Critica Sociale - XXXV - n. 24 - 16-31 dicembre 1925

f ritica • oc1a e RIVISTA Q·U/NDICINALE. DEL -SOCIALISMO Nel Regno: Anno L. 24 •- Semestre L. 12 - Ali' Estero: Anno L. Jt. 30 - Semestre L. 15 DIREZIONE: Milano Portici Gal_leria,23 - AMMINISTRAZIONE: Via Omenoni, 4 • Milanò Anno -XXXV - N. ·24 Il Numero separato L. UNA Il Milano, \1,6-31. Dicembre 1925 Una gran.luce s'è spenta, luce di pensiero, di fede, di volontà, di bontà, che di questa Ri– vista fu la più potente animatrice, nei mo-· menti lieti e nei tristi, da quando essa naGque fino ad oggi. Mentre questo numero va iil , macchina, Anna Kuliscioff ha,· da pochi mi– nuti, esalato l'1ùtimo respiro. Consacreremo il prossimo numero a-ricor– dare quale grattide parte Ella fii nella storia del pensiero e dell'azione socialista. Porgia– mo qui a Filippo Turati, cui Anna Kuliscioff. fu per 35 anni conwagna d'ogni pensiero e d'ogni attività, la parola della nostra fra– terna_ solidarietà nersuo dolore e J?iangiamo con lui dispe:ratament•e per questa morte, che priva- noi tutti di una guida e di una forza che non potranno essere sostituite mai. ·S.OM.MARIO . POLITICA E ATTU.!rLITA': Pr-0poaiU (La Orltica Sociale). Oontraatf di organizzazioni (Ra.bano Mauro). Lo spirito e la teasera (Prof. Giovanni Zlbordi). · Oltre i 8Cenari che cadon·o !Nebrldius). Il programma d'azione nella mozione di Heidelbe,.g (Il Vice). STUDI ECONOMICI E SOCIOLOGICI: Le « aitre • otto ore : II (Luigi Pierard). FILOSOFIA, LETTERATURA, FATTI SOCIALI: Oit) ohe si stampa: Il problema del lavoro e della produzione nell' In• ghllterra contemporanea (f. p.), Il partito operaio belga (f. p.). Pubblicazioni pervenute in dono. La .Critica Sociale nel 1926. Annate arretrate di Critica Sociale. PROPOSITI Salutiamo con la malinconia di og17i fine di anno i lettori fedeli in questo ultimo numero del 1925. Ad essi e a noi auguriamo migliore cur– riculum per il 1926. Impegniamo" perciò tutta la loro fedeltà. E non s.olo quella passiva, del rin– novo dell'abbonamento annuale, ma quella at– tiva di ·procacciaì·ci nuovi abbonati da aggiun- . gere alla schiera. È necessario. La Critica Sociale può bene ripetere, con più ve– rità che orgoglio, che- essa non ha bisogno di fare progra.mmi, nè di stamburare promesse. Ma la Critica non può negarsi qualche confidenza coi -lettori, che sono i compagni di una battaglia che non si arresta mai. E la Critica deve avvertirli del terreno della sua manovra. Noi ambimmo per molti anni scrutare le linee positive della politica socialista .e consigliare fermamente le vie che ci parevano più sicure e fruttuose. Sarebbe sempli- . cemente. scemò che a quest'ora noi scrivessimo,, Biblioteca Gino. Bianco con burlevole vanità: « Ah! se avessimo trovato più ascolto!·». Constatiamo invece ·che una po– litica socialista· in Italia, nel senso di una volta; qoondo i partiti erano molli e diversi, al Governo come alla Opposizione, non è più possibile. Allora ecco che le necessità della vita ci ribut– tano clal vecchio compilo ad llll altro. Ferma l'ir– riducibile avversione ad ogni politica eve,rsiva del– le pubbliche Jibertà, sia che venga in nome del socialismo. sia che venga (nvecé in nome del suò contrario - comunismo o fascismo - noi intendiamo di vivere elaborando le attività spi– rituali più profonde del socialismo, le sue espres– sioni più generali e perenni,' in luogo d_elle pili · contingenti e particolari. Ci rifugia·mo nella dot– trina che è il buo_nnulrimen(o della nostra fede. Ci gittiamo· sopra il vasto mare aperto della espe– rieI,1.zadegli altri cui sono libere tutte le espe– rienze. Così saremo un po'• meno politici della politica quotidiana che non c'è più in Italia, e saremo un po' più socialisti del socialismo che vive e combatte e procede verso la vittoria in tutti i paesi. Commenteremo, ma più annoteremo. L'o– pinione cederà un po' alla recensione. La rassegna la vincerà sopra il giudizio. Ossia, il giudizio 'vor– remo meno soggettivo ed effimero, p;ù in contrad– dittorio e mullilatere. Eppertanto studiamo di de– dicare inter,an1ente certi numeri della Critica So– ciale all'analisi di un unico argomento; per es:: al sindacalismo fascisla, alle nuove correnti an– tiparlamentari in· Europa, alla linea storica e alla responsabilità di certe figure·: Sorel, per dirne unq. Seguiremo con più diligenza ed ampiezza di metodo lo spoglio delle riviste del socialismo, in guisa da comunicare ai lettori tutto il meglio che si scriva o si operi di ispirazione socialista. Convinti dell'intreccio serrato delle lotte · di . classe e delle lotte di Stato, arguiremo principal– mente la lotta. politica dai movimenti della, po– litica internazionale, su cui la rinata Interna– zionale sbcialista operaia lancia i fasci ab– baglianti del suo controllo di lllce. Chiame– remo intorno a noi - · e molti giù. hanno ri– sposto all'appello - i giovani in cerca di una tribuna;· le penne disoccupate che non vogliono . nè irrugginirsi nè sp·ezzarsi. Abbiamo un obbligo profondo verso la coltura, senw aggeltiui, senza pregiudiziali. Siamo così superbamente tranquilli della nostra verità, che non solo non temiamo i contraditlorii, ma li cerchiamo, poichè il loro sbocco ultimo sarà fatalmente, sicuramente il no– stro. E nostra sanì la vittoria llllima, quella buona, quella decisiva. Più l'avversario restringe territorialmente il suo pensiero. più noi allarghia- mo il nostro. · LA CRITICA SOCIALE

RkJQdWJsaXNoZXIy