Critica Sociale - anno XLI - n. 14 - 16 luglio 1949

CRITICA SOCIALE 323 Dollaro e sterlina Trasferibilità e convertibilità delle monete. Da qualche mese a questa parte le voci ctirca ùna svalutazione della lira sterlina sono diventate sem– pre più insistenti, raggiungendo il più elevato punto d'intensità in occasion.e dell'ulbima riunione -del co– sidetto Comitato consiliare dei Ministri dell'O.E. C.E., avvenuta a Parigi dal 29 giugno al 1• luglio. Da allora, malgrado ùl viaggio del Ministro Snyder a Londra, ,le previsioni sono un po' meno sicure. Non che l'opinione pubblica, o meglio la stampa, come sua espressione, si ricreda sulla necessità e opportunità per l'economia europea dell'avvenimen– to, bensì perchè si accetta per ora come dato illOD mod,iflcabile la caparbietà inglese ed in particolare quella del Ministro Stafford Cripps. Intendiamo in questo articolo chiarire i termini della questione onde giudicare, sulla scorta di elementi che dù so- - lito son.o omessi sulle notizie della stampa quotidia– na, della bontà delle tesi in contrasto, e poichè que– ste han,no come obiettivo ideale ùl raggiungimento del massimo di « cooperazione europea > che è tut– tora, nell'opinione dei responsabili americani ed eu– ropei del piano Ma·rshall, la panacea maggiore per li mali dell'economia europea, non. potremo far a me– no -dall'estendere la nostra indagine, anche se som– mariamente, dal campo della trasferibilità e conver– tibilità delle monete a quello più ampio dei motivi di squilibrio dell'economia europea. Lo schema dei pagamenti intraeuropei, la cui re– visiione ha messo in così netto contrasto Belgio, Stati Uniti e Francia da una parte, e Inghilterra dall'altra, nella sua originale versione che è scaduta col 30 di giugno, consisteva in un accordo secondo il quale assegnazioni gratuite dii,moneta nazionale venivano fatte da al cuni paesi partecipanti ad altri paesi par– tecipanti, n.ei limiti- delle qual,i, questi J)aesi pote– vano comperare dai primi beni oltre i limiti delle loro normali dusponibilità. ln altri termini, era una apertura di credito senza condizioni, senza obbligo d.i rimborso, che un paese A concedeva a un pae– se B, e che questi doveva utilizzare per l'acquisto di be.ni prodotti da A in soprapp,i,ù dei ben.i che B a– vr ebbe già acquistato ,da A coi fondi che gli deriva– vano dalle sue esportazioni in questo paes e. La caratteristica· di questa apertura di credi.to, dei bancari) a dipendenti di enti privati che espli– cano un servizio dù utilità pubblica. Conclusione: rwl ... Recentemente un compagno si lagnava di un oer– to metodo polemico che pretende di dichiarare « fuo– ri del socialismo > questo o quello in base alle loro opinioni personahl, non misurabili con un metro obiettivo, e osservava - nè poss o darg li del tutto torto - che questo grave giudizio o.on lo si poteva formulare che in base al comportamento di fronte a certi « fatti > specificti e concreti, pur rilevando essere poi arduo indiv-iduare questi «fatti>. Eb– bene: questa legge antisciopero è appunto, nel modo più sintomatico ed evidente, uno, e forse rll più gra– ve, di questi « fatti >. Accettandola e sostenendola - -di più anzi: non respingendola globalmente ed in toto - ci si mette veramente fuori del social>i– smo, fuori della classe lavoratrice. Peggio : ci si mette contro la classe lavoratrice, contro il socia– lismo. GIULIANO PISCHEL BibliotecaGino Bianco chiamata « diritto di tiraggio>, era la sua non tra– sferibilità e la sua durata limitata. Infatti il