Critica Sociale - anno XXIV - n.19 - 1-15 ottobre 1924

ritica RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISM·O . Net Regno: Anno L. 24 -- Semestre L. 12 - Alt'_Estero: Anno L. lt. 28 - Semestre L, 14 01-REZIONE: Milano - Portici Galleria, 23 - AMMl~ISTRAZIONE: Via Omenoni, 4 - ·Milano . Anno XXXIV - N. 19 Numero separato L. UNA MIiano, 1-15 ·Ottobre 1924 Ai Ritardatari In questi giorni vennero spedite le quietanze a mezzo postale ai pochi ritardatari nel rinno- vare l'abbonamento. . Preghiamo vivamente "i de~tinatari a voler fa. re onore alle richieste ••.• e a se stessi, pagando o al fattorino che ricapita l'avviso oppure all'Uf. licio postale. · - Le difficoltà. che incontrano in questi non leg.. giadri tempi le pubblicazioni socialiste sono già abbastanza eccezionali, e gli amici procurino di.non aumentarle con la loro, il più delle volte, involont~ria negligenza. . · di ft'Ilft)lità parlamentare: tutti ra,gionaI).o a– vendo di mira il voto di fiducia parla.men.tare. Del Paese, de1le sue attese vive, del suo a,qat– tamento ail regime· per c1ò che è 1a iprodu21ione · eooriomica e i rap,porti inerenti delle cJlassi ,e dei ceti nuilla è ,S/tato detto e fol'lse nulla si dirà. Questa -ricerca, -che è ,so.stanziale, il libe– raltsmo borg·hèse non .lo pnò pnhbli-camente iistituire, ed è ila, s,ua condanna, ed è la ·sua mortiftcamone.. L'AMMINISTRAZIONE. · Il li:beralism-0 è, ·vuoi essere, )la -dottrina del– la classe dirlgient,e. Dirigere è una, responsa– bilità, e· non ·si dir<ige;senza trascendere la si– stem3)zfone degli interessi immediati _e mate– rialii di dasse in tma dottrina. La dottrina è fatta dii principii e i pri-ndpii impegnano. Ora SOMMARIO Politica e attualità L'equivoco dei libera.li ·(CLAUDIO TREVES). Il ritorno dei comba,ttenti dalla, fazione alla, Nazione (GIO• VANNI ZIBORDI). Nel Beigio, dopo la {ltterra (ALESSANDRO ScmilvI). Filosofia, Lètteratura, Fatti Sociali La rifor,rna scolastica fasoista : III La scuqla, !nedia : a) Le• idee de[ Ministro Gentile; b)Seuole sentà viba; cl Scuola pubbltica e scuo.1,aprivata (EMIDIO .AGOSTlNONE). I contad,ini e la rivoluzione r-ussa: III Sai?~timonismo lioi– &cevwo; J'roudhonismo operraio; Federalismo politico; l' er– so la dittatura; 1'entativi collaborazionisti (FAUSTO PA– GLIARI). I Sindaoati e la questione s_ociale (NOI E DOTT .. GUAL'l'IERO BUDETTA). _P1ibblicaiioni pervenute ,in dono. L'equiv-ocodei liberali . Ch,e cosa recherà il Congresso che i «1J.ibera– li )) convocano. in ,questi ,giorni a, Livorno? La stampa quotidana .se n-e è lla,r,ga.n:nente con molta prussione occupata, come se da quelile a,s– si..seattendesse la sorte risolutiva del Governo fascista e dell'Ita1ia. A noi non pare che se ne debba attender taruto, sia iper il'intrinseca debolezza del liheralism-0, ,sia per l'intriusec,a forza d€il fasc1smo. M,a ciò che più conta, avenid.oseguito con attenta osservazione le po– liemiche dei giorna,li t' gli ordiini del giorno dielle àfSSOdazioniliberalli, non vi abbiamo tro– vato allouna .spregiuldicàta indagine su ciò -che è la real.tà della erosi ipolitica del liberaliSIIll() borghese. lil Congresso ,svilupperà le tre. tesi della collabora.zione) dellia opposizione e della collaborazione sub conditione dei liioorali co!l Governo fascista sulla sria degili argomenti già prospettati, ii. quali isono tutti .di natura e . Biblioteca Gino Bianco la n11.ovaplutocrazia, che ha eredita.ta fa posi– _zione politica id. 1 ell'iantica da,StSeb o-rghe.se diri– g-ente, non si ·impac.cia di princiipii e· si ride dei dottrinari;- può ardvar,e aU'iclea1i-smo in fìlo,sofìa-,giammai nell',azione. Glli istituti del U.beralismo ·-sono sempre ,st'8!ticonsiderati dal– la ibor.ghiesiaformatasi do,po l'epoca del RiJsor– gimemto -sotto un aspetto essenziaJlmente ma– terialista ed utilitario. Lo· Statuto .fu da essa intravi-sto come un contratto, attraverso le clau,soil,e del quaiLe ,esso dovieva realizzare i mas_ simi •benefid. Queg-li articoli dellà, Car_ta -com solenni, .quasi incorporassero le ,sentenze ,cli un decailogo più pe11enne del 1br-0n:w,non -espres– sero mai per essa che un contenuto -di g~- · ' ranzia dei suoi tra,ffid e dei 1su-0interessi. Ogni mi,stica fu icruncellata. Frnchè la classe lavora– trice non apparve alla ribalta, il dialogo fu tra la Corona e la bonghesia, e la ·fiorghesia si pi– glri.òtùtti i pun,ti ch'e vollle .sUJllaCorona; Per– _c,iò nessuno Statuto evoilse più rapidamente e più radicalmente dello Snatuto italiano. La sua · intangj.billità cfu ,su'bito irretrattabilità; il mi– nimo che non impediva, anzi supponeva, accre– scimenti -senza limiti i<I1 :senso de.mocratico. E nell'a corpo a C-OI'lpo tra Corona e borghesia, la Corona ha semJpre dovuto e.edere perchè non aveva l'appoggio di una a1,i,stocrazia che, dri.– fendend-0 -l'ancien reg-irne) facesse di .contrap– peso a quelle che, •og·,gidì, in tanta ipenitenza e retroversione di idee e di &'entimenti, '.si •bofon– chfano correntemente come 1.ts -urpazioni della democraz-ia. E' ,notevole (e ,si spiega facil– mente) -come lo .svollgimientodella costituhione sia .sta,to costantemente volto in ~enso parla– mentari-stico. Così voleYa l'intuiit.o economi-co, !l'istinto utilitario Id.ella •boTghe&ia,-essendo -il Parlamento la via ipiù piana per ,imposta-re gli interessi di una borghesia_,nuova in uno S,tat.o di :oocente formazione nazionale. J1I Mez.zogior- . no conobbe lo Statuto del Regno attraverso il

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