Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 17 - 1 settembre 1946

Critica Sociale RIVISTA QUINDICI~ALE DEL SOCIALISMO ·Fondata da FILIPPO TURATI ' In ~I talla: Anno L. 380 (Abbonamento sostenitore L. 1000) - Semestre L. 200 Abbonamento settembre 1945-dicembre 1946: L. 450 DIREZIONE EAMMINISTRAZIONE: Milano, Via _Camperlo, 1O - Telefono 83-887 C. C. post. per abbonati n. i-8225 • Spedlslono · In abbonamento postale: gruppo Il . . ·Anno XXXVIII • N. 17 ~ Un numero separato L. 20 Il Milano, _1Settembre 1946 ·soMMARIO Politicà ed ~ttualltà NoIJ. c'è tempo da peÌ;dere (U. G. M.). Quali critici (LA CRITICA SOCIALE e UNO DI NOI). lm.prontitudii>ne (AN_~ELO CoRSI,_ LA c. s. e· RENATO .MARMIROLI). Il decreto di amni-stia (LA C. S., SANDRO PERTINI ed ENmco GoNZALES). . I Partiti e la Cos(iituzione .(ALESSANDJ\O LEVI). r Problemi economici e sociali' In tema di rt{f:>rma tributària · (ENzo MAssARANI). Pr.6blemi marinar.i (V._ PACOLLA). < Storia, filosofia, varietà· Il Qongres-so del ParUto laburis_t~ (éER1i:.o SPINELLI). Marx1'smo e, filosofia ddla praxi•s (MICHELE GrnA - contimiaz. del n. prec.) .. · Fatti e commenti' die/,fa stampa eistera (P. GA.) .. · Ciò che si stampa: CARLO LEVI: Cristo s-i è fe-rmato a EboU (ENRICO CARRARA). Rinnovo abbonamenti . . ·Rammentiamo agli amici e simpatizzanti di Orio tica. Sociale che con· il n. 15-16 del mese di agosto la nostra Rivista compie il suo I anno di nuova vita. A tutti coloro che fin da principio1ci confor– ,tarono incoraggiandoci con il loro abbonamento annua-le; rivolgiamo· la preghiera di non farci ve-. nir meno il loro aiuto inviandoci il rinnovo del. ·rabbo~ento stesso. Al fine poi di assicurar lo– ro la continuità dell'invio _per tutto il 1947 _ab• bi,amo creduto· opportuno di concedere ancol'.a la facilitazione concessa per il 1945-46 e cioè: e:t'fet-' tu;mdo.-un versamento unico di L. 450 potrapno ricevere la Critica Sociale fino' al 31' dicembre 1947. Rimane invece fissata la quota di L. 380 per l'abbonamento annuale. · L'AMMINISTRAZIONE Cambiamento d'indirizzo Ramme.n.tiwno an1cora che, lutti colioi'o che i,nte.n.. dofilf> vari-are l'i''IIJ(Nriz:ro do,vrimno ·versarci z1n qua– •/U111qu·e mo•do (i,n e/e, con franco•botl11, e•c,c.) la slorn– ~ di L. 5, ·per ,~ei spese di varia:z,z'ioll.t!J della targhetta 'inte{lfatd al lol'O n:011T1e, . . . - L'AMMINISTB.AZIONE Biblioteca Gino Bianco· I Non ctè tempo da perdere I Il discorso De Gasperi alla Conferenza di Pa- . rigi non ha suscitato in noi l'entusiasmo che abbia- mo trovato espresso nei commenti di alcuni giornali. Mentre apprezziamo la dignitosa brevità con cui vi si è rithiamato· (vi si è dovuto, per l'ennesima volta, richiamare) il ricordo del contributo dato alla vi,tto– ria degli Alleati dalle forze del nostro esercito e del- · la nostra marina e, soprattutto, dall'audacia eroica dei partigiani e di tutti gli altri che in vario .modo hanno cospirato, specie degli operai che hanno· sa– botato e scioperato, ri:teniamo che si dovesse invece con maggiore ai:npiezza e vigore, e cori un vero atto d'accusa e di fede, segnare il distacco d'ell'Italia d'og- · gi, democratica e repubblicana, dall'Italia di ieri, fa– scista e mono;rchica. E con maggiore ampiezza e vi– gore si doveva anche porre in luce l'aspetto interna– ·zion_aledel problema italiano e,-con garbata ma chia– ra parola, dimostrare ch_enon si provvede alla pace del mondo nè si tien fede alla promessa della Carta Atlantica; offendendÒ gli interessi e la dignità di un popolo che, se anche ha sofferto per tanti anni la sventura di un reg-i'me che moltissimi ·di noi dete– starono sin da principio, quando dall'estero giunge– .vano voc_id,i ammirazione p~r la sua grandezz_a e cli invidia per la nostra ... fortuna, ha dimostrato in più occasioni di essere un fattore poderoso, oltrechè di · incivilimento, anche di equiiibrio internazionale. · Non ci sentiamo peraltro di associarci all'attacco _ a fondo che al discorso De Gasperi hanno mosso -i comunisti. A parte il fatto che non tutte le loro censure ci sembrano fondate, non si capisce a che scopo possa· servire l'insistenza dell'attacco .. L'erro– re, se errore ci' fu, non si può nè revocare nè ri– mediare. Altro eff~tto non si può cogliere c;he quello di giustificare preventivamente il Sinedrio parigino, se non terrà nessun conto _dellenostre buone ragioni e ci considererà -ancora impeciati di fascismo e, co– me ha detto Molotov, mossi _da mire imperialistiche a voler sottran-e Trieste e l'Isfr.ia occidentale al... legittimo possesso della Jugoslavia,. Possiamo consentire che sia stato un errore l'o– stinato -anteggiamentò antirusso di una· parte èlellà stampa italiana, soprattutto della stampa democri– stiana, ragionevolmente ritenuta portavoce del parti- to che prevale ·nel governo, atteggiamento, per giun– ita. motivato .esclusivamente -da ·contras'ti ideologici e da preoccupazioni di politica interna ; ma alla stes- sa stregua si deve considerare errore attribuire-àlle cupidige anglo'ameritane (che siamo ben lontani- dal negare) tutta la colpa dell'ingiustizia ·che cì colpisce. esaltando per contrap.posto la purità delle intenzioni - e degJ~ à.tti ,_çlell'U.R..S.S., alien~ da ogni mira im- ·

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