Critica Sociale – anno XXXVIII – n. 6 – 16 marzo 1946

. 84 CRITICA SOCIALE Non si· nega ·che, come diee la relazione redatta· dal Segretar,lo generale, che la• Direzione del. Partito pre- • ·senterà al prnssimo Congresso, l'azione del Partito ebbe · a svolgersi in -mezzo_ a gravi •difficoltà, generate dalle condizioni in cui il P:aese si trovò durante e p,opo la guerra, dal regime di armistizio e dall'occupazione al– leata dallo stato arretrato di sviluppo dell'Italia; ma è' pd.r vero •c-he gli errori che abbiamo denunzù1ti, o trassero origine da una erronea valutazione di qu~Ue condizioni o non hanno con esse nuUa a che vedere.· Essi sono stati .principalmente determinati dalla man– canza di precise diretti-ve·,- dal· fatto ·che la Direzio.ne del Partito non ha saputo stabilire un programma con– creto di specifica azione sociaJisia, nè ha quind,i saputo suscitare 1e forze adatte a lavorare per la· sua attu.;i– zione, in parte '3.nche per avere intralciato col _problema della fl,lsione (inopportunamente posto, come fra poco dliremo, proprio nel momento in cui il Partito si. rico– struiva) ogni poss,ibilità di ripresa della sua auto_noma azione; dal fatto infine che, per aver voluto far trion– fare determinate direttive, si è deliberatamente trascu– rata la collaborazione di compagni che avrebbero l])O– tuto iu ,parte colmare le lamentate defic•ietize e dare un utile ~pporto_ all'azione comune. · Di~ fronte alle constatazioni sopra elencate, appare v.eramellte strano che ,il Segretario generale, oltre ad attribuirci, arbitrariamente,. la permanenza nella supe– rata posizioue del riformismo ,e l'intenzione di creare un ,social.ismo di celti medi e persinq di fare del ·socia– lismo un'appe11dic•e del liberalismo (proprio così!}, ci accusi di non aver mai saputo. suggérire una pòlitica organica •capace di dare al Partito l'impulso necessario per assolvere il suo compito. La mozione presentata al· Consiglio -nazionale, quella votata nel conveguo del– l'u noyembre degli Amici di « Critica_ Sociale», que– ·sta èhe ora· presentiamo al Congresso nazionale, ma soprattutto l'opera organica che -da oltre sei m,esi svol– giamo ,sulla « Critica .Sociqle » con sicuro vantaggio· per la rinascita di una autentica direttiva socialista, ... souo la più -efficace sment.i.ta dell'ac•cusa mossaci dal _S~gret:ario general~. Necessità di rniitar rotta. Ma dalla constatazione degli errori- commessi e della mancanza di direttive nell'opera della Direzione si de-, ve anche trarre una pratica conclusione·: se la vfa sin qui seguita ha çlato risu1tati ,non lieti (e basta, ad attestarloi -constatare come · sia a:gdaµ spegnendosi quella speranza ed attesa con -cui tanta :parte dell'opi– nione pubblica si era .volta, :al momento della lil:rera– zione, verso il nostro Partito), bisogna 1S•eguire altra via; e S•e·gli uom,ini che hanno .fin q~i .guidato il Par– tito han dimostrato di· non rendersi co:µtd d(gli' errori commessi e di non saperli correggere, non c'è cb= affi– dare ad altri l'ufficio di ,guidare l'azione comune. CoS'.1. ' ha fatto setnpre in passato il Partito Socialista; cos·1- faccia :anche ora. -;o_ problémadella fusione: il patto di .unità d'azione · Dèlla mancanza di cliriettiyè di cui peècò ]'opera della Direzione il segno più _vis.ibile si- è .avuto uel c·i:,1Jtegno .da essa_ tenuto di fronte al - problema della fusione coi copi unisti.· A1 momento della liberazione dell'Alta -lta-. lia il P.S.I.U.·P.- era legato non '.soltanto dal patto, di unità di aziòn~ stipulato col P. C. il 25 agosto .1943, · 11~:a anche da due al~ri patti, 1et_ti pure _di UJ.:\ità·d'a– ·z10ne: uno col moY1mento cnstiano-sociale, concluso nel. novembre· i'943; uno stipulato il 12 dicenìbre 1943, - d'accordo col P. C., - col Pa,rtito d'Azione. Questn ultimo patto. appadva in realtà· infirmato dal fatto che l'impegno in iesso ·contenuto (<< unione nazionale sotto ; l'insegna del C.L.N., si; unione nazionale sotto l'in– segna della ··monarchia e di Badoglio,. no »), era stato violato quando a_ Bari il P. · C._ aveva accettato di en– trare nel Mini.sten:> Badoglio ed aveva creato cosi :una · situazione che ·certamente indeholi la compattez~ .e la possibilità di azione, in quel momento, della coalizione di sinistra. ' ~-- Il patto d'unità d'az.i~rie ·col.,,,P. c.