono nella Russia da molto tempo e in misura ben peggiore. Le sole cose che i comunisti possano ancora fare aono atti terroristici In grande stile. La CDU (demo-crisiani) e la Freie Deutsche Partei (libe– rali) da una pa•rte e 1:1 Partito Socialdemocratico Tedesco dal– l'a-ltra rapp.res•entano l'antagonismo tra il p-rinclplo dell'e– conomia « ,libera » e l'economia p'anificata. L'antagonismo non è di oggi. Fu già la rovina della Repubblica di Weimar di non - essere riuscita a porre rimedio ai terrib'li danni so– ciali prodotti da!Ja sfrenata economia libera, mediante la dlrezi<>r.e pubblica d•ell'economla. Voler regolare i' prezzi ed i sa-lari attraverso il mercato Hbero significa richiamare i':' vita il capitalismo puro, con le sue I':serve industriali, con le crisi periodiche che tendono a risolversi in guerre. N,e,J partito cattolico, ,nel quale non tutti gli elettori deside– rano quello che des,'dera Adenauer, molti si sono lasciati convincere da formule ipocrite come quella che il program– ma del Partito Soclaldemooratico è- Inaccettabile non già per Il suo contènuto politico, ma perchè « antl-crlstiano ». Adenauer ha chiesto ed ottenuto l'a,luto della Chiesa per i, periodo elettorale, cosi si sono visti moltlssim! preti in veste di agenti elettorall. Resta comunque fissato che Ja maggiora.nza degli elettori Biblioteca l:jlnO ,anca tedeschi ha votato contro il partito socialdemocratico. Que– st'ultimo dovrà accettare il ·ruolo di oppositore _ e noi n·on crediamo che sia un male. Gli obiettivi del,la politica socialista sono: 1) Conquistare fino aHe pross,'me elezioni tutti qùelJI che per motivi nazionalisti, confessonali o per pregiudizi po– llticl sono rimasti negli altrJ partiti o non ha·nno esercitato il diritto di voto. I sindacalisti cattollci devono convincersi che il partito cattolico non potrà mutare la sua fls-ionomia nè med,:ante una coalizione con i socialisti, nè avendo un'ala sinistra. 2) Quella parte della classe media, la quale oggi può an– cora fare buoni affari perchè la crisi non è ancora entrat.11 nella sua fa·se culmi.na ,.te, questi piccoli commercianti, arti– gian,i d,evono comprendere che la loro situazione sarà estre– mamente instabile se alle grandi masse verrà a mancare la capacità di acquisto. Essi tuttavia temono la socializzazione auspicata daJ pa,rtito socialista. 3) La v,:ttoria della destra fu determinata dal voto delle don.ne , benchè esse abbiano sofferto maggiormenre per le cor..seguenze deUa guerra e della crisi economica. Le donne si lasdano inf.Juenzare da·! cl-ero più che gli uomini. 4) Dobbiamo occuparci della gioventù, la quale non è tanto reaziona,,'a quanto le donne, ma ha la tendenza a mantenersi neutrale. 5) Quanto a,gli imtellettuali, essi restano diffidenti, perchè gli obiettivi socialisti son-0 sostar.zialmente obiettivi operai. Essi ignorano che il movime~to socialista ai suoi foizi ebbe un ca-ratiere operaio perchè furono gli operai i più mal– trattati d·ella società moderna; Il soc:allsmo non consiste unJcamente nella lotta per i diritti degll operai, ma non è possibile costrui.-e una società giurid.:ca senza la ,partecipa– zione degli operai. li socialismo non ha mai negato l'impor– tanza del lavoro culturale, ma anzitutto bisogna creare le condi:,,ioni primordiali di esistenza. Un immenso compito atteo:de i,J Pa:rtito Socialista in que– sto campo ed un programma d'azione concreto s'impone. Il Partito Socialis1a avJ"à occasione di dlscutere al Parla– mento ,i progetti ed i pensieri sociallstl e di scongiura-re gli effetti nefasti della politica economica di Erhard. Se li Par– t:to riusciorà, a.ccanto a questa attività, a svolgere un buon lavoro di educazione socialista nel suo ,i.nteroo e fra la massa degli ehittori, allora av.rà dato una magnifica prova delle sue cavacltà e della sua vitalità. Esso potrà crea-re H terreno per la discussione sul come incorporare la Germantia orientale nel resto della Germania. Sta.Jin spera che il caos attuale nel>la ~rmania occidentale conformi le sue previsioni, che cioè l'attuale politica .iJr.tera.JJeata non potrà mai risolvere la crisi che travaglia la Germania e -l'Europa tutta. Dobbiamo smentire que!.ta previsiione coi fatti e allora potremo pensar~ seriamente al-la riconquista della zona or.ientaJe. Ciò che si stampa ZUNINI GIORGIO: Psicologia. Brescia, ed. J\forcellian-a, 1948, pagg. 234, Lire 600. E' u.n libro che merita fortuna. In esso ,J·'A., uno studioso serio e appassionato, passa in diligentè ed obiettiva rassegna l'a.pporto crelle diverse scuole e tendenze, a-ntiche e recenti, à quel complesso di -ricerche e di metodi -che costituisce la psi– cologi-a moderna. L'ultimo secolo d'imdàgini, di e!.perimentl e di ipotesi è trattato con particolare ampiezza e sono in– dicati, di ogni indirizzo, i punti di partenza e gli sviluppi. L'es.pos-lzione, veramente pregevole per la sua chiarezza ed'. efficac!a, comprende le più recenti tendenze della psicolo– gia: da.Jla •psJcanalisi di Freud e di Adler alla cara(1eriolo– gia di Jung e di Spra.r:,ger, dal metodo dei « test > o reattivi mentali alle indagini Jella psicotecnica. II fine è di offrire al 1ettore una rapida, ma sufficiente, tinquadratura culturale di ogni indirizz.o: le note critiche che l'A. fa seguire ad ogni capitolo, anche quan:lo manifestano d'ssenso, sono pertinen– ti e bene isptirate. II Hbro, che costituisce un'ottima guida per ehi -vog-lia accostarsi allo studio dei problemi di ps'co• logia, constata con amarezza come in Italia, che pure ha da– to apporti notevoli negli ultimi decenni a questa scienza, l'in– segnamento di essa sia sempre stato sottovalutato, ed a torto U. G. M.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=