Critica Sociale - anno XL - n. 24 - 16 dicembre 1948

. -. vr1t1 ca ·socia) e .luVb7A (JJìlNmCTNBLE DEL S0ClkUSM0, eoiactat. da l'ILJPPO TUR.ATJ In Italia: Anno L. 1500 (Abbon. sostenitore L. 3000) Semestre L 800 Trimestre L. 425 Estero • · • 2500 · · 4000 • 1300 • 700 DIREZIONE E AMMINISTR.: MIiano, Piazza Diaz, 5 • Tel. • 16.319 ~ ' . c. c. pesi. per abbonati n. 3-8225 · Sp■dlzl■n• In abben■m■nto postale gruppo Anno XL • N. 24 . Un numero separato L. 70 Milano, 16 Dicembre 1948 SOMMAR I.O Politica ed attualità Come •si salva la pace (lJ. G. M.) La pobilica estel'/l dell;Italia, (LA ORìTICA SOCIALE) La posizione-· di Uroita Socia.lista. nella. politica inte:rnazi~nale /UGO GUIDO MONDOLFO) Consliderq.z.ioni sulla politica estera italiana (BASILIO CIALDBA) Per la riscossa e per il primato d,el · movimento socialista (G1. ,EPRE e UGOÒERTO ALFASSI0 GRIMALDI) . , QuesN nostri giovani (g. p.) Probl~mi economici e so·claH Problemi della scuola (iGil!JSEPPE iBoNFANTINI) Storia, filosofia, varietà Tendenze del movimervto op(!fl"aio latino americano , (VICTOR ALBA) I \, Cultura e bolsce.iv.ismo (ALFRE[lO POGGI) Fatti e· commenti della stampa italiana ed estera (p. ga.) Ciò che sii. stampa: SAVERIO MERLINO, Il p.roblèma economico e poNtico del socialismo (.g. 1 p.), ANTONIO GRAZIADÈI, Il ca– pitale e il valore (f!. p.). A· questo numero è unito l'indice ·dell'annata 1948, Agli • • amici L'a,ppello che a.bbiamo la.neiato agli aibbonmti ed a.gli amicdl :pèoohè rin.n:o'V'aSSer'O, l'rubboom.m.ento . n 111 è stato senza risposta. Nè dellla fedeltà di t.anti. voochi e nuoivi lettori noi abbiiamo mai dubitato. Sono però ia,nche numerosi., troppo numerosi, quel– li che ritard:a.no . Nloo certo, lo· sappiamo, per cat. tiva. voilolllltà, qurun.oo pe r tl°!l,SOÙI1a.tezzà; o dicmme pure petr pigrizja. Si :rimanda di' giorno in giorno, di settimana in settima.Da,e così s'i _aggravainutil– mm.ete ili. lavoro dell'ammilnist.razione, che dewe in– vece ~ svoi\1'4> nella. più stretta economia,e si rischia di Iiolll riceivereper tempo la Rivista. RinnOIViam.Q quindi a tutti l'invito· ed inviarci 80llecitamJEm.te le quote. E ripetiamo, a tutti coloro che seguono il nostro la.varo e vi' ~pano, a tutti 1001.oro ~hè ha.rin.o t.a. cuore I~ diff~i<me del ~ro e dello studio socialista - fondam.en' bo in– dispensabile per .Ya.fferma.&one di uni soeia.lismo demoora.tioo - di far oon.oeoere ia. Rivista, di prol"' cura.rei semprenumi ab~ti e lettori, di segna,– l&rci. i nomi di possibili ab~. , ' . ca Gi'RoBianco · Come si difende la pace Si è chiusa in questi gi0rni a Parigi l'assem– .blea dell'O.N.U .. che· vi era. ,adunata da molte ··settiman<e.Nonostante il tenta,tivo del rappresen– tante dehl'Australia, che la' l')resiedeva, di far ap– parire che la ses~ione è stata proficua, è ragio– nevole affermrure, se 'si vuol gua,rdare in· faccia la realtà, che i lavori· si s0no chiusi senza che. si gilmgesse a nessuna conclusione su n'essuno de– gli argomenti sottoposti aJlle d~liberazioni della assemblea. La quedtione della Palestina non ha avuto alcuna soluzione, mentre pure una soluzio– pe è urgente, se non si vuole. che il ·Medio Orien– te possa, div,enire, da un momento all'altro, un. altro rovente .focolaio di quell'unico .conflitto che tiene, in agitazione tutto :ill mondo. Peir· fortuna pare che una parte almeno del mondo arabo va– d:1 persuadendosi che un atteggiamento di intran– sigente ostilità contro gli Ebrei non è utile a nessuno e impedisce· anzi certi benefici che anche gli Arabi (èd essi forse più che ogni altro) po– trehbero trarrè da una pa,cifica convivenza con lo Stato di Iwa.eie, cui sia lasciata la possibilità , di continua])e a svolgere que.Ua attività con la quale ha convertito in giardino quel~o che era fi. no a pochi anni addietro un arido deserto. Si de– ve anzi osservare a tal riguardo che l'O.N.U., che dovrebbe essere solerte intermediaria per dirime– re quelle con.troversi!l dalle quali può venire . <aualche turbamento alla pace del mondo, appari– sce in questo caso come la responsabile principalle , del persistere d~la minaccia di turbamento, E ci duole di dòver constataire 'che la maggiore. col– pa di questa situazione è del @overno ingle'se, che, mentre compie una così coraggiosa e ammi– revole opera di rifo-rma nella struttura economi– ca e sociale del suo paese, nella politica estera non riesce, su nessun problema, a liberarsi dai ·mn lefici influssi di que!lla tradizione clie impera nel Foreign Office, per. opera di una burocrazia . e, di una classe di diplomatici legati ancora .al programma e ai metodi d_'azione dei'°periodo vit– toriano. ' Similmente, anche la questione del blocco di Berlino mm ha fatto nessun passo aavnti verso la soluzione, nonostante l'azione svolta· con molto impegno e non senza acc.orgimento dal 'Bramu- . glia. Se gili avvenimenti della Cina hanno nei passati giorni attratto parte ·di quella ansiosa. at– . tesa che prima èl"a tutta rivolta verso Berlino; resta tuttavia immutata la . preoccupazione che·

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