· :·era stato pubbli– éato nella stam~ clandestina con una dichiarazione del, BibU~fiS<JaPGn,oiBfaMO: (( Il P.S.I. inténde r~liz-, , . zare ·1a fusione dei comunisti ,e d-ei socialisti in un unico Pattito, sulla base di uua' chiara -coscienza delle -finalità rivoluzionarie del movimento· proletario»; e si definiva . il patto. ·d'unità <l'azione come avviamento alla crea– zione di ·un un.i~o ·Partito. Atteggiamento oscilJànte ed equivoco. •Do;~ la liberazione delf' Alta ItaÙa ·coloro che nel Partito ·ebbero in mano le leve del comando (n.01,.10- stante il tempestivo avvertimento da poi dato dei _pe– ricoli cui ,sì aindava _incontro) continuarono a ripetere che· si doveva fa,re la fusione. Il Consiglio Nazionale, tenuto alla fine di luglio 1945, respingeva là· mozione Saragat-Silone,♦ .in cui si dichiarava necessario che .«. il patto d'unità di azione coa il P. C. debba .ess-ere ulte– riorme'11te rafforzato senza ledere l'indipendenza poli– tica e l'autonomia organ~zzativa dei due parti.ti pro– letari » e .votava invece una mozione Pértini-Cacciàtore– M0.rarìdi~Basso, in cui non solo si riconfermava che « il Partito unico della classe lavoratrice è una cost~ute aspirazione dei socialisti», -ma .si dichiarava_ che· esso . « de'Ve sorgere al· più presto poss{bile » e 15,i de,man~ dava a.nz -i « al prossirno Congresso del Partito »· la rea'– liz~aziione di', quel· voto. Nei mesi successivi tutto l'atteggiamento del Partito sem:brò orientato v,erso 1a fusione, che al P.aiesè a-p– parve com,e una messa in liquidazione: del l!.S.I.; che h~ pertànto consJderato in<:apaice di una vita :propria. Come noi cli mi~oranz<1; avevamo 'subito previsto; que– sta deliberaziqne e il fatto che l 1unità. di azioùe ~ra venuta assumendo in molti casi il cara:ttere di una vera unità organizzativa (giunte ·mist~· permanenti, sé– zio;ni miste, giornali comùni) portarono gra,vf~simo da.nno al mO'Vimento socialista; dal · quale si tennero -lonta.ni molti che n~ .co11:4.ividevan·ogli i_deg,J,j_ e avevano simpatia e. fiducia' per esso e per le sue tradizioni de– mocratiche, ma dkhiar.avano di non voler entrare in un Partito in cui avirebbero potuto '.addo~iental"'Si, la · s,era :Socialisti e r½v,egliars~ Ja mattina dopo coil ia t:Jes-· sera del P. C., che essi, ~ torto o a _ragione, cons,ide– ravano -sempr,e legato -alla ·concezione .autoritaiia_ del Partito e dello Stato. Inoltre, in previsione 4.ella fusio– ne, .si curò p.oco l'operar .di organizzazi~~e ~ di propa-· ga-:nda, alla quale semb'rava potesse· supplire l'azione che con .maggiori mezzi e più saldo apparato andava · _compiendo il P. C., col.q,ual,e avremmo dovuto pross:i– "mamente costituire· un unico cor.po e un'unica ~:p:Hma. A ottobre, inv~e, sopravvengono .pe11Jimenti, s,i ha una •prima nozione dèll:errore commesso, e nell'adunan– za del C. C., si d.iéhicira « inattual~ » ·il problema .d.ella fi1,siòne e si vota in tal senso· una mozione· Pertiin.i– Mor3.:11di-SiJone; il -che avreb~:e togicamìente dovuto por~ ·tare a una ri:affexmazione della volontà di man.tene're l'autònomia dèl •Partito e ad una ripresa di qJ.tività di ·propaganda- -e di, organizzàzione. E ques,tib in.fatti nor,, nuincò, ma fu· indebol>ita dall'atteggiamento incerto e contraddittorio tenuto in seguito e· dall'azione svolta, in contrasto con quella mozione, dà alcuni membri .della Segreteria, contr9 cui pr9testò il compagno Per- • tini, r~segtJ.ando le sue dirni.ssiooL- Non s-i reagi in– fatti quando à Torino, il 2 noviembre, Togliatti, mentre si scagliaya -partkolarm-e!!_te~ contro il gruppo deUa « Critica Sodale », in. reailtà r,ivolgeva una intin:1!a.Zione a tutto il P.S.I., colpevole <li aver dichiarato l?- in:,at.– tualità della fusione, e minacciava, nel ··caso che -d. P.S.I. non avesse dato opera wr ·af ;fretta.re la mat11- ' razione cl.el :lapos~sibilità di fusione, _un'agitazione 1;1elle fabà.riche per denunciare al pr9leta,riato che il P.S.I. · rifìutav~ l'unità. prole-tar~. E neppun: ~i rea_gi guan– do, pnm.a c~n .un ar~1colo sull'Unita, poi con la relamone aJ. Congresso nazional.e èom unista, il Longo -ripetè la stessa intimazione; 111è si oppose alcuna retti– fica alle inesatte dichiarazioni fatte allo 'stesso Con– gresso dallo> Scotti inf9rno ad a-ccord,{ elettorali che· egli ed il Longo si còmpfa.cquero di considerare _éome .,av.viame_rrto a,lla 'fu~fone. Si lasciò cosi c.·reàerè che la , fase· deWinaUua[#à fosse, .sboccata in una fas·e .di. .incipiente matiiraz'ione e di non lontana attuazione, -m:a.ntene~do -cosi u_n équivoco ·e generando }a impres– sione che il nostro· Partito non riusciisse a ma-ntenere )a propria autonomia e do~esse pertanto µ1a.ncar,e a auella insostituibile· fmizione éhe esso ha nell'attuale fase della vita nallionale 'e inte'rnazionàle, come -unico . ,

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