Critica Sociale - anno XL - n. 18 - 16 settembre 1948

Critica Socia] lll'VtS'I A (JJJ1NUIC1"N 4E DEL SOCI AUS:MO baciata 4- IULIPPO TURATI In Italia: Anno L.1500 (Abbon. sostenitore L.3000) Semestre L. 800 Trimestre L.425 Estero • • 2500 • • • 4000 • • 1300 • • 700 DIREZIONE E .AMMIMIS'l'R.: MIiano, Piazza Dlaz, 5 • lei. 16.220. 16.319 C, C. post. per abbonati n, :S-8225 • Spedizione In abbonamento postale, gruppo Il - Anno XL - N. 18 Un numero separato L. 70 Milano, 16 Settembre 1948 SOMMARIO Politica ed attualltà Neces,ita dell'ora (U. -G; M.) La Francia ad una svolta (Pll!RO GAARDO) La Mo2ione del 3<> Convegno sindacale del P.S.L.I. Il problema sindacale e il Convegno di Milano (ENRICO BASSI) La politica di Mo~ca (BENEDIKT KAUTZKY) Fare per l'esercito tutto quello che si deve (LEONARDO GATTO RoISSARD) Il Congresso di J.nterlaken (ENRICO SERRA) Problemi economici e sociali In tema di affitti (LA C. S. e GIULIANO PISCHEL) Storia, filosofia, varietà Le cose di Cecoslovacchia (continua) (ITALO PIE'rRA) (!_tto Bauer (nel X anniversario della morte) (KARL CZERNETZ) Fatti e commenti della stampa ita.Jiana ed estera (p. ga. e g. p.) Ciò che si stampa: G. FAUQUET, il settore cooperativo (G. P,) Necessità dell'ora .Anche nella decorsa quindicina è stata di gran lunga soverchiante, sopra quella dei nostini avveni– mehti intterni, l'im.portanza degli avvenimenti inter– nazionali. L'a'lltenzione di tutto il mondo è att-ratta con· ansia esasperata sopra gli avvenimentli di Ber– lmo, che, nonostante le speranze ,più volte accese da qualche promettente episodio, appaiono sempre as– sai lontani da una soddisfacenlte soluzione, e soprat– tutto da una soluzione, che non solo appiani il dis– sid~o su cui attualmente si concentra l'antagonismo delle grandi Pdtenze, ma orei fra loro le condizioni di una tranquilla collaborazione per l'opera di ri– costruzione e ,di ripresa della vita normale e della normale ascensione dei popoli, senza che s,i , frap– pongano continuamente ostacoli di' nuovi urti, che ogni piccolo episodio determina, in funzione ap– punto di una anltitesi fondamentale. L'opinione pubblica europea .gua-rda con ansia an– che agli avvenimenti di Francia, il cui sviluppo potrebbe trasformare definitivamente la crisi di go– verno in una cnisi di regime e aprire ,pericolose pro– spettive alla si 1 tuazione politica dell'Europa. In queste condizioni, l'Itali a, che, ins ieme e-0n molti motivi <li debolezza, ha dimostrà.to di avere ca_GinoBianco anche notevo1i forze di rinascita, potrebbe dare un efficace contributo allo sforzo che tutta l'Europa compie per rimettersi in equilibrio. Pensiamo che non sia senza qualche motivo anche di ques.to ge– nere che la Unione interparlamentare ( questa v ec– chia istituzione, che accenna a voler. adeguare i fini, e i metodi tradizionali della sua azione alle esigenze nuove)· ha scelto Roma per la sua recente assem– blea, la quale, se anche non ha 0 potuto veni,re a d~fi– nizioni concrete e di _immediata applicazione dei problemi presi in esame, ha constatato però an– ch'essa, con chiara ev~denza, che la creazione di una sempre più i~tima soÌidariètà mondiale, che assicuri la pace e dia. ai popoli. la possibilità di una opero– sità tranquilla e· di un ordinato sviluppo di tutte le sue forze creative, è premessa necessaria alla solu– zione di tutti i problemi che riguardano anche la vita particolare di ·ciascun popolo. L']talia sarebbe forse pronta a compiere al ri– guardo una veramente benefica funzione, se nel suo · seno avesse ,potuto dar sviluppo, contro le forze che in vari e in pal.ite opposti modi turbano e ostacolano il suo cammino ascensionale, ad una forza coraggio– samente innovatrice e saggiamente costruttiva, quale avrebbe potuto appunto essere un partito socialista unito e autonomo. Quello che noi abbiamo ripetuto più volte per dimostrare che da una siffatlta forza il Paese attendeva la possibilità di avviarsi con passo sicuro alla soluzione della crisi postbellica è confer– mato anche in questi giorni dai risultati di un rrefe– rendum indetto dalla Do'Xa,, dei quali i giornali han– no data 1<otizia. Nonostante che la insufficiente at– tività nostra e le difficoltà gravi createci dalla situa– zione rinterna e internazionale non ci abbiano con– sent~to di compiere opera efficace, e nonostante che · non abbiamo ancora dietro noi forze numericamente sufficienti a ,darci la possibilità di esercitare un forte influsso sulla vita namonale, purtuttavia è grande il numero di coloro che attendono dall'Qpera nostra salvezza e speranza di miglior avvenire !!el nostro Paese. · Se il significato di questa attesa illltendessero tutti coloro che si dicono socialis.1ìie per l'avvento del socialismo, non contraffatto e non contaminato da un oppressivo e soffocatore statalismo asiatico, inten– dono sinceramente di lottare, noi pot,remmo incam– minarci veramente per quella via che, per quanto è in noi, può condurci alla rinasoita. Invece dob– biamo con dolore constatare che l'augurio da noi più volte formulato, e avvivato talora <la fervida ·spe– ranza; va· anche questa volta deluso. Le delibera– zioni prese nel recente Consiglio_Nazionale del P.SJ. , e sopratltutto il tono che in e.sso ha. domin_at q,allo n-

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