Critica Sociale - XXXV - n. 11-12 - 1-30 giugno 1925

t . t· . rl 1ca , Seconda Edizione • oc1a e- R{V!STA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO Nel Regno: Anno L 24 -- Semestre L. 12 - AIJ' Esterp: Anno L. It. 30 - Semestre L. 15 DIREZfONE: Milano - Portici Galleria, 23 - AMMINISTRAZIONE: Vià Omenoni, 4 -- Milano Anno XXXV - N. 11-12 Il Numero separato L. U~A . Il Milano, 1- 30 Giugno 1925 SOMMARIO POLITICA E ATTUALITA': A.noora sequestri (Noi). Vwriazioni sul tema dello Stato-partito (Observer). Per Gaetano Salvemini (La C. S.). , . Luci ed ombre nella eoonomia itali(ll(l,a del 1n4-(Prof. Gennaro Mon– dnini). STUDI ECONOMICI E SOCIOLOGICI: n problema delle classi medie: III. I oeti medii cittadini (Prof. Rodolfo Mondolfo). Sul problema morale del sociaUsmo: 1. Può essere iioeialista un kanU.ano f; Anacronismo d'w,~ richiamo a.l Kant; Fo1·malismo etiod kantiano (Prof. Alfredo Poggi). FILOSOFIA, LETTERATURA, FATTI SOCIALI: Idee cJi;e non muoiono (Noi; Pietro Barbieri e Gerolamo Lazzeri). L'amima oulturale deU'A.merioa _latina (La C. S. e A. L. Pa1acios). I fatti vs·iohio-i oollettivi e la loro interpreta:11ione soientij!oa (Dott. Nico!a Perotti). Pubblicazioni pervenute in dono. Ancora sequestri PREFETTURA DI MILANO. Gabinetto N. 5445. IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI MILANO Vista la Rivista quindicinale Critica Sociale ùT data 1-15 giugno, n. 11, edita a Milano per i tipi della tipografia Enrico Lazzari e_C., in via Barbavara, 2; · Consideralo cJ-\e gli articoli_X Giugno, Matteotti e Ancora: Partito e Riforme contengono asserzioni ed argomentazioni atte ad eccitare gli animi con pericolo di turbamento del- 1',ordine pubblico; · Visli gli art. 4 de\ R. D. 15 luglio 1923, N. 3288, e 3 del R. D, 10 luglio 1924, n. 1081; DECRETA il sequeslro della Rivista quindicinale Critica Sociale in data 1-15 giugno 1925, n .. 11, edita a Milano per i tipi della ti: pografia -Enrico Laz.zari e C., in via Barl:iavara, n. 2. Il signol· Questore di Milano è incaricato. della esecuzione del prese_nte decreto, che dovrà essere notificato per iscritto ali' interessato. lllilano, li 12 giugno 1925. Il P,refetto -"f:tb•: PERICOLI ... Anche questa volta ci guardiamo bene dal commen– tare. E dobbiamo onestamente rioonoscere .che, quando il partito che detiene il potere si sforza di calmare i , nervi esasperati_ della Nazione con gli scritti, all'es– senza di camomma, di Cremona Nuova, del Corriere Padano, dell'Impero, ha ben diritto di imporre silenzio _agli avversari e di esigere che essi si astengano anche dal versar lagrime su una tomba e rievocare la gtan– dezza morale di un Morto. Biblioteca Gino Bianco Noi. Anche di questo n. 11-12 c'è stata sequestrata la pri, ma edizione, con la seguente ordinanza del Sigri.or Prefetto: .PREFETTURA DI MILANO.· Gabinetto N. 5445. IL PREF,ÈTTO DEI.,LA PROVINCIA DI MILANO Visto il giornal~-rivista quindicinale Critica Sociale in data 1-30 Giugno 1925, n•. 11-12 edito a i\Iilano per i tipi della Tipografia Enrico Lazzari & C. in via Barbavara, n°.. 2; Considera'to che l'articolo Aventiniana contiene asser-zioni, argomentazioni ed incitamenti atti ad eccitare animi con pe– ricolo di turbamento dell'ordine pubblico; Visti gli art-icoli 4 del R. D. 15 Luglio 1923 n. 3288 e 3 del R. D. 10 Luglio 1924 n. '1081; · DECRETA il sequestro del giornale-rivista quindicinale Critica Sociale in data 1-30 Gi11gno 1925 n.. 11-12 edfto a Milano per i tipi della Tipografia Enrico Lazzari & C., sita in via'Barbavara; 2. Il signor Questore di Milano è incaricato dell'esecuzione del prese~te decreto, che dovrà essere notificato, per iscritto; all'interessa~o. _t,Jilano 1 li 26 Giugno 1925. Il Prefetto f.to: PERICOLI Abbiamo provveduto, per non privare ulteriormente i nostri lettori dei numeri della Critica, a far uscire questa seconda edizione, nella quale non tentiamo nep– pure di sostituire con <i.Uro articolo di commento alla situazione po.linea presente l'articolo che _ci ha pro– curato il sequestro. Questo articol0 eta una esposizione dei persistenti motivi della secessione aventiniana ed una indicazione del modo in cui l'Aventino può far pervenire .al paese l'espressione· del suo pensiero sugli avvenimenti politici ch,e si succedono: il tutto espresso in forma cosi pacata e così lontana da ogni inci(amenlo pericoloso per l'ordine pubblfco, che certo nessun fun- . zionario si sarebbe sognato di ordinare un sequestro, sé fossè tenuto a spiegarne i motivi davanti al magi- strato. - Così, mentre ad altri è lecito far sàpere -a tutto il paese che il partito fascista farà giustizia contro coloro che hanno accusalo il sen. Dè Bono (prosciolto con una sentenza che alcuni giornali pubblicano e non pos– son6 commentare, e altrj commentano .... e non pos– sono pubblicare), a noi è proibita ogni più tranquilla difesa di un atteggiamento che ha suscitalo qualche dubbio fra gli amici nostri; è vietato di spiegare per– chè, e in qual modo, la secesMone non significa per noi inerzia e abbandono della lotta. Pericolo maggiore che questa palese contraddizione (diciam cosìl nell'interpretare e applicare la legge noi non sapremmo pensare: pericolo non solo per quels l'ordine -intrinseco che è fatto, nella vita degli Stati, di equilibrato ossequio alla legge, ma anche di quel– l'altro· ordine, di grado assai più modesto, che i fun– ;:;ionarf del potere esecutivo hanno l'utficio di custo- dire. NOI. •

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