Critica Sociale - anno XXXIX - n. 23 - 1 dicembre 1947

456 CRITICA SOCIALE huito a ,creare o rinfocolare - il Congresso venne soggiogato, s-enza -alcun ..biso!,fnOd•i.eccessiv_e -imposi– :doni. Era lo<>i,coche tutto 1,l Congresso s1 serrasse attorno a De ''hasperi -che, pur -rivelando t-ipi,ci i trat– t,i dell'uomo di parte, ebbe l'abilità di trascendere (e un po' quindi svuotar-e) il C~ngresso ~on un d!– scorso « duro» e veemente, osllnato e sin.cero, r1- volto in realtà a tutto il Paese, anche se per richia– marlo attorno a quel suo parb.',to cae d-e 1 ::ie istituzio– ni assumeva l'intransigente di-fesa; era logico che applausi toccassero all'ancora più esposto Scelba., ad onta de:;Ja faziosità di certi suoi passi, del suo poco ,i,ncoraggiante allarmismo e de1la sua. contrad– dittoria smania di esaltare « la forza de 1 :'1ò Stato »; era logico che, ad onta di non pochi ammonimenti ' a non i dent ifi care partilo e governo, mancasse un'-a-p– profond• i.ta - criti.ca all'operato del governo, dato che questo -ormai si tro•vava in una « situazione d'emer– genza», e alla involuzione destrorsa del partito, dato che· esso si trovav-a attaccato; era logko ,infine che le tendenze ripiegassero su se stesse prima ancora di manifestarsi, che pertanto Dossetti si ,presentasse, .pur ,con ..ostentazione di principi riv-o:J.uziÌOnarisemi– ermetici, in veste di « sinistro cont-r,ito » (favorendo la prevalenza del più moderato « sinistriismo » di Gronchi), che Ravaioli, rinunciando alla lotta, pro– ,cJam·asse J·a dtifesa della libertà come compito pre– minente ed assorbente, che Malvestiti navigasse nel vago delle tes,i astratte. Bàltaglia evitata e- rientrata, dunque. Ma sarebbe tin errore .:_ il voluto ·e d-emagogico errore di To– gilatti - il far passare questo Congresso• come un trionfo •de':fa destra democristii,ana e .delle tendenze alla involuzione ,conservatri,ce-clericale-reazionaria. Anche se mancò uno spiegamento in forze della « si– nistra democristii,ana », non mancarono accenti seve– ramente premonilorj. « E' inevitabile il .trionfo del– la causa dei lavo•ratori », ha ricordato Pastore. «' Se saremo ,con essi, sarà ciJ trionfo nost•ro. Se 'non sa– remo ,con essi, sarà un trionfo senza di noi e forse anche cont,ro di noi». E Rapelli: « Ma il problema de: 1 1a l'ibertà, se devè essere davvero posto in con– creto, non può esse-re d\sgiunto dal problema, della giustizia sociale, giaccaè senza giustizìa sociale non è possibile a-Ila.maggior .parte dei ,cittadini -di be– neHciare delie .libertà democratiche. Un popolo di mi,seri ·non sarà mai un popoloi di liberi. Non di– menticate che il problema socia!·e non si· risolve con i ,poliziotti ed i carabinieri». E volle' terminare, co • raggiosamente: « Non è vero, ,come qualcuno qu,i, ha affermato, che i peri,coli in Italia ,provengano sop-ra– tutto da sinistra. No: i pericolti provengìs'no s-Òprat– tu'lto da des,tra ». E se furono, come si vuol fare a,p– parire, vo0i, isolate, non furono tuttavia voci disco,r– di. Piccioni, De Gasperi, Io stesso S,celba dovettero denunciare ,le minaccie -è !e instdie della destra e de:>Jareazione, .e spesso rl,n termini assai duri per gÌi inveterati conservatori di un tempo. Li Congresso pertanto ha indicato dei pericoli, tan– to da des·tra, quanto da s,i,nistra, ma non ha voluto predeterminare alcuna .r-otta alla Democrazia Cri– stiana. Rimane al suo attivo !'·impegno della strenua difesa della libertà e deJ:.'a democrazia. Ma, se ciò 12.onvuol restare una tesi campàta in ari.a o una for– mula buona ad usi elettora,1•1,bisogna che questa d_i– fesa, ,che De Gasperi s-tesso asserì irrealizzabile con « le baionette de-Ho Stato e la. vigilanza del Gover– no» si compia concretamente, e più sul ·terreno so– ciale ed economico che su quello strettamente po– litico. Que·sto è ii,!pesante fardeil!o che il Congresso ,ha scari:cato ad un tempo su!la nuova direzione ·e sul governo. La prima ha visto inver.o un ra~forza– mento degl;i elementi di sinistra e noil ha ,imbarcato nessun notorio uomo deJ.la destra; ii,!secondo è, sin– chè non muta, que!lo ,che è. Spetta ad altri tracciare la -rotta che il Congresso non ha determinata. E an– che se Ja nave della D. C. si, è dimostrata solida e sm troppo docile -al timone, ,la naviigaz-ione è irta di s-co– gli e le acque insidiate da subdo:'e correnti. / ALADINO