Critica Sociale - anno XL - n. 13 - 1 luglio 1948

critica S'ociale • RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO Pooda\a da FILIPPO TURATI In Italia: Anno L. 1500 (Abbon. sos1eni,1or~ L. 3000) Semest,i'e L. 800_ lrimestre L.425 Estero • • 2500 ·• • 4000 • • 1300 • 7QO DIREZIONE E AMMIMISTR.: Milano, Piazza Dlaz, 5 ■ lei, 16.220 ■ 16.3.19 , . c. c. post. per abbonati n. 3-8215 • Spedizione In obbonomenlo p:ostole I gruppo Il Annc Xl. · N. 13 11' Un numero s·eparato L. 70 Milano, 1 Luglio• 1948 ·soMMARIO Politica ed attualità Demagogi.!J.e socialismo (U. G. M.) Il discor•o che avrei dovuto fare (UGO G-urno MONOOLPO) Francia, Germania e Fed -era:z.ione eu,ropea (PIERO GALLARDO) La democrazia interna (GIULIANO P1sCHBL) Note di politica estera e militare -(LEONARDO GATTO Ro1sSARD). . u classi lavoratrici e il federalismo (ALESSANDRO Lavi) Problemi economici e soci.ali Ricostruzione edilizia (LIVIO SBVERGNINI B LA CRITICA SOCIALE) -li movimento cooperativo in Inghilterra (JOHN BBAVAN) Storia. filosofia, varietà Dalle sedute spiritiche ali~ Piscina di Siloe (PETRUS) Confu•ione ideologica e disorientamento morale (contlnuaz. dal n. prec.) (J. ·J. ScHREIDER) Fatti e commenti della stampa italiana ed estera (p. g~. e f. p.) Ciò che si stamJlll: FRANCO VENTURI, lean Jaurès. (G, P.). Demagogia e socialismo Sono più d'uno i punti nevralgici, in Europa e fuori. In Palestina. nonostante l'azione fattiva del Bemadotte e nonostante la tregua intervenuta, si ·confnua a combattere, e l'atto col quale l'Irgun ha , rivendicato l'indipendenza della sua azione non è certo promessa che si possa instaurare in quel tra· vagliato Paese un regime di pace. Più gravi sono in .questo momento le preoccupazioni per gli avveni– menti di Berlino, donde in un certo momento è sembrato possibile scaturisse la scintilla capace di suscitare un va5' o incendio. C'è -solo da sperare nel fatto che l'America, pur potendosi ritenere in con– dizioni di notevole superio:r'tà rispetto alla Russia, intende certamente di tener lontano il pericolo di una guerra mentre si sta svolgendo la ca!'npagna di preparazione all'elezione presidenziale; e la Russia, dal canto suo, non si sente certamente in quest'ora la possibilità di affrontare il rischio di una lunga guerra, anche se nel recente convegno di Varsavia ba potuto aver la sicurezza che. i singoli Paesi sa– telliti sono saldamente strettL attorno a~ essa e van- Biblioeca G'noBianco no anch'essi facendo con fervore i preparativi ·mili– tari. Quello che di preciso sia stato decretato a Var– savia non sappiamo e non sapremo, se non dagll eventi che da quel convegno dei Min·stri degli Este~ ri un giorno o l'altro deriver:mno. E non sappiamo neppure in quali rela·zioni stiano col Congresso di Varsavia i colloqui di Praga, di Budapest, di Buta~ rest, a cui hanno partecipato anche i rappresentane ti del partito comunista italiano. Anche delle delibe– ra'zioni o degli accordi ·che irt que.:;ti-' colloqui sono stati presi saranno i fatti, non i resoconti che sa– ranno pubblicati, che ci daranno qualche veritiera impressi<;me. Certo, nelle capitali della Cecoslovacchia, dell'Un~– gheria e della Rumenia sono stati presi accordi' re– lativi all'azione che debbono svolgere, le· forze co· mu11i'Steanche nell'Europa occidentale. Probabil– mente i leaders comunisti italiani, che sono stati presenti, hanno preso impegni e ricevuto istrt1zioni anche per i loro compagni di altri Paesi dell'Euro– pa occ·dentale. Il Cominform non ha certo motivo di ritenersi molto soddisfatto dei risultati che han– no conseguito le for~e comuniste specialmente in Italia e in Francia: in Francia lo scatenamento di . scioperi e tutta la catena di agitazioni· promosse nel Paese hanno finito per isolare sempre più le forze. dei comunisti, i quali anche nel Parlamento non han– no ormai altra possibilità di accordo, in alcune vo– ta,zioni, se non coi_degollisti. Essi dànno certamen• te-ìnòlto filo da torcei:e al governo e impediscono a questo di compiere un'opera efficace di r.iforme e <li graduale risanamento dell'economia del Paese; ma vanno perdendo credito, se anche le condizioni di disag·o in cui si trovano forti masse della classe operaia offrono loro possibilità di tener vivo il fer- mento nel Paese. · In Italia, alla sconfitta elettorale si è aggiunta una sconfitta anche nella battaglia parlamentare. Un partito comunis'.a che non può e non osa·proclamare· di voler mantenersi nell'amb·to della legalità e che in più occasioni anzi ha fatto accenno alla possibi– lità qi uscirne fuori apertamente, e che' si· riduce poi ad impostare su una fredda e capziosa_q·uestio-,. ne di illegittimità, per irregolarità formali, la bat– taglia contro il Governo che è in carica, e non rie– sce a dare nessun calore alla battaglia, iniziando là quale non aveva del resto nessuna speranza di vit– toria, ·evidentemente potrà offrire occasione ai suoi maggiori oratori di pronunziare qualche a:bile di– scorso e di _tener avvinta per qualche ora l'atten– zione della Camera e ,del Senato, ma non è .certo sulla via di aprirsi qualche migliore possibilità pet il domani.

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