Critica Sociale - anno XXIV - n.16 - 16-31 agosto 1924

206 CRITICA SOCIALE alle sue or1gmi la borghesia francese .sia stata una borghe– sia di funziona-di dello Stato; sost:,ene eh-e il suo trionfo data dal secolo ,decimottavo: questo ~olo, apprezzando sopra ogni cosi.i ]e gioie -d-ello ,spirito, venne a, rion . am– mettere altra supe1:iorità, che quella dell'ingegno.• Il « re Volta-ire » fu f·i,glio d'un gr:mde borgbe.se di Parigi, e qllel povero vwga,bondo ·,di Rousseaiu vi fu acoolto oorne un pa– drone. :Prima -di farsi nelle leggi, 1a rivolmàone era fatta nei costumi, e quando il èontrasto fra questi e quelìe i parve troppo stri<lente, il vecchio regime crollò .di un solo colpo, · La -borghesia, che nel secolo XVIII copiava la Corte, divenne alla 1ma volta il mode1lo -clicircoli sempre più va– sti. Il •seminc1,rio della nuova società fu la scuola- secon– daria. Conce.pita. •d.a.Napoleone per r<'dutare dei funzio– narii, e.ssc1,addestra. gli .spirirti al maneggio delle id-ee ge– nernli; penetrar-e 1n un liceo srgn.iificò per i figli ,de1 .po– polo ent.rare in un ambiente ,particolai-e, quel1o della classe dirigente,· di cui si sarebbero appropriati ben presto li3 idee 1 e i gusti. Da ciò l'.importanz;1 .stra,01,dinaria ohe in F,ra,n, eia i partiti polit:ci attribuirono sempre all':i:noogname,uto secon,da,rio. Le -classi medie si trovarono a,1loÌ·a nelle .migEori con– dizioni _per assumere il potere <'d efercitarlo con succe.sso. Agli amministratori subitamente scornpa,rsi, esse sostitui– rono nn personale politico n'llovo, e -di- non -piccolo va– lore: .q_u-.:'llo c:he fornì a NapCJleone i suoi minist1'Ì, i suoi consi ~li.el 'i di Stato, i ,suo~ .prefetti, e dei qÙadri )Sufficienti p.er governare metà dell'Europa.. I buoni ingegn-i si mol- 1 tiplicavano; - gli uomini vaJenti, -da Jun.~o tempo aumen– ta ti nel1a borghesia dalla -disciplina -dei -costumi e dalla profondità del'.a eu1tura, ,si v~dero ,por.tati alla prima fila nei ranghi soci.ali. . ventato il pa.d-rone, mentre il consumato1·e ha dovuto re.sirio– gere il sùo.-tenore di vita,. Molti :tenta,rono -di farsi anch'essi produt.tori: ma trova– ré>no 41 posto preso. Oggi, per dmtraip;rnndere un aif'fare, occorrono ca:pita:1-idi oui nn uomo i.solato difficilmente di– spone. I .giovani borghesi, di buona o di ma-la voglia, fini,soono c·on entrare a-1•servizio di a.ssociazioni di ,produt– tori, e diventano dei isalariati . .Sovente gli stipen-dii · di im– ,pie,gati muniti di diplomi e. cli ,lauree sono in:fer.ipri al~ pwgbe di buoni operai specializzati. Avvocat,j e -medioi an– dranno a,l servizio dèl'.e grandi imprese. Vittime -del1a, sproporzion,e -esisteQ_te in Francia t).'a, ,i {!Ua-dri ,e J.a mano cFopera, non occupano più la posizione sociale- che una,·volta. eJ·a, loro propri.a.. Quale ·aa-rà l'avvenire? Le classi borgh.a.si ,cli,f{>,n,dono pal– mo a· paJmo ·una sitnazione ,~ssa-i. inst.abile, ma -i loro sfor– zi sòno diverg,enti. Alcuni confidaino nei .più-titi di •sinistra per combattere la, plutocrazia minacciante, altri inclinano verse una reazione violenta, aJ-la f.a.sci.st.a, per respa.ng- ere il pr.rueta1l'i.ato ohe avanza. ,Mà. è be.n diffici,le prevedere oo potrà essere evitata 1a proletarizzazione della classe mc– di.a uranoose. Questione capita-le e a,ppa.ssionaute.: percùè·, se {< l'Intell,igenza » era in R111sl3ia cosa, tra.scurabìle, se 1a, caduta .del ma.reo ,e aJtre ·con,segueinze ,d,el,la guerra hanno seriamente scossa la società, tedeoca, la bor:ghesìa .mfflia,, eh-e -eh un secolo era ,in l"-r:a;ncia, la base della. società • e de1lo Stato, non potreb.be rnvinare e spa ,ri.re oonza ,produr-. re riper-cUJSSioni e-normi, ca.ta ,shrofiohe, ,sull'avvenire -della Francia e deU'Europà,. PUBBLICAZIONI PERVENUTE IN DONO. La società, a cui apparteniamo realizzò il suo -pieno svi- PI.EROGoBii'l'TI: Ma.tteotti. _ 'rorino, 1924 (J';. 