BibliotecaGino Bianco • Sisifo e i sette savi Fra l' Alto 0 Adige e la nuova Italia, evidentemente, qualche cosa non funziona come dovrebbe: G,i ita– ·.'iani si disiil'teressano del-la quesbione; -la stampa - sia di destra, o di, sinistra ... o indi.pendente - se ne occupa solo per scrivere inesattezze, ripetere luoghi comuni e coltivare vecchi malintesi. Aila Cr.Wca sociale, -che.,alla trattazione del pro– blema alto-atesino fe~ po&to senza risparmio, chiedo ancora ospitalit'à per accennare all'ultima, in ordine di tempo, « trovata » governativa per portare ù.n por– to Ja famosa faccenda de. 1 i'-autonomia della regione. Mentre la SiciJ.ia ha da mesi il suo statuto e ,J;a Val– le d'Aosta un provvisorio regime autonomo, in Alto– Ad'ige si segna ù.l passo, malgrado gli accordi parigi– ni del 5 settembre 1946 e Ja foro ,consacrazione nel nost-ro Trattato di ,pace. Forse che a rendere urgente un ,problema occorrono sommoss-e e bande armate'/ Con una serenità e una .disciplina ammirevo!i· (e lo sanno gli H aliani ,che oi van·no a villeggiare!) l'Alto Adige ha aspet ta.lo e aspetta ancora. · L'onorevole De Gasperi, mentre la Q1:1estionedel!e « opzioni»' pare... entrata nella fase ,risolutiva e t·ratta•tivs sono in corso •in questi giorni a Vienna e a Roma fra gli esperti, sette mesi sono no · ò una commissione di sette membri. Presid e · ·1vanoe Bonomi; compito: preparare, amin bi .presentati dai ,partiti, tirolesi e tini, getto da sottoporre agli interessa - esen Costituente e convertire dn · legge. Pareva, d'essere in vista ·del p to. Ci son v.oluti s,ette mesi e ai primi di novembre il progetto, d.n·busta chiusa da sette sigi,lli, i! giun alle p1:efetture di Trento e di Bolzano. Quas.i.a pro– trarre fino a!l'assurdo E' sistema errnffli lf>alisti– co, il· plico romano :venne aperto, non senza solenni– tà!, dal Capo-gabinetto ,del Prefetto, alla presenza dei rappresentanti dei ,partiti., movimenH ,e assoéiazioni, · d'urgenza ,convocati. Distribuite le copie, il f1mzio- nario· raccomandò di non. dare il testo del ,progetto in ,pasto aLla stampa e, di presentare osservazioni, deduziond. e proposte entro• -il termine di... sette gior- ' ni. Qua,lcuno dei presenti avrà ·certo ricordato i·I carducciano «1 01tio giorni- iX: dià l'lmpeJratore »...., non senza amaramente riflettere che, stavolta, il « Bar– barossa» è a Roma· e i «milanesi» sq, sono rifugiati in Val d'Adige. Anche s~ il p•rogetto di quelli che a Trento chia– mano i sette saiVli fosse tutto oro -co1;ato, non è con simile procedura paternalisti-ca che può ·renderS1i,ac– cetto uno statuto ad. una minoranza etniça che, di fro,nte ad una maggioranza di 47 milioni d'.italiani, .ha tutte 1e buone ra.g,ioni per diffidare e temere di ,cader vittima di quel comp'. 1esso di inferiorità che cono-sciamo essere insito in ogni minoranza, solo perchè tale. •' Non intendo tediare i ·1ettorii. della Rivista, che già si, dilettarono a leggere una mia hmga disamina del progetto Innocenti (Crilim sociale, 1947, .pagg. 62 e 116) con un esame di quel!o dei Sette, anche ,perchè la stampa di Trento e dii Bolzano, rotta la curiosa ,consegna del si':tenzio, ha pubblicato solo dei rias– sunti. Basterà di-re che il ,progetto è una cosa ben modesta -e meschina; non tiene conto alcuno degli arHcoli 108 e 122 della nuova Costituztione; dimen– tica gli accord-i di Parigi fra De Gasperi -e Griiber, che sono -ormai legge interna zionale; fa dell' AHo Adi– ge e dè! Trentino un' und.ca regione, pur mantenendo · 'le aHuali provinde che non tiguravano nel progetto Innocenti; neppure accenna_ a:IJa minoranza. ladina; non ha traccia di quel Comitato delle Minoranze, cui - secondo H progetto lnno~enti - spettava dii, re– golare le ·questioni attinenti ai diritti etnici; riduce ulteriormente la competenza legislatiiva, per.chè, per le materie più• importanti (ordinamento comunale, istruzione elementare e media, acQUfl,pubbliche, ope– re idrauliche etc.), la~cia al 1• 1a regione la pura facoltà dii integrar-e e attuare le deggi della Rep'ttbblica; to– glie qualsiasi• potere esecutivo, vestendo l'antic-0 Pre– fetto dei nuovi .panni- di Commissario del Governo. . Di fron-te ·a un pa·rlo del genere i partiti trentiini e alto-atesini- - sia .pure .con qualche ondeggiamen– te in alcuni di essi - hanno bocciato il progetto

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