Critica Sociale - XXIV - n. 20 - 16-31 ottobre 1924

. I ritica - RIVISTA QU/ND!CIN,.ALE DEL SOCIALISMO Nel Regno: Anno L. 24 -~ Semestre L. 12 - Ali' Estero: Anno L. Jt. 28 - Semestre L. 14 DIREZIONE: Milano - Portici Galleria, 23 - AMMINISTRAZIONE: Via Omenoni, 4 - Milano Anno XXXIV - N. 20 Numero separato L. UNA ,MIiano, 16-31 Ottobre 1924 Politica e attualità Ramsay Màc-Donald (CLAUDIO 'l'REvEs). . Co-in.e si pitò otten~re la 11id-u.~ion!3 d,el prezzo del pan~? La -noobm ;prodiuzwn;e firurrn1enital:ia; Il merca-to gi: wnar.ro e J'in,diu,strlia moHnair;:_,a,; IiL calh~rere ,e ~e ,imese di ese.r– aizio ,e <li :prodl\l'zione; l ,sa'lwrn; Il dovere delle mae- sbranre (GIUSEPPE GAR1BOTTI), · . La quinta Assemblea deLla Società delle Nazioni (A)IGELO 'TuEVES). Studi ·economici e sociologici La fuosofi.a di Car/,o Mar,ç e I.a critioa. filosofica: -1 .. L'llll: ti.ma , definii ti va. fillqsofia diella ,storti.a; 2. Il Mach.iiavlclli diel , p.ro 'leta.riato -(PROF. ADELCHI BARATON0). Il « cancro al cuore » di un, sistema economico : La crisi deU-<l disoccupazione ,(lRoBERTO TREMELLONI). L~ 'l'iforma scoLastica f ascist"f1,, . nr: kontinuazii.~e) _:. [~ •semola med,i,a,: d) Gm esa,m'I -dli- Sta,to; e) I vrur11t1p1 dli ,scuola <pUblb!lfoa ,(PROF. EMIDIO AoosTINONE). -· Filosofia, Letteratura, Fatti Sociali Ciò che si stampa: Luci d'a~ba (,M01mo). Pubblicazion,i di propaganda. RAMSAY MAC-DONALD Il mondo non ha forse capito bene perchè il gaiMnetto labouriJSta di Ramsay M-a,c Donald abbia volontaria-mente ,soolto di ca,dere l'otto ottobr,e sotto i colpi ,del1lacooJizione liberal:e– conserv,atrice, mentre avrebbe agevolmente po– tuto scampàre con una qnalsiasd minim.a con– cessione <ed anche ,senza alc-una conoe.smone, pi~gando soltanto, -comeaV1eva faltto ,altre volte, da;vanti al voto' contrario ed aspettando impa-• vido l'-eiSi:to del[•a -stolta inchiiesta sul c-aso Campbell. Ornai, contro tutte le ;mistificazioni dell,a,staimpa rea,zioniaria, .si ,sa a che si riduca il ca,so CamlPbelil: Dnè movimenti del Mini- -sti•o di giustizia; il primo, per promuovere l'a– zione penale contro il direttore diel ·i-:v orkers l-Veekly ,per un articolo violentemente so,vver:– sivo, l'altro per _pentirsene ,e ,oospendere dilpro– oosso ; di mezzo nessuna ingerenza o -pressione del Gabinetto. Tanto è che il voto di biasimo -proposto daii conservatori fu respinto e .restò solo in campo ·mia mo~one sobillata da quel lestofanté irrequieto di Lloyd George -per una inchiesta. F'q. contro questa che insorse Rani– sav Ma.e Donald. ~ « Si:amo noi ladri da sot– toporre .a inchiesta?», urlò ferito nell'intimo senso della propria onestà. I baggiani della. stJampa fascista !italiana, ~'-Servarono .subito, con la solita 3JCCortezza : - Ah! ise il Premier ha· respinto l'inchde-sttt,,si è che la temeva, che aveva qualcosa da naseondere! ... E fecero an- . che dei parallileli tra l'in9ipendenza diella ma– . g(,stratura ~talia,n~ nel proo~ 1 Ma.tteotti e 81011otecaGino Bianco quella inglese nel processo Campbell, -diimen- - ticando imprudentemente che in Italia non si discute della ingerenza c1ell Gov.erno neil pro– oesso ·Matteotti ma delile sue r-esponsabillità nel d,eliitto Matteotti. Oontr-0 l'iipocrisia dei libe- • ra.li Ramsay Mac Donald .•si -riJbellava,in un i:nrpeto di ,fie:r:ezzaoff-f',sa,che era l' espr-essione deil suo .si.ne.eromo-railismo in rivolta. Perchè - ecco H fenomeno che non fu forse ancorà a,ppieno illuminato - il primo Gabinetto 11a– bourista ùella p_erfida A.lbione ,presieduto d 1 a Raim•say,Mac Dona 1 ld fu essenziaJ.ment,e un Go– v1ernodi rivolumone mora1Ie. Ohi è _scaJl-tro delle irQIIlie della, vita -e della storia non si ,stu,pirà che abbia voluto cadere -sopra, una questione morale, in una ribeUione della mo1•aJlitàsostan– ziaJle contro l'impostu:ra, di una ò.ndagine mo– ral1e,non aven,te altro oggetto che l'offesa dell'a insinuazione. H mOO'aU-smo dò.questo primo Gar binetto laibourista seccava; ,bisognava buttargli add:o.ssoun po' dd.nerofumo. Un poco, una cosa 'da niente; per uno scherzo; per una piccola mortificazione. L'intuito del nemico era, ;fine. Quella ·e.ra la via diritta al cuore di ~Iac Do– nald e del suo Gabinetto. Lì, biisognava col– pir!lo... Infatti, o.onde traev,e il Ministero Mac D-0nald il suo -prestigio, la sua forr•za?Non fo-r,se da cotesta aur_eola di superiorità etica che eglò. aveva rportato in tutti' i ra'_Plportipolitdci e nellle grandi Conferenze iinte:rnaziona.Ji? Non era la grandezza di Mac Donald formata suil consenso ammirato del mondo ai ,suoi metodi splendenti di ingenui•tà, avvinc.en- ti di probità inti!ill;l,?Ah! si, il primo 1\1:,,inistero labourista socialista, nel ,più grande Stato d€H'Eu.ropa occid~ntalle, non aveva aggredJto i1 mondo con fa violenza di prooedunenti economici, e,spr,o– priatori; l'aveva plaCi!to ponendo tutte le -pre– messe d'ordine mora-1,e e politico per cui -la esipr0·priazione futura non sarà una violenza ma un adattamento snperior,c deilla evdluzfone produttiva ed un pacifico :integrale com:ba– ciamento nelle ~tessè energie 'Umane deJJla produzione e -del_con-smno. Cot.aJi premesse si trovano nella pace, nella Ubertà, nelila giu– stizia na.z.ionale ,e interna-~ionale. CotQili pre– messe erano state tutte abba-ttnte dalla guerra. La guerra è la distTuzione economica, è 11''010- causto deille vii.te umane, ~~ l'impoverimento ed è la demoralizzazione. La guerra si conti– nua oltre nella pwce, con l'odio diffuso, con gli egoismi etnici ip~priti,_ -con l'a 1 ssenza di ogni nomna impegnativa dei vinti e <lei vjnoitori. La guerra e il dopo-<guerra che ila corona formano le condizioni in cui tiipicamehte fa m-0raliedelle collettività non è equivalente alla morale degtli individui tra di lO'l'o. Qlllindi

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