Critica Sociela - anno XXXVII - n. 1 - 15 settembre 1945

CRITICA SOCIALE 9 PUNTI FONDAMENTALI 1. Le condizioni_ della lotta socialista per la liberc,,– zione della società dalla schiavitù del capitale mono– polista e <fie-lla grande -propr.i~tà terriera· si presen- ' _ tano ora, dopo -il crollo dellb Staio fascista e la ro- _ vina dell'economia liberale, sotto aspetti fondamen– fulmenii'e diversi. Nell'odierna crisi italiana sono posti non alcuni, ma tutti i problemi de_l[o Stato_ e della società. Il fallimento d!ella vecchia classe dirigente rende illils-orio ogn•i piano di moderate rifo-rme. Nel momento in cui le c'lassi f.avoratrici pongono la· loro· caridÌidatiira alla direzione del Paese, il Partito So– cialista sente il do-vere di chiarire con la massima– s,in0cerità, d'avanti all'opinione pubblica, i propri fini, le proprie intenzioni e'i me;zi dii cui intende servirsi,' eliminando al riguardo ogni dubbio, ogni equivoco e·d incertezza. Ma, pure nelle mutate condizioni poli- - ti che· e sociali e mentre ric-onosce la nece.ssità di un 'a.tieggiamento positivo radicalmehte nuovo rispett_o a qrueilo tradizionale, ,il P. S. riafferma di essàe e di ~oler rimanere quello che esso è stato fin dalle ori– gini: un partito della classe operaia; e giustifica que– sta sua inalienabilé qualità come il requisito esse11- falç. per affrontare c·on _successo i c'<1mpltigiganle– schi della fondazione del nuòfJo S•tdto deiuìocratico 'e .del1a ricostruzione .ecoll!omica. e. sociale. Il prole'ia– r_iatoè llil1 cl<1.s"se che, più d( ·ogni altra ]J.anella propria co'Ìzdizione di esisl'enza la ragione imperativa della_ 1 lotta per un. ordine nuovo, è la .classe che subisce Z''<iJP,pressio-ne · politi'ca e · 10 sfmtfame11Jl,o economico sen+a mediazioni e senza interruzioni che possanò· i!Jisp_orlaa .transazioni dz' sorta, è la clas:~e che con lq sua attività produttiva rimane il principale' fal'tare della prosperità materiale, dello sviluppo e defl'esi– st~nza della so.cietà. Ma nel seno della classe opuaia– il socialism o sà _dirappresentare la coscienza dei fini ~/ itiversa.li e umani che eggi alla classe opera-ia prin– dpalmente competono e -la vtsione precisa delle con- - .di'iidni_ e dei mezzi per realizzarli. · ' 2-. La dissociazione, in seguito alla sconfitta mili– tar.e, de,[ v·astissimo blocco di forze, istituzioni, classi, caste, sulle quali poggiava la dittatura fascista, ha ap,;rto nel nostro paese un periodo di transizione politica, diurante il quale la pai-tecipazfone dei so– a~alisti al potere dello Stato non può essere più giu- . ~1cata oon lo stesso cr:iter'io dei tempi normali. Men– tre in situazioni di stabilità la partecipazione dei so– èÌ~listi a go'l&rni- b orghesi s igI1Jificava compromesso diJlle posizioni fond( lmentd.li del socialismo, oggi, in ima situazione dii aperta crisi, in cui le fo1,ze conser– vatrici sono disperse·, divise e demoralizzate, la par– td~i-pazio-neha un senso ed una portata affatto diversi •e, può ess~re dai sociaJ!isU decisa o rifiutata solo i11J base a valutazioni pratiche e contingenti. Un radi– cale mutamen·to .è intervenuto anche nei rapporti fra le classi, per la p,iù stretta connessione introdotta dal /ascismo -tra .,Stato ed ecp-nomia. L'accentramento dei capitali e della produzfone, che in altri paesi si è cempiltto come effetto dello svilllppo organico del capitalismo, in I!alia è stato con tuffi i ,mezzi affret– tato e pr·omosso dallo S'alo fascista· à beneficio di una ristretta cer,chia. di capitqlisti _ e di avve nturi eri, di modò che l'att'ua,le e-risi politica dello S'?i.to è an– che una crisi di tutta l'esistente struttura de"i capita– lismo e più particolarmente delle sue leve essenziali. Da eia risultàno una profonda dissociazione delle categori1 e dei ceti" coalizzati_ attorno a!l.lagrande bor– ghesia e 1a concrela possibilità di ima efficiente rior.