Critica Sociale - XXXVI - n. 12 - 16-30 giugno 1926

CRITICA SOCIALE 175 di slancio, ma povere in canna: povere di sindacati, di cooperative, di gio1mali, ecc. I socialisti belgi invece parlano per grosse masse proletarie, calme e riflessive, ma den– se nei loro sindacati, nelte loro coopera– tive. nelle. loro organizzazioni di stampa. La cooperazione operaia belga è una delle forze del inondo. Non si butta tutto ciò a ci- . mento di m,orte, quando il partito non sente di poter superare il cimento. Allora il par– tito innalza· una bandiera di conservazione dL sè e delle posizioni conquistate dal pro- ' létariato; e -là, borghesia dal suo canto si · riduce a non. tentare l'estrema offensiva con– tro il proletariato, intendendo che sarebbero -. g.i:òssi guai· anche per essa .. Questa è sag- i - ·ge;zza; anzi._questa è politica; E aggiungiamo che ci pare anche «estetica», s-e estetica è visione non di stereotipati gesti classici e di pose accademicamente rivoluzionarie, rna senso di arm-onia, ma linea archittetonica– ·m-~nte pr,oporzionata fra i mezzi e il fine, aiisterità cosciente e sapiente di sacrifizio, e · "non declamatoria convulsione di contorsio– 'nisti in busca di improvvidi flagelli. Nell'ultimo tempo sul Belgio socialista si levò un vento di fascismo; fascismo della strada, fascismo della banca. Questo fu in– quadrato, imprigionato dentr,o il gove~no; quello è' stato addomesticato con lo spiegare dei. più ovvii metodi di difesa. Il Governo li rispetta. · Il compagno De Bruker,e ha potuto dire al Congresso: « La prima volta che si. è vo– luto· adoperare contr,o di noi la violenza) noi abbiamo ricorso alla creazione delle mi– lizie operaie. Ma per la, fine del mese ci oc– corrono cinquanta mila lire per il loro fun– zron·amento. Datecene il doppi•o ». E il mi– nistr,o W auters ·ha chiuso il Congresso con queste battute caratteristiche: « Sul terreno ·parlamentare. noi facciamo tregua; ma ~a battaglia continua altrove. La classe operaia deve contare su se stessa prima di tutto, e non abbandonarsi ciecamente ai suoi rap– presentanti. Le_ guar~ie_ ,rosse sono _necessa– rie per parare 1 colpi d1 f,orza, e poi la clas– se operaia deve rinforzare i su9i sindacati, le sue cooperative. i suoi _giornali. Se noi sappiamo fare questo sf or~o e mantenere intatte le nostre opere e tutte le nostre or– ctanizzazioni noi possiamo accettare la col- o ' . l laborazione attuale come un mmor ma e ... » Sono parole insigni di sincerità e di. mo– destia. che rispondono ad una cosr:1enza della forza posseduta. . Il Belgio non ci darà sorp~ese .sgradite. La sua « tregua >> è un atto d1 ragwne; ha in sè spiegati gli estremi rossib~li del d.anno. mentre i vantaggi non s1 lasci.ano misura– re a priori nella l~r_o ampiezzà. É ~n popolo dall'idealismo positivo, che cammina - co~ me vuole la sua Proporzionale - a passi di piombo e sopratutto, sa appr_ez~are l~ e'.>pcrienze altrui onorandone le v1tt1me e 1 martiri, alla testa della Internazionale so- cialista operaia. . Altro temperamento, al~ra vita, altra tra– dizione in Francia. Essa e gelosa delle pro- B i ~b,e~~e~fr?ttsrHn~'B. porta una fiducia, un orgoglio inflessibili; mmnno conto lie- ~ ne delle esperienze altrui, che essa crede vengano a spezzarsi all'argine costruito da tante rivoluzioni con lavoro possente. É an– che questa una grandezza... Chi la misco– nosce farneticando, per il fatto delle sue innegabili difficoltà attuali, decadenza e ro– vina. prendie i suoi desideri per cose reali. Tuttavia non sono pochi colorò che com– parando l'azione del partito socialista belga a quello del partito socialista francese- di fronte ad una crisi che ha tanti aspetti ço– muni - e si può definire la crisi dello S~ato ctem-ocratico nel corpo a corpo ,con l'aHa finanza, che lo ricatta agevolmente attra– verso le strettoie dei debiti pubbU.ci e la sva- 1 utazione della moneta, tipiche conseguen- ze del catacli::;ma della guerra - restano perplessi vedendo il socialismo franee- se, così resUo a intervenire direttamente con tulle le altre forze cospiranti allo stesso obbiettivo immediato nella battaglia per. la salvezza del franco - il franco del salario ,operaio! - e per la salvezza di tutte l,e-auto– nomie politiche - minacciate dallo stesso nemico, mess·e in forse dalla stessa .r,eazione. RABANO MA URO'. Un altro lutto, un'altra perdila per il movime·nto socialista. Un fedele, valorosis– simo compagno, Giusea,s,e Soglia èmorloaBologna, dovedapochi giorni s'era recato presso la figlia diletta, a cerc.ar pace dopo il l11,.ngolavo110, e tregua alle pene d'un.a malattia mortale. Era stato maestro, poi direttore delle Scuo– le di Reggio Bmilia per 24 a,nni; era stato .un animatore, im apostolo, un combattente per .la redenzione della Scuola e dei maestri, in Italia; era stato uno dei migliori che vedes– s,ero e voless,ero - se.nza. esclusivismi setta– rf, senza confusi,one di funzioni - le ri– ve.n!dioozioni di una categoria, indissolubil- . mente congitml,e alla riforma di tutto il s,ervizi,o pubblico, e necessariamente coor– dinate all'ascesa di lutti i lav,oratori. Fu anche deputato di Leàdinara per due · legislature; e a Reggio coperse le più varie cariche pubbliche, ogni volta che il Partilo lo volle; e vi· prodigò miracoli di attività, di senno, di amore. E nelle assemblee no– stre era oompagllfl e guida, amatissimo .e aufor,evole; oratore· fervido e denso, _intel– letto limpido e retto come la sua coscLenza. Ma anzitutto fu un u,omo di f,ede, ferma /i.no alla morte; di probità squisita; visse lavorando, m,orì povero. Donò sè stesso_ al bene pubblico, alla causa de~ lavor<:-ton, ~ per sè tenne l'idea in cui chwse gll occhz, \ pur mirando il suo, il nostr~ sogno ... La C. S.

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