2,50). -· luppo ben prima -del trjonfo delle ma,cc.hine e della g,ran- Delle molte p1:1,bblicazioni ,t ClJ.•i di-ede e <la.rà origine il truce de industria-. Quando ta1e svilu·ppo sconvo1se l'esistenza , delitto, Qlie, pei mrilioni" d'lta,liani ,digiuni cli politica, ossia materiale, la coltura tra,dizionù~, clas.sica e cristiana, male di umanità e cli vita socia:e, g1ttò come un immenso fa- si prestò a risolvere i nuovi problemi; l'ideale di vita scio ili raggi dentro ·1•organizz11zione- è l'anima ,p'rofonde che essa ,si proponeva, un'esistenza media e onorata, con- del Fa.scismo, queste -brevi pagine - già pùbblicate. nella sacrata. ai -piac~ri intel1ettua,li, si poteva rea,lizz.are negli Rvvoluziane Libemle dello stesso Gobetti -'- rima-rri.l,nno impieghi pu;b,blis:i O nelle carniere liberali, i:na non -più fra le più oriigina;li. Il Matteoti vi è delineato e rfovoca,to nelle condizioni create ,dalla nuova economia. come « l'intransigente -» e come « l'armtocratioo » del « Sovv-ersiviismo », ne· .sono ·studia,te 1 1e origilD~famigliari, è La grande -borghesia f.ranoose, dopo aver vinta la no- illustrata la pa.rte ca.pitale da J,ni presa nelll!I « lotta a,graria biltà nel 1830, ca,dde a sua- vo'.ta nel 1848, -per no~ àver sa- nel Polesine », . la sua a-zione di « sociali,sta- persecutore <li _puto far pciSto alle cosidette « capacità ». La ditta.tura socialisti », di « nemic0 ,delle sa,g,re », di marxistta gradua,- <l-e,l .secondo impero rà.ssicnrò peJ· ,qualche tempo la c1a,sse _ 1 lista e ,pratico, di ·«· anti.fa.sciista » inesorabile e ,quindi dir-i ,g.en, te, ma all'inizio della terza repubblica Gambetta, , anohe - necessariamente - di « volontario della morle », il figlio di un <lro,gh-iere, potè annunziare l'avve.r;ito dei la quale egli previde e non temette. A Torino. il giorno « nuovi strati ~~. e a~lora cominciarono quelle -scosse pro- _della Conferenza Turati, -un .profugo veneto gli chiesa: -– fonde nel seno stesso d-e11abol'_ghesia -che· si SUE&e!tllirono_ Non ti aspetti una .s]f)ediz-irone punitiva di <.)Ual-cheFari: ., na..oci? - Ri-spo..."-8 testualmente co.sì : -- Se -devo subire ininterrotte, e 1 di cui l'affare DJ.1eyfus fu una. delle più a.ncor·a una volta de1,le violenze., saranno i t;icarii -degli · notevoli. ' agra-rii -del PoJ.esine o la banda. 11o ,rna.na della: Prèsidenza ». Non· ci sono grand.i risulta.ti -senza sa,criificii: l'a,scensione La ,giu,stiz-ia del 1Palazzo di giustizia sta arnfana,ndo e a-1- social:e, scopo di tante :.famiglie franoe&i, esi,gette sacrificii m.anaccan-do _da-@rinai ,pià ,dj due me& per scoprire ~- o immensi. Si govette ,sceglie-re fra la q'llalità e il numero. per non s~prire - quello ohe Matteotti .sapeva e diceva, Quanti genitori per concentrare i loTo ,sforzi sopra una so~a tranquillamente, •molti mesi ,prima, e quello che sanao ·e ripetono, ,da.:t10 giug,no in poi, tutti gli Ita1i.ani. testa e fare del loro primogenito un· borg.hooe; ·compromi- GUGLIELMO 1'l LEO FmtRERO-: La vaUngenesi ai Roma. (Da sero l'esi.sten;c,a degli altri figli o, peg,gio, ridussero il