– gani:aazione socia·[~ del paese, fo11dala su un'att-iva alleanza del proletariato con ·tutti i ceti non capita- listici. _ · 3. Questi dati più recenti della vita' politica è so– ciale del nos!ro pa.ese, che configuran-o una prospet– tiva essenzialmente nuova al_moto di liberazione delle classi popolal'i, si situano su una realtà s-/'ol'ica ila– liana i cui termini appaiono oggi, messi in maggior rilievo dalla presente crisi, di una incontrovei·tibile– evidenza. I socialisti ravvisano il fondamento ogget– tivo della loro volontà democratica in questi-dati ba– silari del problema politico ita-/iano; a) una struttura sociale mollo differenziala, ta11to della popolazione -ul'bana che iul'ale, e G'nche nell'in– terno delle stesse categorie lav·oralrici, ti-a le quali nessuna prevale nettamente sulle altl'e; b) una vita regionale aSSG'i VG.'ria,con notevoli tendenze alla autonomia; e) 11naassai stretta intimità di rapporti tra ope– rai e contadini e tra i ceti intellettuali, anche elevati, e la campagna; _.,d,) un,a grande ricchezza di vita sociale _nell'i11- ierno della famiglia, del Comune, della lega, dellcr · Camera del Lavoro, e di numerose pel'iferiche istitu- zioni ccilturàli;_, · e) una' larga esperienza di vila libera e moderna nei - pae~{ estel'i più diversi, acquistata da milioni d( · cittadini, specialmente prole-tari, · cosfl'etli ad espa– triare pei• guadagna1·si il pane;. f) zmà antica cultura umanistica è universalistica, più ri-volla al mondo e all'Europa che alla esalla-zione nàzio11JG'1istica. Questi fatti ~di òrdine sociale e storico sono s!atr le cause priàcipali ·della fragilità dello Stato to 1 ali-– tario fascista; essi restano anche -per l'avvenire un: 'Ì!alido ostacolo contrò la fon-dazione d 1 i nuovi sistemi. ·totalitari. · 4. In questa più profo11da e aggiornata coscienza delle condizioni della sua lotta politica, il Partito Socialista. sente la grave respansabilità_ che gli spetta· per la salvezza del paes.e. Il Socialismo ha cessato-. di incorporare esclusivi i_nteussi d!i class,e e rappre– s_enta invece una suprenm necessità mnana: la _pre-– messa di ogni ·,ulteriore progresso. · I -socialisti perciò sono fermamente· decisi a: favo- • rfre, su un · comune prograinma di benessere e di civiltà, la coalizione di tutte le classi e d'i tutt'i i" ceti · non capitaUstici del pa.ese attorno alla classe o,peraia,; questa coalizione p11ò raccogliere la stra– grande maggioranz-a del popolo italian·o. I socialisii metteranno tutto in opera perchì; ciò si realizzi e· · particolarmeÌlte eviteranno che i loro piani di tra. sformazione economica della sll'uttura del paese_ con– tengano una m'inac-cia di forzata proletarizzazione pe_r- i ceti me•di e i piccoli proprietari. · Si pongono ora in lt'alia problemi di struttura t? non di ornamento. Nel n·ostro paese non c'è oggi al– l'ordin,e deJ giorno ww rest<J!urazioneo un perfeziona– mento- della_ democrazia, ·ma la sua fo,n-dazione, e ad essa si metterà inizio con la proclamazione della Re- pubblica da- parte della Costituente. . Il 1'. S. è ispirato dalla certezza che, se {01·:::e rea– zionarie non interverranno a coartare con là violenza la libera aL1,todecisione del popolo ilaliallo. lo sbocco. dell'attuale crisi non poti-à non, coiidurre alla crea– zione 'di un nuovo ordine politico, sociale ed econo– mico, presidiato dalle forze unite delle. classi lavo– ratrici. Il P. S. proclama la sua fede nella maturità politica del popolo italiano e nelle virtù èreatrici del metodo democratico. Esiste oggi efl'etlivamente in Italia la possibilità di conciliare democrazia e socia– lismo; ~siste la possibilità di procedere alla trasfor– .mazione d,ella-strutl11ra politicq, economica e sociale del paese èol consénso· della maggioranza della popo– lazione; e Sll q11estapossibilità i[ socialismo è deciso ad impegnflI'e t11fte le sue forze. Il P. S. non _pensa di sopprimere, sia pure tempo-raneamente, la liber.tà per edificai-e il socialismo, ma di edificare i l socia– lismo p_er garantire la libertà. .)

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