Critica Sociale - anno XXXV - n.14 - 16-31 luglio 1925

-C1{1T1CA SOC1A1t i67 separata dalla Russia dal territorio nemico, tutti sono rappresenta una difesa e un rafforzamento della po- legati alla via di µiare per l'indispensabile importa- litica propugnata clal Marx nell'Internazionale e pra- zione di grano. E l'Inghilterra domina il mare in modo ticata fin dall'inizio della Sociaidemocrazia tedesca. ~sso}uto. Se essa mette la propria flotta a disposizione Q11esla Introdù.zi·one rappresenta la manifesta rinunzi~ di una patte, l'altra è, senz'altro, ridotta alla fame, es- al bolscevismo comunista, che non ha nulla di co- sendole impedita l'importazione del grano; è il caso mmie col marxismo, come quelle illusioni del 1848 di della carestìa di Parigi, ma in proporzioni colossali; e ~ui Engels constatava, nel 1895, l'inconsistenza. Anche la parte ridotta a ciò deve capitolare, com'è v~ro che . l'aver reintegrato i passi dell'Introduzione che .egli ave- due più due fanno quattro •. · · va allora cancellati, non può mutare nulla in questo. Così appunto è a·ccartuto. In quali condizioni diverse . D'altro lato essa non rappresenta per nulla l'inizio si troverebbe ora la Germania, se nel 1893 avesse di un nuovo indirizzo nella Socialdnmocrazia, come ascoltato Federico Engels ! Invece i patriolti tedeschi spesso si è pensato. Non una parola nell'Introduzione si affannarono a rendere ancor più dura e desolata la che non sia all'unissono col carattere costante del no- rovina da lui prevista, in quanto che, accanto agli stro partito nèl 1895. armamenti di terra, di cui solo si trattava nel 1893, ac- Il punto di vista accettato da Engels ·negli ultimi cumularono gli armamenti marittimi, éiò che produsse decennr della sua vita e al quale aderivano pure Be- una provocazione diretta verso l'Inghilterra. ' bel e Vittorio Adler era quello che oggi si assegna al Eppure, oggi a~cora, l'uomo che maggiormente per- centro marxista. Quest'affermazione non significa na- sonifica in sè questa sciocca politica della sventura, il turalmente che cotesto punto di vista debba perciò Tirpitz, potè influire in modo decisivo nella scelt~ essere per tutti i tempi come la conclusione ultima dPJ capo· supremo fai la dalla nazione tedesca! della saggezza e non abbia bisogno di ulteriore dimo- ll tedesco " filisteo», la più grande ·potenza ·dello strazione. Essa significa però che tutti coloro i quali Slato, non ha ancora compreso quanto sia urgen.ternen- ' vogliono uscire dalla visuale del cent1X>marxista, nel le necessario che la Germania si accinga _finalmente senso sia del comunismo, sia di un riformismo unilate– alle « conquiste morali». . . VI: L'ultimo lavoro composoo da Engels (in data 5 marzo 1895) fu l'introduzione alla ristampa d.i una serie di articoli pubblicati dal· Marx nel 1850, nell'appendice del • Nuovo Giornale Renano», su· le lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850' .. In questa introduzione Engels getta uno sguardo relrospettivo sullo svolgi– mento delle ideè politiche da lui compiuto insieme col Marx. A questo proposito egli dimostra ché Je opihioni sulla tattica rivoluzionaria da essi seguite nel 1848 e fino a poco dopo erano superiori a quelle della volgare democrazia, m·a parlavano lullavia in sè un errore. « La storia. ci ha infatti dato Lorl-o e ha rivelato come fosse illusoria la nostra opinione. Essa è andata più oltre; non ha soltanto distrutto il nostro errore di quel tempo, ha anche capovolto ·totalmente le con– dizì9ni in cui il proletariato deve lottare. Il modo di combattere del 1848 è oggi invecchi~to sotto ogn(rap– porto ». (pagg. 6, 7). « I~ passato il tempo delle sorprese, delle rivolu– zioni, guidate da piccole minoranze co&cienli alla lesta di masse inconsapevoli! Dove si tràlta di una completa trasformazione dell'organizzazione sociale, le masse stesse devono partecipare, devono anzi aver già co– scienza di ciò di cui si tratta e del perchè esse devono entrar in scena. Ma, affinchè le masse comprendano ciò che vi è da fare, occorre un lavoro lungo e co– stante, e questo· è appuMo il lavoro che noi ora cu– riamo, con tale risultato da portare gli avversarii alla disperazione·•. (pag. 16). Si è sovente considerata l'Introduzione dell'Engels alle botte di classe del Marx come un pater peccavi. come una conferma che il lavoro di· lutta ht sua vita si fosse oostruito sopra un fondamento errato. Ciò t' altrettanto falso, quanto l'affermazione contraria; di chi, cioè, nel marxismo non vuol vedere ·nessuno svi– luppo e ·crede che non si debba trovare nessuna dif– ferenza fra le concezioni seguìte da Marx e Engels nel 1844 e quelle delle ultime due décadi della loro vita Senz'alcun dubbio Engels nel 1895 rifiutava una serie di illusioni ch'egli e Marx avevano accolte verso il 1848..Ma non è meno evidente che la sua Introduzione BibliotecaGino s·ianco rale, devono addurre anche altri argomenti oltre al .richiamo all'Introduzione di Engels. Ad ogni modo non vi sarà nessun amico del proletariato, qualunque possa mai essere il suo punto di vista, U quale da tutti gli_ scritti del nostro Federico Engels, dai più antichi come dai più recenti,· e da tutta la sua attività, non possa ricavare il più efficace insegnamento, le cognizioni più profonde e l'esempio più luminoso. Più che pol.émiz– zare intorno alla loro interpretazione, è importante Jamigliarizzarci con essi profondamente e scientifica- mente, senza prevenzioni. · Se il trentesimo anniversario della morte del nostro Maestr·o porterà un incitamento a continuare più inten– samente quello studio, ciò feconderà di nuova vita spì– rituale la nostra grande causa, che Federico Engels servì durante più di un mezzo secolo, senza paura, con disinteresse e con fedeltà. CARLO KAUTSKI. La JYresente situazione dell'economia e della- finanza Non tema il lettore che qui vogliàmo allineare battaglioni di cifre, che qm si voglia trascinarl0 in una selv'a selvaggia di dati e di raffronti sta– tistici. Le cifre e i dati relativi all'economia e alla Finanza del Paese sono .talmente divulgali e co-· nosciuti da quando il problema monetario e quel– lo della prorl.uzione hanno preso il primo posto nella pubblica discussione, che· non vi è alcuna necessil~ di riprodurli una volla di più. Qui si n10lc semplicemente tentare un esame generale della siluazi-onc presente, esporne le linee essèn~ ziali, indagarnè Je cause profonde. · Dopo anni di illusione, durante i quali non finiv~mo mai gli inni a] prodigioso sviluppo della economia nazionale, ci siamo improvvisamente accorti che questa è seriamente malata. Ii ritm0 delle importazioni si accelera in misura quasJ doppia di quello delle esportazioni; i valori in– dustriali e bancari e i titoli di Stato vanno da sei mesi senza tregua ribassando, e le loro quota– zioni sono lo specchio ·più fedele delle condizioni dell'industria e del commercio. Si delinea chiara e minacciosa all'orizzonte una crisi della produ- ' .

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