Critica Sociale - XXXVI - n. 4 - 16-28 febbraio 1926

• ,,. ___ i ____________ C__,_~_I_T_IC_A_S_O_C_IA_L_E _ _ __ _ ___ 53 u_nt1<;crla mag~iore am_piezi_a ? singolarH~ di ç_ontenuto. Il sistema v1ncolist1co nel suo érn– piri~mo bastò a· dare qualche soddisfazione aì lamel'lti •ed ai reclami mercuriali, inducen– doli a quetarsi. . Fu soltanto dopo la guerra che non parve p_iù suff~cie1;1te_ l'empiri~a equità della l~gisla– z10ne -eccez10nale sugh affitti e il contrasto scoppiò in .-pieno. Così in Francia com,e in Italia si riaccese l'agitazione per una legge appo'sita di protezione della proprietà com– mercial,e. In Italia i cantieri legislativi non furono meno laboriosi che in Francia. Si ri– corda la. discussione al S.enato il 24 febbraio 19.22 p.er !',approvazione dell'art. 6 comma e) del R. Decreto-legge 3 aprile 1922 n. 331 per la tutela dell'avviamento, .tutta fremente con– tro « l'indeb!to arricchimento i> del proprie– t~rio,, il disegno di legge n. 517 presentato al Sénato il 18 luglio 1922, •e la relazione della. Commissione Senatoria incaricata di studiare uno schema di disegna di legge sulla proprie– tà commerciale, opera dell'illustre Vittorio Polacco. Si ricorda aHresì una proposta di legge sulla tutela giuridica della proprietà commerciale presentata il 28 maggio 1925 dall' on. Cartoni, Presidente della Confedera– zione generale fascista del commercio ita– liano, il quale ebbe anche a riassumere in un buon volume tutti gli -elementi della questio- ne 1 (1). · · · Di tutti questi documenti, la relazione del Senatore Polacco è certamente il più insigne. E· sarebbe perfetta se il giurista nella lite per l'indebito arrf.cchimento avesse visto che, ol– b;e, il proprietario e il commerciante, c'è un Jerzo;)a collettività, che crea, essa, quasi inte– ramente, quell'aumento di ricchezza, e che ne è spogliata in ogni caso, tanto 'se vinoe la dot– trina- arcaica della prevalenza della proprietà nobile immobiliare, quanto se vince la dottri– na innovatrice · della prevalenza della pro– prietà c·omm-erciale, in omaggio al Dio pos– se:µte dell'epoca nostra, Mercurio. Il Polacco acé~tta, senza esitazione e senza sospetto, che iL plusvalore · dell'avpiamento sia sempre, e tutto, merito del èommerciante, anche .se le congiunture in cui nacque fossero indiscuti– bihnente un sacrifizio, un dispendio di terzi (es.: un'allargamento di strada, una stazione tram viaria . o ferro viaria, !'•erezione di una scuola, di un pubblico ufficio~ di una grande banca, in vicinanza del negozio, ecc., ecc.). Tta i due litigatiti, il nostro diritto) tutto pre– gno di spirito individualistico, anche quello in fier.i( non dubita che. sia il terzo ... a pagare, il terzo incolpeyole, il terzo benemerito au-· fore dell'accresciuta ricchezza, destinata alla appropriazione indebita di uno dei due liti– ganti; il- terzo, cioè la società. * * * • Tale la condiziolie del duello, che estro– mette il socialismo, quasi esclusivamente a favo re di ùna democrazia -_piccolo-borghese, il che non si nega possa in certi momenti co– stituire un vantaggio sul feudalismo, come ~La Conf!!derazione Generale ~el Com_.merci~ italia~o - Sindacato nazionale. del <!ommerc10, media e piccola in– dustria. - La tutela della proprietà commerciale. - Stabili· Bibl~df-~·ifì'à>1Brarfa) MCMXXV. - Voi. di pag. 286. · lutlo ciò che è vivo e di genesi allualc, contro ciò che è morlo e si perpetua in eredità mum– : mificala.-Ciò avvertiamo, non per Ja siluazio– . ne italiana che sta decidendo i] duello a favo– . re della proprietà. Questa infalli ha già gua– . e.lagnalo tutto il terreno perduto negli anni : folli della speranza, quando persino i giuristi in Senato facevano largo alle innovazioni de– , mocratiche. Col cessare del regime vincolisti– . co cessarono o cesseranno le remore di cui , si giovò la tutela dello avviamento commcr– '. ciale nella.legislazione provvisoria; e quanto : ai disegni di legge giacenti nei nostri cantieri , legislativi, l' on Ministro G~ardasigilli ha già , dato la sua- sentenza di condanna. Non ne I parliamo più. La Ristorazione ha sconfitto '.Mercurio e ha ristabilito nel suo altare il vec– . chissimo Dio Termine, custode della pro- 1 prietà sacratissima dei campi e degli edifici. : Il padrone di casa ridiventa assoluto padro- ne del cresciuto peculio del commerciante, · come second0- l'anlichissimo diritto al pa– : drone andavano, quasi un accessione mobi– . liare, i guadagni degli schiavi. · Soltanto a titolo di conforto ai buoni com– ' mercianti fu data promessa che la queslionc 1 dell'avviamento commerciale si potrà ri– ;prenderla in considerazione quando si ri– ! fa cci ano· in pien6 i codici, civile e commer– ! ciale .- non mai per via di leggi speciali - ,di cui pure il valentissimo Polacco aveva data :la tecnica giustificazione. Che farci? H abent 1 sua sidera lites, come dicono gli avvocati. La :lite fra proprietà e commercio è risoluta per 'la proprietà. Non c'è da piangere, o Veneri, o ·Cupidi. ·Presto un possente intervento di ter– . zo recherà l'appello della vera parte soccom– ibente, la società. E questo appello sarà ac– ;colto sicuramente dal tribunale dell'avve,. ,nire. GAIO ULPI.ANT. ' '==================== rPer "la terra.chi lafarendere" nella Gran Bretagna I. 1. - Un problema seco"lare Il problema della terra si ripresenta sul proscenio della politica interna inglese. Veramente si può dire che esso non sia mai uscito dalla scena,· riapparendovi periodicamente, o sollo forma di insurrezioni contadine, come nel 1381 con la ribellione delle antiche associazioni comuniste contro gli impacci legali e le cupidigie commerciali dei lords e deali abati una specie di « ribellione del ius naturale "' ' ·1 l contro il jus civile ovvero del monaco contro 1 • e- guleio • (1); e, di nu~vo, nel 14-19 I?er la ctifesa d~i ~irilti della comunità; o di progetti di riforme soc1ah nel secolo XVII dopo la guerra civile, per ridare al conta– dino l'accesso alla terra in forma cooperativa; e. fra il 1760 e il 1850, di critica del principio della propri_età privala e di proposte per il ritorno della terr~ a ~h1 la laYora in armonia con la legge naturale. riaffiorate nell'agitazione dei Cartisti. Fra il 1900 e il 1906, nuoYo periodo di grandi agita– zioni terriere, che portarono alla legge sulla pic~ola proprietà famigliare, e poi, ancora. echi della q ~esho.ae si sentirono tra il 1910 e il 1911 a proposito della lotta sul Bilancio· infine poco prima della guerra. pane si ) ) t . do,·esse entrare in un altro periodo di riforma erriera (l)Beer: 1-Jislory o/ British Socialism, I, pag. 20.

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