Critica Sociale - anno XXXIX - n. 7 - 1 aprile 1947

128 CRITICASOCIALE I parte delle più alte gerarchie. del mondo cattolico>· E il Cri– safulli ag~iungeva che e la gravità maggiore del patti del Later&no sta nell'aver affrontato e risolto contemporaneamente,' nel senso più corrispondente agli interessi, della Chiesa, i probl,-:ni dei rapporti fra Stato .e .Chiesa•· Quindi, concludeva H Crisafulli, < ben di.ver•so deve essere oggi l'atteggiamento della Repubblica ltaljana, e in primo luogo .dell'Assemble11 Costituente. Giacchè non·. vi è duhbio ~ ~he la nuova Costituzione non possa adottare il prJJ?,Cipio confessionista ..., e non soltanto per la rag1one di carattere generale, che ciò ripugnerebb~ alla natura. dello Stato mo– derno ..., ma anche - più eoncretamerrte -=- perchè l'adoz,jone del principio confés•sioni>Sta giuslificberel\be il persistere di po&i;doni gravemente lesive della 'libertà Individuale e dell,> stessa dignità dello Stato•· Un altro artico.lo inter~ssante è quello di Bonom.i, « Stato e Chiesa~ sul Corriere della Sera del 18 ma'r~o. BOnOl-:nias.: serva che l'accordo del , 1929 consta di un Patt 0 e di un Concordato. Sul Patto, che sancisce là creazione della Città del VaUcano, non c'è discussione. Non cosi per il Concor– dato, che ·« non è sempr.e aderente ai principi ohe in alti-e· parti la Costituzione ha adottati »,, •mentre « certe suC affer– mazioni possono, se dnt·erpretate con estremo rigore, affac– ciare_ il profilo di uno Stato .confessionale~- Bonomi pr.opo– neYa poi una fOI'fllUla conciliativa, perchè « mai come in t~IC questione occorre che lo spirito di concord•h\ prévalga su ogni altro e . diverso sentimento~. Lo spjrito di c~ncordia comundemocristiano ha infatti prevalso e Bonom-i·.10 ha ac– eCttato. Ma c'è un~altra •osservazione dell'on. Bonomi, che val· la pena di ripbrtare. Scrive infatt:i l'autore: « L'ora che l'Ita– lia1 attraversa è di una gravità (per i ,pr.oblemi economici e fin3nziari che s'J:mpongono) di .cni il popolo italiano non ha ' ancora consapevolezza». E' Sicuro di questo l'on. 'Bo~omi? O non è forse ve~o il contr11rio? Mettersi "d'accordo sulla que– stione religioSa .sta bene. ~a se per i .coµiunisti ç -stata una abO,e mànovra mollare, ciò non vuol d•iT-eche chi 'aveva una con1inzi~~e diversa dove~se anche farlo. I . probl6lllì econo- . miei e finanzi ari di cui H popolo italiano, che ·ne è vit– tima, ha una tr6'Denda consapevolezza, devono essere risolti con un'azione nel l9ro campo specifico, e non, c'.entrano 1· . -eocnpromesSi. A proposito dell'abjle manovra. COJD.unista,tra ·i primi èd accorgersene ·sopo stati certaoiente i clericali dell' l.talia 1 ehe · passano subito al contrattacco invero con minore abiliatà. Se– condo Federico Alessandrini ' ( « 1 comunisti e. l'ci.r.l. . . 7 'li> ne l'Italia del 27 •mar.zo ), « i com.unisti hanno' v.otato a favOTe quando hanno C\)mpreso· che lit formula.:. ,sarebbe passaÌa· co,– munque, sia pur.e ·con una ,:nagg,iorauza esigua.... mentre un voto. contl'ario sarebbe ~tato inutile e... controproducente, per– chè avrebbe attestato l'~ntire_ligiosità ,comunista in un paese che è sempre· fondamentalmente religioso ». Il che non soìo non è del ,tutto vex:o, ma non è tutto. S.,crive giustamente Leo– nida Rèpac) (« Isolamento delle sinistre» ne l'Umanità del 27 marzo): « Non c'.è proprio nulla ~otto la collusione co– m,unclericale? Può darsi, •ma nessuno ci creP,e. ·Non basta l'org: a del .tatticismo a spiegare la mossa di un generale che si convinca ,di v.incere facendosi far p..i;igion,ier.odal suo ne- • mico. Il P. C. ,sta vincendo, s1:~ diventando un -grand,ss~mo partito, attira nelle S1:;!e ,#le gli 'ex fascisti e i figli dei mi– liardari,, i preti e gli•· intellettuali opportunisti e, in genere, tuttj quegli elementj fomminei di ogni clas'se, che chiedono a un parti-to forte massiccio bloccato di proteggeFli, essendo d,i- · sposti a comperare qilella pvotezi.one con l'assoluta rinuncia a qua,Iunque l~be.rtà individuale. Vince, ingrossa · tra poco mangerà il pa,rtito democristiano, dopo aver div~rato mezzo J>art:to socialista." V_ince, ma cosi leviatanico, c~sl diver~o, cosi eteroclito, è· ancpra il P. C. un _partito rivoluziona,rio, un partito che ·possa realizzar.e le mete del sociaUsm.o per i la- vorato_r:i i.taliani'l »! · . Italia e Grecia. 