Critica Sociale - anno XXXV - n. 7 - 1-15 aprile 1925

82 CRITICA SOCIALE iattura può sembrare preferibile la sicurez– za di ·un salario che nel suo potere effettivo di acquisto si allontana sempre di più dal suo valore nominale, non vedendo che que– sto è un piano inclinato su cui il capita– lismo disabitua il proletariato dalla politica degli alti salarì~ lo adesca' al dumping .che è un sottile crumiraggio mascherato inter– nazionale, gli scuote i principì fondamentali del sindacato stesso, preparando, con ac– corta inosservata manovra, la cinesizzazione del proletariato, fondata sopra l'acqui.sto della merce-lavoro in moneta sempre più svalutata con gli artificì della banca co– gnata, e _sopra la sua rivendita in moneta nobile, aurea .... La Mozione, assai più socialista che sin– dacale, tronca coteste esitazioni, svela nel– la plutocrazia l'ultima solida agguerrita for– za del fascismo, e la catisa per cui le con– dizioni dei Javoratori sono fatte sempre più incerte, tra il salario seIIl:pre più .... nominale ed il rincaro della vita sempre più .... reale, e insieme con quella dei lavòratori si esa– sperano le condizioni dei piccoli redditi fissi e dei portatori di rendite, celermenfe espropriati,· col ribasso della lira, dei quat- .tro quinti della loro ricchezza. Di ·fronte alla plutocrazia il partito socialista -µnita– rio vede. profilarsi la maggiore urgenza del– la sua azione: assistere i lavoratori' per la riconquìsta delle loro libertà sindacali e fronteggiare l'ascesa dei prezzi buttandosi arditamente nel groviglio dei fattori in- con– trasto. Non si tratta di sposare in sè una teoria inflazionistica o una deflazionistica; sono questi modi della finanza capitalistica · in sè repugnanti ugualmente alla idealità socialista; si tratta, nell'attualità di un con– trastò, di portare il soccorso a quella parte ' · che almanco promette e ricerca la stabi– lizzazione, per far cessare le congiunture alla speculazione, di éui ingrassa la pluto– crazia •e si dispera tutto il mondo dei pic– coli e poveri consumatori. La Mozione avverte che il piano dell'a– zione plutocratica non si limita ai confini n·azionali. Il socialismo è internazionale, non solo per il suo afflato umanistico e idealistiço, m~ per tutto il suo contenuto positiv0 · che risponde allo stesso interna– ziònaliizarsi delle questioni, per la nota leg– ge di interdipendenza dei fattori economici . e· politici, per cui 'la stessa reazione pluto– cratica è di essenza internazionale. Di qui la visione degli assunti di politica estera, messi in particolare rilievo <la uno dei più giovani e· valorosi coml)agrii, con un ordine .. del giorno che la Mo::ione riprende e rias– sume. Ogni politica dittatoria ha torte ten– denza alle avventure internazionali, e può impegnare la Nazione nelle più delicate e gravi situazioni politiche, ~conomiche e fi– nanziarie. Non bisogna lasciarsi sorprendere dalla accusa di antinazione, che è manovra trop– po chiaramente ricattatrice. L'Internaziona– le socialista pose, non' senza chiaroveggente B 'bl' t oper~dei ~.cialisti italiani, la connessione 1 10 eca l.:>lnO ts1anco ·della questione delle Riparazioni e di quella dei Debiti interalleati, che debbono annul– larsi. Fu errore rifiutare nel gep.naio 1923 il condono di 14 miliardi di lire oro of– ferto dal piano di Bonar Law e associarsi alla politica della ~uhr, accettando la ef– fettiva disgiunzione dei due problemi con– nessi, da -'cui dipende in tanta parte la si– curezza della nostra situazione finanziaria. Il piano Dawes, resultato di reazione alla politica di Poincaré, dà alla ~ola Germa– nia i vantaggi che il piano Bonar Law con– teneva, in misura eguale, per i due gruppi di potenze ex nemiche. . La Mozione parte dalla Internàzionale so– cialista per valorizzare la Società delle N a– zioni, da rinnovarsi e -da integrarsi nella sua politica di disarmo .e di arbitrato, la quale rifiuta gli at~.eggiamenti contrad1it– torì e i colpi di forza e, ogni retorica inipe– riale, che urta contro i principì politici e morali in base ai quali sta compiendosi. la liquidazione •finanziaria .e politi-ca della guerra ed è possibile una pace stabile e non menzognera. Così, nel quadro della più assoluta or– todossia marxista, partendo dalla classe per arrivare alla nazione ed all'umanità, fedele alla tradizione antidogmatica del metodo, che è la ricerca sempre più spregiudicata del punto sempre in moto a cui si ak traggono da ogni parte i pesi del sistema capitalistico, il· Convegno fissa armonica– mente un programma cli vita per il Partito Socialista Pnitario, in cui politica, finanza e rapporti internazionali si integrano. Noi, che diffidiamo dei programmi-elenchi di•ri– forme desiderabili, cascanti dal platonico cielo delle idee, accogliamo con intima soçl– disfazione cotesta visione attualistica, cri– tica e ricostruttiva açl un tempo, nell'ambito delle contingenze fissate dalla realtà; vi– sione ispirata dal più puro alito idealistico, che confuta· con la sua verità sperinientalc le prevenzioni e i preco:ç.cetti di scuola, ed avvince il consenso di tuHi gli uomini t0nesti e probi, anelanti a trovarsi sopra un terre– no ·solido di· azione politica:. per 1~ libertà, per la giustizia, per la pace. . , Che importa a noi delle piccole ~efor– mazioni onde si alimenta una polemica mas– simalista, sconsolata del proprio isolamen– to, che tutta si fonda sul mal uso che_ si fa dai -partiti delle parole del vocapolar10? Rivendichi~.mo anche 1~ libertà di .usare la parole def vòcabolai::io neJla lòro signi~ ficazione propria, monde dei travisamenti dei gerghi politicanti. Agendo. dentro _loSta– to •per la ~ua trasf 9rmazione secondo _ le linee programmati che segnate, non possia– mo, che augurare uno Stato così forte da poterla attuare. Recuperata la libertà, la difenderemo con più lealtà ed energia che gli ultimi Governi costituzionali non· abbia– ho fatto della lòro ....Costituziope. Infantile è quella confusione di termini - in cui si concentra tutto il massimalismo - per cui si negherebbero allo Stato in cui siamo~, e dentro cui lavoriamo i mezzi proprii_ per

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