Critica Sociale - anno XLI - n. 11 - 1 giugno 1949

Critica·Sociale RIV 1STA QU1ND1CIN ALE DEL SDCJ ALISM.O l'Olldate et. PILJPPO TURATI In Italia: Anno L. 1500 (Abbon. sostenitore L. 3000) Semestre L. 800 TrirQestre L. 425 Estero » » 2500 » » » 4000· » » 1300 » » 700 DIREZIONE E AMMINISTR.: Milano, Piazza Diaz, 5 • Tel. 16.319 c. c. post. per abbonati n. 3-8225 • Spedizione In abbonamento postale: gruppo 20 Anno Xli • N. 11 Un numero separato L. ·70 Mila.no, 1 Giugno 1949 SOMMARIO Politica ed attualità .Alle sogl-ie d<lU'unità socialista (UGO Gurno MoNDOLFO) Inquieta vigilia del-l'unità. soc:iaLista (GIULIANO · PISCHEL) Garibaldi, l'uomo del popolo (FILIPPO TURATI) Garanzie di ipace necessarie (1LEONARDO GATTO ROISSARD) Attorno alla Confere•nza di Parigi (BENEDIKT KAUTZKY) Fatti com,piuti e fatti incompiuti (MARIO FERRARI BRAVO) L'eredità del Risorgimento (FAUSTO Bnu) I « sub-americani » (VICTOR ALBA) Problemi economici a soclali 11 ·rap,porto Hoff,man (,contin,uaz. e fone) (ID. C.) Giustizia semip.Hce (GIROLAMO SANTUCCI) Storia, filosofia, varietà ·· Marxismo e bolscevismo: 1848-1948 (FAUSTO PAGLIARI) Fatti e cqf, ent.i della stampa italiana ed e-stera (,p. ga.). soglie dell'unità socialista L'unificazione delle forze socialiste, democrati– che è il problema che sovrasta per noi tutti gli altri in q1testo momento, ed è di una importanza preminente anche-.per l'equfilibrio della nostra vita nazionale. Di q·uesto -ha mostrato di rendersi conto la Direzìone del nostro Partito, votando alla quasi unanimità l'ordine del giorno in cui si ,esprime l'ar. dente volontà di porre tutte le nostre forze per fa. re che l'unificazione si compia al più presto. An– che alla periferia del Partito, in tutte· le federa– zioni, e sezi,oni l'importanza del problema è sentita nel suo giust~ valore. Tanto coloro che nei Con– gressi regionali hanno votato o si preparano a vo– tare la mozione n. 7, quanto coiloro che hanno vo– tato o voteranno invece le altre mozioni, sono con– cordi neJl;esprimere il loro compiacimento perchè si è entrati nella fase attiva per la creazione deJ– l'unità socialista, e ,fa loro speranza che le, tratta– tive iniziate abbiano una conclusione positiva. E hanno ragione. Dalla unione del nostro Parti– to con gli altri gruppi di forze socialiste dem_ocra– tiehe potrà eventualmente derivare una soluzione suil.le direttive politiche da seguire nel momento attuale, e specialmente sulla partecìpazione aJl go- BibliotecaGino Bianco verno, diversa da quella che potrebbe prendere il nostro Partito da solo. Ma tutti sentono che con una forza unificata tuùi i problemi si presentano in una situazione e con pros,pettive assai diverse .. Dato che una pregiudiziale contro ogni partecipa– zione al governo non esi:ste più da tempo e che si tratta pertanto di risolvere il pro,blema non in _ba– se ad un principio assoluto, ma -in base alla .consi– derazione dei vantaggi e dei danni o p~ricoli che possono derivare da1H'uno,o dall'altro atteggiamen- · to, tutti, anche i meno propensi alla ·partecipazio– ne, sono ,disposti ald ammettere che si possa anche accettare di restare al governo, quando la mag– gior forza di cui possiamo disporre ci consente di far sentire pii) evidente, più influente il peso, della nostra col~aborazione. Se anche la fusione non ap– porta se non-un numero insignificante di nuovi iscritti ai nostri Gruppi Parlamentari, c'è però un fatto innegabile: il maggior seguito che noi verre– mo ad aveit'e nel Paese, specie nei ceti proletari, perchè, come abbiamo osservato ormai più volte, molti di C()lloro che sono rima,sti sin qui assenti perchè non sapevano verso quale aggruppamento · socialista dirigersi, sentirebbero invece lo stimolo di apportare alle forze unificate del socialismo de– mocratico il contributo della fede e attività loro. Sllll terreno politico e sinldacale noi ci sentiremo pertanto notevolmente rafforzati e potremo con– trastare con assai maggiore efficacia Fazione peri– colosa e perniciosa dei comunfusionisti. Se invece le forze unificate del socialismo deci– deranno in maggioranza di passare alla opposizio– ne, anche questa si presenterà sotto altro aspetto e con possihilità di maggiore efficacia, perchè il maggior seguito che avremo nel Paese potrà ren– derci più facile di esercitare una opposizione co– struttiva che sia ben distinta da quella, puramen– te agitatoria, dell'estrema sinistra. E i.l consenso più largo e fattivo che potremo assicurarci nel Paese, specie in mezzo al proletariato, potrà darci forza di esercitare un notevole influsso nelle diret– tive della nostra politica nazionale, anche se non parteciperemo all'esercizio degli strumenti di go– verno. ...... Sapevamo, sin dal primo momento, che l'opera di unificazione avrebbe trovato qualche seria dif– ficoiità, prima di raggiungere il suo scopo. Le di– verse forze che debbono confluire in un 1mico par– tito non muovono imatti dalla, stessa valutazio– ne deJ momento attuale, dei compiti che questo im. pone, g.el metodo più acconcio al conseguimento dei fini che si intende ràggiung'erè. Sarà il Con-

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