diritto di tiraggio concesso per esempio dall'Inghilterra al– la Francia, non poteva, per la quota che la Fran– cia non utilizzava essere da qu~sta trasferita al Bel– gio, ottenendone franchi belgi coi quali comperare un supplemento di merci da questo paese. Inoltre la durata della concessio-ne era fissata sino al 30 giugn.o, data di scadenza dell'accordo. La situazione dei pagamenti intereuropei. Come mai i pa·e-si partecipanti che avevano di– mostrato una tale riluttanza ad aiutarsi fra di, loro erano stati capaci di uno sforzo cosi notevole? Si trova la risposta a questa domanda, nell'accorgi– mento dell'ECA ·di suddividere la quo:a di aiuto concessa ad un paese, in due parti: l'aiuto incondi– zionato e l'aiuto condizionato. Quest'ultimo veniva dato ai paesi che partecipavano allo schema dei pa– gamenti intereuropei nella misura corr,ispondente al saldo dei <liritti di tiraggio concessi e da essi go– duti. In queste condiziorn1 si comprende come non si sia fatta molta resistenza nel concedere i diritti di tiraggio, anzi i,n alcurni: casi in cui la giustifica– zione completa e precisa del deficit della bilancia commerciale era piuttosto ardua, la scappatoia dei din1tti- di tiraggio fu usata senza ritegno; in tal mo– do si avevano sicuramente dollari contro una poten– ziale perdita di moneta nazionale. L'amministrazione di questo schema e l'operazio– ne dei tre « gr-adi > di compensa:llioni previste, fu– rono affidate alla Banca dei Regolamenti Interna– zionali. La critica che venne fatta allo schema dopo al– cuni mesi dalla sua· en Irata in vigore riguardava in primo luogo il suo carattere bilaterale derivante dal– la non trasferibilità ·dei diritti di tiraggio, che irri– gidendo le correnti commerciali niduceva la mole dej virtuali scambi intereuropei. In secondo luogo, ·si notava che la non trasferibilità costituiva una mi1sura negativa per la tanto proclamata necessità di riduzione dei costi. Infatti, i paesi che avevano concesso dei diritti di tiraggio non avevano alcun incentivo a ridurre i loro prezzi di vendita essendo– si assicurati, nei limiti di tali diritti, un mercato di sbocco. Ché poi, una mancata utilizzazione dei diritti di tiraggio si sia potuta verificare (vedi l'Ita– lia) è spiegabile p,er l'esistenza nei paesi -partecipanti di un'economia di mercato e per la disarmonia fra prezzi e parità monetarie nei diversi paesi parte– cipanti. Diamo un quadro della situazione dei pagamenti intereuropei, al maggio '49, dopo cioè 8 mesi di fun– zionamento dello schema, ed appena ad un mese dal– la sua scadenza (si veda I'Economtist del 2.7.1949). Accordo per 9 mesi sino Risultati per 8 mesi sino Paesi al 30/6/49 in I al 31/5/49 in I partecipanti Diritti di tiraggio Saldo Utiliz. del dir. di tir.· Saldo concessi ricevuti concessi ricevuti Regno Unito 320.0 30.0 Cr. 290 180.0 30.0 Cr. 150 Belgi o e Lus- semburgo 218,5 11.0 Cr. 207 207.3 8.9 Cr._193,-t Svezia 34.8 9.8 Cr. 25 27.2 7.7 Cr •. 19,5 ITALIA 47.3 27.0 Cr. 20.3 33.0 Cr. · 33.0 Turchia 28.5 16.6 Cr. 11.9 9.9 12.9 Dr. 3.0 - Germania (trizona) 123.6 114.2 Cr. 9.4 83.5 39.8 Cr. 43.7 Francia 9.7 333.0 Dr. 323.3 9.5 220.0 Dr. 210.5 Olanda 11.3 83.0 Dr. 71.7 7.1 82.5 Dr. 75.4 Grecia 66.8 Dr. 68.8 39.2 Dr. 39.2 Austria 3.1 66.6 Dr. 63.5 0.5 57.4 Dr. 56.9 Norvegia 16.5 48.3 Dr. 31.8 2.1 47.4 Dr. 45.3 Danimarca 5.1 11.9 Dr. 6.8 1.5 11.1 Dr. 9.6 Come si può notare facilmente, l'Inghilterra ed il Belgio sono i paesi che ·hanno concessq i maggiori

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