Critica Sociale - anno XXXV - n. 8 - 16-30 aprile 1925

112 CRITICA SOCIALE siero non sia che un caso particolare dell'associa– zione psichica. o che la volontà etica non ranpre– senti che una modalità dell'impulso». (7) Si de– linea dunque nettamente nella prolusione del 1887 la delimitazione « fra vita umana in genere e at– tività storica in particol.'lre »; la quale trova ri– scontro nelle- posteriori affermazioni del• LabrioJ,q; nog-giare la vita um::ina · sulle neoformazioni del lavoro. Il concetto di •una nsicologia socia le si precisa nella considerazione cii tante psicologie so– ciali, le quali, essendo ben èliverse d:i. « una mera disposizione analotza 'di molti individui s~mplice.– n.1ente conviventi » forman la base - dirò così - su cui riposano •quei plessi o nessi di attività . nermanenti. « che chi.'lmiamo • di solito isnuzioni. tradizione reliqiosa o :i.Itri men ti ». In t-'11 n,odo si afferma nel nostro Autore uno di ouei punti che. richiederanno insistentemente. una più anorofondita• spie<razi•onc. ·che si presenteranno in ultimo come parte di una nuova ved,uta. N e"'a già il Labriola le teorie della divisione della , storia irÌ eooche, che si soiegano nel volger del temno, cronoloqicamente,. e si succedono con il ritmo di una legge, la quale autoriz~a cruindi ad una previsione; e .sostiene invece che nella storia noi. possiamo avere il concetto di legge solo s~ lo concepiamo come morfolo,,.i'a, cioè come ricono– sdmrnto delle condizioni di corrispondenza,· di con– dizioni e di c.ondizionato. Ed eccoci per questo lato alla previsione morfologica del Saggio del 1895; e insieme al riconoscimento del valor.e delle « ca– ratteristiche oomnlesse di epoche e di ponoli, che nell'insieme prendono nome di storia della civil– tà». la qual ·maniera userà il Filosofo negli ultimi e più maturi temni della sua vita. 1 La critica della mosofia monistica, e quindi delle , storie unitarie, .conduce il Maestro alla conclusio– ne. sempre mantenuta, che non v'è' storia gene– rale che dispensi dalla ricerca particolare. « I cen– tri primitivi di civiltà sono molteplici, e non ridù– cibili per efrett,o di nessun artifizio; il che vuol dire che i vari inizì di vita umana civile non c'e modo di ricondurli nè ad un'unità reale di causa. IV. Antonio Labdola non affrontò nella prelezione su « Il problema della filosofi::t della storia » la questione del materialismo storico. -Forse eRli, che era già fervente socialista per impeto di sentimento. non si sentiva ancora tanto sicuro nel nuovo orien– tamento per a{frontare la pubbJica discussione; e forse -la sua mente non si adagiava ancora oon si– curezza nella nuova veduta. q:uello che ·si pui'l affermare con certezza si è che lo scritto del 1887 ci presenta un Labriola tormentato da gravi preoccupazioni scientifiche, un Labriola che po-. ne rnolte delle condizioni e alcune delle · afferma– zioni del nuovo indirizzo. che sente la debolezza. del vecchio pensiero filosofico e. l..e esigenze di una nuova vita interio.re . Ma da questo momento è un· crescendo rapido di conquiste spirituali. Dal– l'esame dei fatti storici. passando rapidamente alla formulazione delle spiégaziòni e dei princini generali e ritornando poi ai fatti per provare la validità deHe idee assunte a criterio di soiegazione. il · La- ~ briola per otto anni consecutivi sottopone alb prov~. dei fuoco il materialismo storico. Comincia çlal– l'esaine della dottrina di Vico e dallo studio del rapporto fra storia e filologia e va, attravfìrso Fesame socioloqico -~della rivoluzione francese,, Io studio della preistoria, la esposizione storica della genesi del socialismo. fino alla dichiarazione cri– tica della Introduzione al libro: « Per la critica dell'economi,a politica» di K. Marx. Siamo al 1894; e il 14 novembre. riprendendo il corso di filos01'ia della storia. il .Maestro guarda consapevole al la– voro passato e scrive -in- un breve foglietto di ap– punti: « Questo corso sarà come il sunto, la