1 Sul Jouril.al de Gemfue del 25 mar'zo, Rayfuond Lacoste rÌ– fer:sce su un viaggio. ,i"QGrecia C·he--sta ·çomp'iendo.• Dopo note :varie suJ.l'interventQ »,mericarn;>in -Greci-a, inter.essanti, •ma ,cii:e·non è ,qui il caso .d·i riprodurre, l'A. ·scrive:· «Sono.stato colpito dal· senso. europeo pr,ofondo di cui dànno pr~va i Greci... Cosa meritoria, essi dimenticano già i .r,isentimenti che potrebbero ayer.e contro gli Italiani· e. augurano sincera– mente un riavviçinam-ento. E'. q:uanto dire .che -le i::eeenti dl– chi•arazioni del Cpn,te Sforz11 a proposito' della, Grecia ,son~ state bene accplte a~ Atene. Un accordo medit'er 11 a'ueo, s~:tto l'egida •anglq..:~ericana· e .co"iµpnendente là Grecia, la Francia, la Spagna sembra allgura_bile per tutti, Canelopulos, i,l mi. ni$tro sQ~ialista,..";del-O-ahi.netto Ma~imos~ mi ripeteva che un ,r!ayvleim,mel)t~ -tra ·,la ·G~ec~a-"e ,l'lta)ia, è. indispensabile. E SioliotecaGinoBianco mi ricordavi! come già nel 1943, al Cairo, egl; osò tener testa , a Churchill, prevedendo e augurando questa -conciliazione.· Churchill aveva· pPoposto che, 11 glorn.o della vittoria, un bat– taglione gre~o entrasse per primo a Roma; C11nelopulos ri– fiutò. - Perchè - disse egli -. guastare la r.iconciliazione necessaria dopo la guerra? -;- •I::gli aveva ragione·>. '.Ci sono, j,n queste .considerazioni, alcune cose che ci fanno piacere, ,e altre che cè ne fanno :meno. Che Grecia -e Italia possano essere più• strettamente unitè, è cosa ,non solo de– siderabi,le, ma per la quale conviene jmpegna:re i nostri sfor– zi.. Che non, ·rimanga tra ..noi risentimento, è cosa· veramente bella e che può essere di esempio anche ai grandi. Solo, l'egida 11ng!o-americana sa troppo di « blocco ;> ed. è vera– mente deprecabile. p. ga. , ~ Elenco degliopuscoli in vendita presso la , Casa Editrice "Critica Sociale" ~ 1 " Fn,rPPO TuRÀT1 - Ciò che l'Italia iffsegna L. 10,- 2 - GoNzA:u:s - GREPPI . .: In memoria di Emilio' CaldMa > 15,- 3 GrusEPPF: SARAGAT • Social.i,smo de– mocratico e Socialismo, totalitario 4 - L. D'ARAGONA - Prioblemi di politica interna ed estero S ~ Nrno MAZZONI Problemi della terra e riforma a11ra,ria · ' ' V 6 - ANT@NlO V ALERI - L' 0rg.anizzazion1e socialista. dell'agricoltur'a 7 - VrnGILIO DAGNINO - Note sulla ri– - forma in.dustriale 8 • G. FARAVELLl - Il Partitto Socialista verso lq, Costituent.e 9 - G. FARAVEI,,LI - P.roget:to di Statuto ' I IO - G. FARAVEir.,Ll- La Demo,::raziaSo- cvali'Sta , r r - 0:0NDO GoRN1 - Socialismo federa– lista >. 20,- > 5,- > 20,- > 5,- > 30,- > _IO,..:_ » 15,-' > 30,- 12 - CA.RLO RossELLI - Profilo di F-i- li-ppo Turati_ '> 50,- ,13· - Pn?Ro GòBET'Ill - Profilo di Matteotti· r4 - W. FLIESS - L' econo~io nell'Ewrop'a federala 15 I,,u1G1 EA'l''l'ISTr Cenni e: c:onside– razioni sui monopoli industriali · 16 - G. B.. MonICLIANr - L'assassinio di Giacomo Matteotti 17- R. GUERRA - Il sognai di un roman- tico · ·18 - FILIPPO TURATI - Rifare 'l'Italia e \ gli I tatia,yi · '- · 19 - R LASKI - Il battq,gli,onese.greto . 20 - G. FARAVELLl - Per l'Òutonomia del Partito Socialista (Marxis.mu e uto- > ·25,- > 20,- > 20,- » 80,- » 20,_:_ , pismo , . Sc?n_to qcd_25 :%. Sl!li ,pn:zzi se~at~ > 20,– a fianco per acquisti supenon alle IO copie. . . · 1 Dlrettore: UGO GtlIDO MONDOLFO Redaltore respòns.: ANTONIO GREPP_I Autorizz.:. AH!ei:I ~u~ll~atlon.~ B. 'C, N.' 288 . to-·8-t94f Tipografie P"nelll Milano . V.j.a Farileb jl

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