Critica Sociale - anno XXXVI - n.13 - 1-15 luglio 1926

, 190 CRITICA SOCIALE dalle decisioni di politica interna e di politica internazionale. Quanto, alla Lega in se stessa, le belle parole con cui si cerca di contestarne il fallimento non valgono a nascondere la cruda realtà. Quando da un istituto, che per aver s~nso e valore deve ess 1 ere mondialé, si apparlano due fra i popoli più nwnerosi e polenti della terra, l'america:po e il russo, ed oggi, dopo l'uscita dell'Argentina, del Brasile, della Spagna, vir– lualmente si apparla l'inliero mondo iberico d'Europa e cl' America, cioè altri cento milioni di uomini incivilili, è vano ed è ameno parlare ancora dì « Società delle Nazi,oni » .· Il supremo tentativo borghese di fondare la paoe in terra sta crollando miseramente pe'r la contraddi– zione radicale che esiste fra borghesia e paoe perpetua. Il regime capitalista significa nooes– sariamentc diversità di situazioni economiche, significa 'l'esislenza non solo di individui ricchi e po_veri,·felici o infelici, ma anche di nazioni ricche e povere, fortunate, o diseredate. .Quindi il perpetuarsi dei contrasti, delle invidie, delle cupidigie; l'affannosa ricerca di un equilibrio non mai raggiunto; i lentativi violenti di modi– ficare lo stato di cose in atto. Il fatto stesso che ii membri della Lega non cessano µi armarsi sempre più intensamente gli uni- contro gli altri, è pr,ova della perfetta mancanza di sincerità con cui aderiscono al suo programma fondamentale. E dove manca la ·sincerità dei propositi, non si costruisce nulla di grande e di duraturo. Adesso, facendo di necessità virtù, si parla di una Lega in proporzioni ridotte, di una Lega li- ' mitata ·alle sole nazioni d'Europa. Perchè po– tessero convivere in pacifica amicizia popoli - o, meglio, Governi - animati da tanto odio, da tanto astio, da tante gelosie rieciproche, nazioni artificialmente mantenute ostili fra loro, biso– gnerebbe che giungessero i giorni profetati dal– l'Apocali$se, nei quali il lupo pascerà accanto alla pecora e la tigre si abbevererà ad una stessa fo:ate coi figliuoli dell'uomo. Ma chi dun– que, scrutando l'orizwnte, di quei giorni bene– detti oserebbe annunziare almeno l'aurora? ANGELO TREVES. Il fattore economico-politico Unò dei più acuti e colti scrittori della Critica _Sociale si rende interpret,e, qui so– pra, dell'onda crescente di scetticism·o che avv,olge la Società delle Nazioni. Egli non parla più di «crisi>> ma di «fallimento», partendo dalla considerazione del fenomeno etnico-religioso. Egli •osserva che le origini Wilsoniane della Società delle Nazioni sono pr-otestanti ed anglosassoni. Fin dall'inizio - e anche per la sede adottata, la Ginevra calvinista - la Società 'fu considerata come un istituto protestante. Il Papato - è stato respinto dalla Società, e le Potenz,e catto– liche - tranne la Francia - vi si sentirono in p-osizione inferiore. Ora le P,otenz,e cat– toliche sono in piena ribellione. Il Brasile se ne aUontana come se ne è alloatanata l'Argentina. La Spagna minaccia di seguirne l'esempio. La P•olonia· cattolicissima se non ' BibliotecaGino Bianco ,ottiene il seggio permanente ·al ConsigU0 1 che cosa farà? S\i,mO aUo sfacelo. Cinquan– ta nazioni non fanno una « Società delle nazioni». Gli Stati Uniti e la Russia sono saldi nella lor-o inimicizia contro la Società. Il capitaliSJ110 continua ad armare le classi tra loro ·e le Potenze tra loro. Ci sono nazioni capitalistiche e. nazioni proletarie. La Società del1e Nazioni sarà una realtà e non una finzione quando saranno giunti i giorni pr,of eta ti nell'Apocalisse, nei quali il lupo pascerà accanto alla pecora e la tigre si abbevererà ad una stessa fonte coi figliuoli dell'uom,o. Come si vede, Angelo Trev 1 es assegna al faltorc etnico-religioso un'importanza for– _midabile in rapporto alla Società delle N a– zioni. Si direbbe che la sua mente si sia · lasciata imbevere. dallo spirito della rina– scenza clerico-nazionalista, che è così su– perficiale, trascurando la materia politico– economica, che è il sostrato reale. Ma anche a correre sulle traccie dell'epifenom-eno, come fa il Treves, negligendo il fenomeno vero e sostanziale, è da opporgli qualche riserva e qualche chiarimento storico. La Società delle Nazioni è il prodotto del Trattato di Versailles. Il Trattato di Ver– saille~ è stato il prodotto dei trattati pre– cedenti dell'alleanza dell'Intesa. Tra questii importantissimo è stato il Trattato di Lon– dra, nel quale all'art. 15 l'on. Sonnino v,olle introdurre l'ostracismo della Santa Sede dalla futura conclusione della pace. E l'Ha-· lia - si dice - è un paese cattolico! Estromesso così ·il Papaio. questo avrebbe ancora potuto rientrare nelle negoziazioni della pace, se la pace avesse avuto i carat– teri che Benedetto .· xv av,ev·a auspicato d'accordo col Presidente Wils-on della fase della neutralità: N è vincitori, .nè vinti. Il f ormidabHe successo della Intesa stritolò quel sogno. Per conseguenza la Santa S.ede, s,e pure f oss-e stata invitata al Congresso di Parigi, avrebbe certo dovuto declinare l'in– vito, per non assumere la responsabilità di aiutare cattolici e protestanti a schiacciare protestanti e cattolici. Volendo il Papa re– stare il Papa dell'universalità cattolica, non poteva· compromettersi per gli uni contro gli altri. Il Papat,o, ostracizzato dai trattati, prima, si auto-ostracizzò poi,· per lo svi– luppo degli avvenimenti. Ma non risulta di alcun atto della Santa _Sede contro la So– cietà deUe Nazioni. I cattolici insorti contro la Società non agivano tanto come catto– lici quanto come nazionalisti e reazi:oinarì dichiarati. La guerra che essi ac·cennano non ha un contenuto religioso, ma politico 1 e, per chi sai vedere a fondo, di derivazione schiettamente economìca. Sono i cattolici dell'A.ction Fra.nçaise e sono quelli dell'I– dea NazioMle, e in generale sono quei cat– tolici che hanno sposata la causa della rea– zione contro la democrazia, i parlamenti, eccetera. Non i cattolici, inv,ece, del Belgio, che sosteng,ono il Minister,o democratico coi · socialisti, e neppure quelli del Centro te– desco che votano (contro magari il consiglio

RkJQdWJsaXNoZXIy