nu- Livio a Ma,c.hiavelli). _ Ed~zioni Oorbaiccio, Vìai ,Porpora, mero dei loro figli? J,a cri.si ,della nataJ.ità, questo fatto 24, Milano, 19-24 (L. 8. ·_ Questo ,lavoro <li sim,patica ool- ca-pita1e d-ella Fra-ncia •oonte-tnporanoo, 11,ppa,recome l'ulti~ la,borazione fra il, padre, già illustre, e il figlio, a cu,i au- ma parola di tutta una ci-viltà, la conseguenza dell'i,deale gu-riamo di -çliventa.rlo, è ,destinato a far ,parte di una Colle- di vita, che iJ .popolo franc€1Se si è fog,g:i.ato. rione, che s1 pubblica nel!' Am N-i.ca Settentrionale, per cu-ra Una ,società oosì costituita potrà resistere alle con.se - d-i un Comitato di professori d'Univer.sità, e c'be si propone g-uenze di quel ca.taclisma mondiale che fu l'uH-ima g_ uer- di illustrare. gli i·nflussi de]a civiltà antica sulla moderna. Obi ricorda la noia immensurabile sofferta negli' anni del ra? Le classi medie, specialmente, potranno -conservare la Ginnasio· a masticare filologicamente e grammatioa-lmente, posizione finora, oocupata? 'l' .a.le è il .senso _profondo del senza a.f.ferrarne lo apirito, Sallus"tio e Lrv:io e 'l 'aci.to •e •dramma, c.:beoggi. si svolge in. iF'rancia. imbcrari i Di8Corsi su le Decbe di Machia,velli, leggerà,- c,-00 La ooncezion1e ira.ncsse dell'esistenza foadiziona-le M- g-ra;,cl-ediletto ,questo piccolq l_ibro che ~lie li riJm!)Cita da,- segnava un· posto mol10 ,seconda.rjo alla producionè ·delle vanti, e glie 1i raffronta, 'V1Vl, petul!lnti, m?dern!. ~ ~- ricchezz:e. _O'en1 -molta, gente per consumare, per di.stri- pirà come e perch~ la ~ scuo_la.classica » gh aòh1~ ~nsti,1- bu,ìre, .per a1111l)..inistrare,ma poca, per ;produrre. Un suo- la-to il tedio e l'odio dei dasbìCJ. .- In. due a,ppen<l1<.,'1 Gu- lo molto vasto e molto fertile dav-a reaolarmente i mezzi 0 Helmo Ferrero confuta la « Storiografia » de"l Oro-ce e un ~ ~rto materia,lone materialismo stoTico che non è quello necessarii alla popolazfone; a,l re.sto si provvedeva con eco- di _Marx nè <lei -marxisti. dotati di senso comune. nomie anunirabili, J'a-cil-itate dal'.a- durezza -contadirJa della G ANSALDO C. AIRAGHI, M. BORSA, A. CRESPI, ·o. DE razza e dalla semplicità ,dei gusti: Già -pÌ::ma d€.lla gueiTa RuoaniRO, ,F.'P. GIORDANI, c. R.: Che cos'è l'Inghilterra: a'.cuni indizii mostrava.no il .pericolo di tali abitudini : la. b · d't T ' 19'" (T 6' P Go etti e 1 ., ormo, u.. ,. ,. ricchezza. nazionale -Si sviluppava assai più J-enta,'llent,e ohe ·ALESSANDRO PASSERIAo'ENTRÈVES: n Jond /J.ll 'n.e!'-to d_ell,a qu-e.'.ladf'i pa:esi ,vicini, ,sopra.tutto d-el1a.Germani-a. Li, te1Ta fi-losofia g,iuridica di G, G. F. Hegel: P. Gobetti, Tormo, ~-endeva t.roppo poco, 1e strade fen-ate era.no insufficienti; 199A (L. 7,50). 1 POI'ti maìe a-ttr-ezzaiti. La guerra miise in più chia,ra luce Prof. Dr. J. N. ANGELESCO: L'acc1'oissement de la pro- q,ue-sti inconvenienti. diwtion et 'son influence- s7+r le_s variat_ion 8 du cha,nge en La à·chùza, così faticosamente orodotta, fu dissipata Roii_rnanie: Bucarest, Im_prunene Bramsteano, 192-1, ne-i-cinque anni di •guerra, le vite Ùmane, già -così ,rela,. tivamente scarse, fur-0no .f.alciate in larga, misma; in una nazione ·iJn cui i vecchi, Je vedove e gli orfani formano una percentuale spa,ventevolé, il .produttor -di ricchezze -è ·di- Giuseppe Rigamonti - Direttore responsabile. Bibiioteca Gino Bianco Bff. Tip. l lazzari C. - Milano, Via Barbama. Z - lii. 30-124

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