con– seguenza, il risultato. di tutti i· corsi dr· sopra enun– ciati, che stanno al presente come la premessa, il materiale alle illazioni e costruzioni ». LUIGI DAL PANE. Annate arretrate di CRITICA SOCIA LE, e nemmeno a semplice unità prospettica». « Le stesse civiHà. che. risultino . connesse da rapportf causiJ,li definiti e precisi,· tern~ono nella serie di trasmissi,one. e nel lavoro di ricambio un certo modo. di procedllre, dal quale noi siahi costretti ad argo men tare, che i fattori preesistenti all'influs– so operino come modificatori, cioè dire che l'infhisso ' si eserciti in termini sempre condizionati (pa~. 219) ». Questa considerazione è una prova di quel grandr senso storic-'1 che il Labriola andrà vieppiù taf– forzando; ecl è insieme la riprova della teoria del- 1·epigenesi. .LA Direzione di CRITICA SOCIALE ha disponibili alcuiie raccolte d·ella Rivista, rilegate in tela e oro, • dall'anno 1904 al 1914 inclusivo, a L. 30 il volume, franco di porto. · · A chi faccia acquisto di tuttè le 11 annate, scor,to del 20 per 100 (L. 264. invece di L. 1 330). Vi sono ancora alcuni esemplari" - gli ultimi anche delle seguenti annate: 1894, 1895, 1896, 18~7, 1900; .....:. e inoltre: 1903, 1915, 1916, 19l7, 1919, 1920. Ciascuna annata, rilegata come sopra e fi:anca di porto L. 50.. Cotesta teoria del mutar delle Iormç,, la quale è contemporaneamente negazione della concezione del– la causazione rettilinea dei fatti storici e concepi– mento della storia come successione di formazioni· s~mplici, diverse-- da quelle da cui originarono P. d1yerse da quelle cui· portarono. avvia, in mezzo affe- incertezze in cui si muove, alla concezione del moto dialettico. È anoora troppo vaga, troppo iìnbevuta di psicologismo, forse anche della dot– trina dei fattori storici; ma è una ipotesi di lavoro, nel)a quale la mente non si può fermare, perchè ha bi_sog1_10. di ulteriori spiegazioni, è una ipqte1>i provv1sona. che deve essere ancora elaborata. E questa elaborazione farà un passo con la teoria del mutare della società per 'il mutare delle for– me e~ementarL sulle quali poggia la vita umana.i e storica. Il quadro è completo, se si considera in ultimo (oltre la critica del positivismo e del concetto· di progresso) che la critica labrioliana investe nello scritto, che vado es:.11ni11ando.l'indirizzo de<rli sto– riografi tr~dizionali, -che delimil ano la storia neÌ tempo, nell\o spaz10. nella qualità per mezzo di fatti estrin– seci; e si apre così -la. via alla considerazione d1 quei caratleri intrinseci, che sono il presup– posto della vitn sociale e storica. Dico che ciò porta come conseguenza a ritenere decisiva la forma del vincolo sociale. · (7) Scritt·i ·vwri, pag. 208. BibliotecaGino Bianco Le primè annate (1891,' 1892, e 1893), è le airnate 1898-99, 1901, 1902 e 1918 sono esaurite. Sti'amo ve– del'ldo se ci riesce. di racimolare qualche esemplare, anche valendoci· di numeri usati. Le ultime quat,tro annate (1921, 1922, 1923,- 1924), rilegate e franche di porto, L. 30 èiascuna. Si ricomprano, purchè in buono stato di conserva– zione, le annate 1891 (1 annata), 1892, 1893, 1894, . 1895, 1896, 1897, 1898-99 (un solo volume),. 1900, 1901, 1902, 1903, 1915, 1916, 1917, 1918, 1919, boni– ficando per ciascuna un semestre di abbonamento, oppure _a prezzi da convenirsi. Gradiremmo, per comple'.are alcune collezioni, ria-· vere i seguenti numeri sciolti: 1893, N. 1 - 1896, N. 2 e 3 - 1898-99, N. 12 - 1914, N. 20 - 1915, N. 19 - 1916, N. 4, 9, e 14 - 1917, N_.2, 21, 22-23, e 2,;t - 1918, N. 6,7 e 14 - 1919, N. 2, 6, 19 e 2.1, 1922, N. 21 e 22 - 1923, :K. 2. - Il presente annuncio annulla i precedenti. Offerte e commissioni con vaglia esclusivamente allq Direzione di CRITICA SOCIALE, Portici Galle– ria, 23 MILANO. Stampata il 25 aprile 1926. Rigamonti Giuseppe - Direttore responsabile Off. Tip. EnRICO LAZZARI a C. - MILAHO (ZI) Via Barbavara, 2- Tel. 30-124 ..

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